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Morandi in concerto al MAST, note di beneficenza a Bologna

Gianni Morandi è tornato su di un palco. L’occasione è arrivata sabato 06 aprile, a Bologna, quando si è esibito in un concerto-evento di beneficenza al MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia). Uno spettacolo organizzato dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice MT il cui ricavato è andato a favore dell’Hospice Seràgnoli, creato dalla filantropa ed imprenditrice Isabella Seràgnoli. Nei giorni precedenti l’evento, l’artista ha dichiarato che si trattava di qualcosa di particolare, “…un concerto, un ritorno, che faccio volentieri; un progetto di solidarietà che condivido ed è un piacere riuscire a fare qualcosa per loro”. L’artista bolognese non è nuovo a questo tipo di partecipazioni, visto che negli anni ha prestato la sua voce e la sua (cinquantennale) popolarità su progetti rivolti al mondo della beneficenza e della solidarietà. Il tutto senza ostentare mai nulla, anzi, in una recente intervista in cui gli si chiedeva cosa ne pensasse a proposito, ha dichiarato “Non c’è nulla di eroico in questi gesti, proprio perché le cose più semplici sono quelle ‘normali’, o almeno dovrebbero esserlo”. E sempre a proposito di cosa significa mettersi al servizio “degli altri”, ha ricordato che «con Mogol negli anni Ottanta fondammo la Nazionale Cantanti e sin da allora ci siamo impegnati cercando di entrare in progetti per aiutare ospedali, bambini… Certo, le richieste sono tantissime, sia per casi singoli che per associazioni in difficoltà. Per l’Hospice non potevo tirarmi indietro: sappiamo quanto è importante lo spazio creato da Isabella Seràgnoli. Del resto l’ho cantato: ‘si può dare di più, senza essere eroi’».


Tornando alla serata del MAST di Bologna, il Gianni Nazionale si è esibito in una location d'eccezione con un concerto semi acustico, accompagnato da Elia Garutti alla chitarra e Alessandro Mafri al pianoforte, oltre alle due coriste, Lisa Manara e Augusta Trebeschi, che erano con lui anche nell’ultimo tour, "D’Amore, d’autore". Una serata particolare, come spesso capita in questo tipo di eventi, come particolare era il prezzo dei biglietti. Una cifra non certo popolare, ma la “giusta causa” e un buffet offerto prima dello spettacolo hanno dato un senso al tutto. A seguire, il live dell’eterno ragazzo di Monghidoro, in cui l'artista ha regalato al pubblico una performance che ha abbracciato brani della produzione più recente senza dimenticare, però, i tempi (e i successi) dei primi passi. Immancabili classici, quali Non son degno di te, Occhi di ragazza, Se non avessi più te, In ginocchio da te, e ancora Grazie perché, Bella signora, C’era un ragazzo…, Uno su mille, Un mondo d’amore e la gettonatissima Banane e lampone.

Articolo e servizio fotografico di Angela Perri
 

 

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