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Teatro degli Arcimboldi, Milano

Pino Daniele

Assistere ad un concerto di Pino Daniele è un po’ come ripercorrere la propria vita attraverso il ricordo di quelle canzoni che ne hanno sottolineato determinati momenti, se non importanti sicuramente piacevoli. È la stesso processo che il cantautore napoletano ha applicato nello scegliere la scaletta dei brani. Come ha detto lui stesso ad un certo punto della sua esibizione “queste canzoni sono importanti perché guardando i dischi passati e dovendo scegliere quali brani proporre ti rendi conto che è passato davvero tanto tempo, e che ognuna di queste canzoni rappresenta una parte importante della vita”. Come dargli torto?

Basta sentire le prime note di canzoni come Yes I know my way, Che Dio ti benedica, Boogie boogie man, A me me piace ‘o blues per ripercorrere con piacere il tempo che è trascorso dagli anni di uscita di quei dischi che contenevano queste canzoni. I successi sono talmente tanti (del resto il primo disco di Pino Daniele, Terra mia, è uscito trentaquattro anni fa) che già dall’inizio hai la sensazione di stare assistendo ad un concerto al contrario, in cui lo spazio dedicato al bis, dove di solito si suonano i propri cavalli di battaglia, coincide in realtà con l’apertura del live, estendendosi all’intera esibizione.

Da solo, con le sue inseparabili chitarre: Pino Daniele si presenta così al pubblico degli Arcimboldi entrando già nel vivo del concerto cantando senza sosta chicche come Invece no, Amore senza fine, Quando, Se mi vuoi, Putesse essere allero. Dopo l’inizio acustico ecco che il sound funky di Coffee time e ‘O fra in cui alla chitarra di Pino Daniele si uniscono la batteria di Omar Hakim, il piano di Rachel Z, il basso di Solomon Dorsey e le tastiere di Gianluca Podio. Una band di musicisti di alto livello che ricrea con facilità l’inconfondibile sound funky, a volte jazz, che contraddistingue la discografia del cantautore partenopeo.

Senza sosta, alternando momenti acustici ad altri funkeggianti e pieni di ritmo: sono le quasi due ore di concerto che Pino Daniele regala al suo pubblico. Canzoni vecchie e nuove si alternano, anche se i veri protagonisti sono i brani un po’ datati, come Anna verrà, A testa in giù, Quanno chiove, Se tu fossi qui, Napule è, Je so’ pazzo.

Non mancano le canzoni tratte dal nuovo disco La grande madre, di cui vengono proposte Melodramma, Due scarpe, La grande madre, I still love you, Wonderful tonight, Niente è come prima.

Pino Daniele dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, di essere un musicista di razza e di non aver perso la sua verve da performer di qualità. Unico neo: l’assenza di un brano fondamentale come ‘O scarrafone.

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In dettaglio

  • Data: 2012-05-13
  • Luogo: Teatro degli Arcimboldi, Milano
  • Artista: Pino Daniele

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