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Villa Arconati, Bollate (MI)

Afterhours

Quando Manuel Agnelli, dal palco del Festival di Villa Arconati, ha ringraziato più volte i presenti, nessuno ha potuto dargli torto perché lo spettacolo è stato eccezionale, con la band in ottima forma e un pubblico entusiasta e partecipe, con tanto di sing along da brivido.

Una bella scaletta, naturalmente orientata verso brani più recenti, ma che non ha deluso i fan di sempre, e nuovi arrangiamenti in una alchimia di suoni creati da Manuel Agnelli, Giorgio Prette, Giorgio Ciccarelli, Roberto Dell'Era, Rodrigo D'Erasmo e Xabier Iriondo.

In apertura il violino (sempre più conteso) di Rodrigo D’Erasmo guida Metamorfosi che si risolve in una esplosione di suoni ed emozioni, seguita da Terra di nessuno, in cui si fa più vivido il rientro di Xabier Iriondo, che è tornato nella band nella realizzazione del nuovo album, Padania.

Un tuffo nel passato con La verità che ricordavo che, nell'energia tutta rock del pezzo, manda in visibilio il pubblico, lo stesso che pochi minuti dopo in un silenzio partecipe ha ascoltato l'omaggio che gli Afterhours hanno dedicato a Paolo Borsellino, in un reading sul ruolo della cultura che ha guidato la riflessione di tutti i presenti.

L'atmosfera così rarefatta è stata poi trasformata nella celebrazione di una travolgente Male di miele, in un tripudio di luci, chitarre ed energia a cui hanno fatto seguito una bella Costruire per distruggere, tra fiati e ottoni insidiosi, e una intensa Spreca una vita.

Padania è un brano di grande impatto, seguito dal dialogo musicale articolato di Ci sarà una bella luce. Dal passato rimergono, con una nuova sottile veste, la Ballata per la mia piccola iena a cui si legano, senza nemmeno riprendere fiato, È solo febbre e Bungee jumping.

Buona parte de Il paese è reale viene cantata dal pubblico, a cui seguono Sulle labbra e Nostro anche se ci fa male. Io so chi sono vede i musicisti alle prese con altri strumenti in una sincopata e fortissima esibizione. La terra promessa si scioglie di colpo, con la tromba e i synth di Iriondo è l'ultimo brano recente, in questo concerto.

Il primo bis (sì, la band non sì è proprio risparmiata) regala Tutto fa un po' male, La vedova bianca e una splendida intro per una meravigliosa Bye Bye Bombay.

Nel secondo bis, continua il tuffo nel passato con Manuel Agnelli al piano per una versione emozionante di Pelle, seguita da Quello che non c'è e da Posso avere il tuo deserto?

Una stupenda Voglio una pelle splendida conclude questo concerto, che di certo, i presenti non dimenticheranno facilmente.

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In dettaglio

  • Data: 2012-06-30
  • Luogo: Villa Arconati, Bollate (MI)
  • Artista: Afterhours

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