Al solo nominare Armando Trovajoli, uno non saprebbe da dove iniziare per quanto è notevole il suo percorso musicale e, ad esempio, il suo contributo nell’evoluzione della canzone italiana, in particolare nella sua sprovincializzazione e apertura alle sonorità jazz. Ma non finisce qui. Il musicista romano “de Roma”, nato nel settembre 1917 e scomparso nel febbraio 2013, ha attraversato la musica tout court, spaziando dalle colonne sonore per il cinema (ne ha composte oltre 300) ai programmi radiofonici, fino ad arrivare alle commedie musicali di Garinei & Giovannini. Un genio musicale, in poche parole. Allo straordinario Maestro, che però amava definirsi “un modesto artigiano”, Enrico Montesano dedica un sincero omaggio fatto di musica, canzoni, gag e aneddoti godibilissimi, inserito nel cartellone della stagione “Arteventi Matera 2016” messa a punto dall’associazione culturale “MaterArte”. 

All’inizio lo spettacolo sembra prendere una piega di monologo esilarante con un Montesano eccezionalmente ironico, pungente, intelligente e “chi più ne ha, più ne metta”; poi l’artista – sarebbe riduttivo definirlo solo attore – con quella speciale e lieve capacità, che appartiene solo ai grandi mattatori, conduce il pubblico nell’universo “Trovajoli” cantando brani tratti da commedie musicali della premiata ditta G&G come Se il tempo fosse un gambero del 1986 o Bravo!, fantastico one man show del 1981costruito ad hoc sul suo talento.

 
La “parte del leone”, come prevedibile, la fanno le meravigliose canzoni tratte da Rugantino, commedia musicale per antonomasia di Garinei & Giovannini, originariamente messa in scena nel 1962 (i protagonisti erano Nino Manfredi e Lea Massari), successivamente ripresa nel 1978 con Montesano e la bravissima Alida Chelli. Si inizia con La ballata di Rugantino, a cui seguono è bello avè ‘na donna dentro casa (indimenticabile nella versione di Mastro Titta/Aldo Fabrizi), Tirollalero, Ciumachella de Trastevere e l’arcinota Roma nun fa’ la stupida stasera con tanto di coinvolgimento del pubblico nella parte del coro.

Molto gradita la piccolissima e ristrettissima parentesi strumentale dedicata al Trovajoli “compositore per il cinema”; l’orchestra “Saverio Mercadante”, diretta valorosamente da Roberto Molinelli (anche curatore degli arrangiamenti di tutti i brani in scaletta), ha eseguito un frammento proveniente dal film La famiglia di Ettore Scola. Tra i numerosi personaggi cinematografici creati dall’estro di Montesano, non poteva mancare il Conte Tacchia e la spassosa ‘Nsai che pacchia!, leitmotiv facente parte della colonna sonora del film di Sergio Corbucci datato 1982. Seppur non appartenente al suo repertorio, Montesano ha riproposto Gente matta, delizioso pezzo tratto dalla commedia musicale Ciao Rudy del 1966, interpretata da Marcello Mastroianni nei panni del divo latin lover Rodolfo Valentino.

Che altro dire in chiusura? Per quanto ci si sforzi di trovare parole che possano essere d’effetto o fare il botto, è doveroso prendere atto di quanto ci manchino Signori della Musica come Armando Trovajoli o Signori dello Spettacolo come Enrico Montesano, che ha ancora un’energia pazzesca e un talento mostruoso, uniti a un modo di fare comicità elegante, di gusto, mai banale o volgare, ironicamente intelligente o intelligentemente ironica. Un fuoriclasse. Bravo! Bravo! Bravo! All’infinito…

Foto e Cover:
Cover Rugantino: Nel 1978 Enrico Montesano è Rugantino
I protagonisti di Rugantino nel 1978: Enrico Montesano, Alida Chelli, Aldo Fabrizi e Bice Valori
Cover Bravo!: Nel 1981 Enrico Montesano protagonista di "Bravo!"
Foto di Armando Trovajoli dal sito ufficiale
Foto di Enrico Montesano di Porcarelli