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Auditorium Parco della Musica, Roma

Tosca

Tosca ci porta in giro per il mondo

I viaggi, anche quelli lunghi, mai conclusi, in divenire, hanno il loro principio in un passo. Il viaggio che ha portato Tosca sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha il suo primo passo ne Il suono della voce, album uscito nell’autunno del 2014. Quel prezioso lavoro discografico,  prezioso per contenuti, qualità e bellezza, è passato attraverso due anni di palchi, festival, teatri e cammini, arricchendosi così tanto da doversi ampliare a Appunti musicali dal mondo.

La musica, come qualunque altro linguaggio, ci fornisce un sistema di segni che serve a capire di più noi stessi e ad esprimerci, in quanto individui prima e come singoli all’interno di una comunità poi. È perciò nella musica, forse più che in qualunque altra arte, che è possibile rintracciare le radici di ciò che siamo come popoli del mondo, le radici, i mutamenti, il cammino fatto, la direzione. Uno spettacolo come quello di Tosca allora, se questa è la premessa, non è solo un ottimo live, con bravissimi musicisti, grandi ospiti e lei perfetta padrona di casa, meravigliosa interprete di brani della tradizione romana, greca, libanese, francese, irachena, rumena. Perché se l’epoca che viviamo è quella di muri a dividere, fili spinati elettrificati, barriere e confini difesi con le armi imbracciate, in cui tutto, il linguaggio in primis, va nella direzione del sottolineare differenze e diversità, nella contrapposizione di un noi e un loro, di una battaglia continua senza mai fine che mantenga le distanze; ecco, se il mondo in cui ci è toccato vivere è questo qui, portare su di un palco 24 brani cantati in 16 lingue/dialetti differenti passando dall’uno all’altro senza né dover aggiungere parole né sentendo la necessità di una qualunque forma di traduzione, come se non ci fossero distanze di chilometri e montagne e mari a dividerli ma come se fossero uno la risposta al canto precedente, vuol dire capire profondamente il senso delle cose e provare con la propria arte a mostrarlo agli altri.

Tosca sale sul palco dell’Auditorium bellissima ed elegante in un lungo vestito rosso, attorno a lei Matteo di Francesco (batteria e percussioni), Carmine Iuvone (basso e contrabbasso), Massimo De Lorenzi (chitarre), Giovanna Famulari (pianoforte e violoncello) e ai cori due artiste di Officina Pasolini Fabia Salvucci ed Eleonora Tosto. Ci teniamo a fare una breve digressione su Officina Pasolini, un laboratorio di Alta Formazione in Teatro, Canzone e Multimediale finanziato dalla Regione Lazio, dove Tosca è la coordinatrice della sezione Canzone (tra gli altri docenti Niccolò Fabi, Joe Barbieri, Pilar, Rossana Casale). La peculiarità di questa scuola, e secondo noi il suo principale vanto, è nell’obiettivo che si pone, quello cioè di valorizzare al meglio le capacità di ognuno, esaltando le singole specificità dimostrando così che la formazione “in serie” non è affatto la sola via possibile, come talent e programmi tv tentano in tutti i modi di farci credere.

In questa prima serata, Appunti musicali dal mondo è infatti destinato a prendere il volo verso nuovi festival e teatri non solo in Italia, l’artista romana ha voluto con sé a benedire lo spettacolo sei grandi ospiti: Gabriele Mirabassi, Germano Mazzocchetti, Gegè Telesforo, Joe Barbieri, Nicola Piovani e Danilo Rea. Banale dirlo forse, ma ognuno ha impreziosito con la propria arte qualcosa di già perfetto di per sé: la voce di Tosca.

Il suono della voce, la perla di Fossati, nella sua voce e nelle mani al pianoforte di Danilo Rea riempie gli occhi di commozione, riscalda dal gelo di Roma, allarga d’aria buona i polmoni e ferma il tempo, l’inverno e il respiro di tutti per alcuni minuti. Semplicemente sublime.

Tosca è un’artista grande. Grande di talento, di intensità, di eleganza e forza. E questo spettacolo, più che solo un viaggio nell’universo musicale di una delle più talentuose artiste italiane (che già basterebbe a renderlo memorabile) è un cammino nel mondo, nei porti, nelle strade, nei mercati, nei mari, nelle voci e negli amori che lo vivono e che la musica ha raccontato lungo i decenni. Con codici e lingue diverse certo, ma con la sensazione rincuorante che tutto sia stato scritto in realtà su uno stesso identico spartito. 

Foto di Anna Vilardi

 

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In dettaglio

  • Data: 2017-01-06
  • Luogo: Auditorium Parco della Musica, Roma
  • Artista: Tosca

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