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DatchForum, Assago (MI)

Elisa

«Come la va?», così, con un sorriso largo un metro e un’inflessione degna del miglior Staffelli, Elisa saluta il pubblico milanese che stipava il DatchForum. Un muro di suono imponente aveva dato il via al concerto e l’effetto surround creato all’interno del palazzetto (il Forum milanese non ha mai brillato per l’acustica, ma questa soluzione ne riscatta la nomea) ha fatto ben presto capire che ritmo ed energia avrebbero accompagnato tutta la serata. Non a caso qualche mese fa il suo brano Dancing è diventato la sigla di un programma televisivo negli States e questo ha dato lo slancio ad Elisa per affrontare, anche live, il mercato americano. Ma non solo energia e movimento nel suo concerto. Quando Elisa parte con Eppure o Broken, la voglia di muoversi lascia il posto ad un’onda lenta che canta all’unisono tutti i testi, per poi ripartire ogni volta che Max Gelsi, storico bassista della cantante di Monfalcone, detta il tempo di un nuovo pezzo. Ma non tutto convince sotto il profilo proprio dello spettacolo. I momenti di vuoto sono palesi (forse il palco sistemato su due piani non aiuta) e se anche le coreografie di Luca Tommassetti intervengono qua e là (alcune davvero suggestive), spesso si ha la sensazione di qualcosa di poco omogeneo, che neanche la squadra italiana di ginnastica ritmica riesce a colmare. Ma forse quel che più manca è un vero repertorio adatto a questo tipo di show. Più volte in queste settimane Elisa ha dichiarato che questo spettacolo è la somma di tutto quanto ha sempre sognato, mischiare cioè musica, video, danza e poesia. Nulla da eccepire sull’obiettivo, mentre sul risultato globale c’è ancora molto lavoro da fare per assemblare e dare il giusto peso ad ogni “arte” coinvolta. Poi, come per l’impasto di ogni pasticcere, il collante tra gli ingredienti lo fa la farina e nel sacco di Elisa ce n’è in abbondanza. La sua voce completa e riempie ogni vuoto. Dopo oltre due ore di spettacolo arriva Gli ostacoli del cuore e il DatchForum diventa un tripudio di mani alzate e voci soffocate dall’emozione. Ma non basta. A far muovere anche le gambe ci pensa la “sigla” finale del concerto, un azzeccatissimo Rastaman vibration di Bob Marley a ricordare che Elisa in questo momento ha voglia di energia, di ritmo e riesce a farlo, cover o non cover, fuori dagli schemi.

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In dettaglio

  • Data: 2008-10-07
  • Luogo: DatchForum, Assago (MI)
  • Artista: Elisa

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