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Bloom, Mezzago

Fabrizio Consoli


E’ ripartito dal Bloom di Mezzago il nuovo tour di Fabrizio Consoli per la presentazione dell’ultima sua fatica musicale, quel “Musica per ballare” che è rimasto fino ad ora troppo in ombra per il potenziale emotivo che invece sa esprimere. E la dimostrazione della validità dell’intero progetto è emersa tutta proprio ieri sera quando Fabrizio accompagnato dal fidato oltre che affiatato Gigi Rivetti al piano, dall’eclettico Marco Milani ai fiati (tromba e filicorno) e da un sempre preciso e puntiglioso Silvio Centamore alla batteria e percussioni ha saputo conquistarsi il pubblico presente.


E pensare che la serata non era nata sotto buoni auspici, un problema tecnico improvviso aveva fatto temere che la serata neppure decollasse, la chitarra acustica di Fabrizio è, infatti, rimasta quasi muta per una decina di minuti per un problema di amplificazione ed allora per cercare di intrattenere gli spettatori presenti è stata improvvisata un’esecuzione puramente acustica, voce e chitarra, dell’intimo Di quale amore poi ripetuta, ad inconveniente risolto, con i propri compagni.


La scaletta della serata si è poi mossa attingendo materiale sonoro dal suo primo interessante lavoro 18 piccoli anacronismi, dalla “colonna sonora teatrale” Autogrill ed ovviamente dal suo ultimo Musica per ballare. C’è stato spazio quindi per brani di impianto cinematografico come Que vidas es che dipinge come fosse proprio la sceneggiatura di un film una classica occasione mancata, quel che non accade dall’incontro fortuito e del tutto inaspettato tra un abituale frequentatore di fumosi bar notturni ed una splendida donna, per la trascinante e focosa Giro di carte, canzone in grado di mettere in subbuglio anche chi non ha mai messo piede in una balera.


Ci sono però stati anche momenti più teneri ed intimi come quelli di Una rosa, splendida canzone d’amore che musicalmente oscilla in perfetto equilibrio tra rumba e beguine, navigando sempre su calde sonorità sudamericane oppure l’amore brioso e luminoso di Camera con vista o quello più poetico e toccante di Musica per ballare, tanto che ad un certo punto Fabrizio scherzando con il pubblico ha detto “Forse qualcuno a questo punto avrà ormai capito che scrivo soprattutto canzoni d’amore, ma… se non l’amore, cosa ci può far intravedere quello spiraglio di luce in questa nostra buia vita?”.


Non sono neppure mancati momenti divertenti ed ironici, quasi cabarettistici, come nel caso di Wonderful word e Sugar, brani dalle atmosfere molto sudamericane, un po’ anni ’50 e dai testi decisamente ironici che ricordano alla lontana lo stile Buscaglione, quasi un preludio al gran finale, con l’apparizione sul palco dell’amico Alberto Patrucco che si è destreggiato tra musica e parole, tra comicità di parole e comicità di canzoni, eseguendo il brano Chi non la pensa come noi di Brassens che dà il titolo al suo primo disco ed anticipando poi un pezzo che entrerà nel suo prossimo disco, sempre su Brassens.

Patrucco, prima di congedarsi dal pubblico ha poi eseguito con Fabrizio l’attualissimo, anzi direi il classico ed eterno brano La canzone intelligente, nato da quel geniaccio di Jannacci, anche se la resa è stata senza dubbio meno precisa della versione presente nell’ultimo disco di Consoli, visto che Patrucco faceva fatica a ricordarsi il testo, ma anche questa è musica dal vivo, ed il mio consiglio è di cercarvi una delle prossime date di questo tour, perché l’intero spettacolo merita attenzione, eccome.

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In dettaglio

  • Data: 2010-04-02
  • Luogo: Bloom, Mezzago
  • Artista: Fabrizio Consoli

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