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Teatro dal Verme, Milano

Calibro 35

Che i Calibro 35 non restino mai con le mani in mano è cosa nota ormai da tempo, altrimenti non si spiegherebbe la prolificità di una band che tra un tour e l'altro continua a regalare nuove suggestioni legate a doppia mandata alla settima arte, per ora sospese tra il pericolo e terrore. E così l'interminabile e rigorosa ricerca - portata avanti tra progetti solisti e un numero non precisato di collaborazioni - li ha portati sul prestigioso palco del Teatro Dal Verme di Milano con uno spettacolo speciale, Indagine sul Cinema Italiano del Brividotutto dedicato al cinema del brivido italiano, proprio nel primo giorno di un autunno.

Alla regia il deus ex machina, colui senza cui niente (si dice) sarebbe successo: Tommaso Colliva, cultore di colonne sonore (oltre che arcinoto produttore), che ha precettato Luca Cavina (basso), Enrico Gabrielli (tastiere, flauto, sax e così via), Massimo Martellotta (chitarra) e Fabio Rondaini (batteria) per creare, e portare in giro per il mondo, i Calibro 35.

Molti gli ospiti per questa serata dalle suggestioni più uniche che rare: dal violino raffinato e folle di Rodrigo D'Erasmo, al violoncello di Daniela Savoldi, dall'implacabile theremin di Gak Sato, alle percussioni eccentriche di Sebastiano De Gennaro. Non mancano anche tromba e trombone, suonati rispettivamente da Paolo Raineri e Francesco Bucci, e due voci che calzano perfettamente il ruolo: Alessandra Contini e Georgeanne Kalweit, ospiti in alcuni brani.

Ed è sull'inquietante tema di Amedeo Tommasi per La casa dalle finestre che ridono che lo spettacolo ha inizio, con i nostri che raggiungono il palco – alcuni degli ospiti, tra cui Rodrigo D'Erasmo e Daniela Savoldi, li hanno preceduti – incappucciati e rigorosamente in nero. Poi è tutto un susseguirsi di omaggi: dai Goblin, con alcuni dei brani del film Dawn of the dead, a Pietro Umiliani con 5 bambole per la luna d'agosto e la partecipazione di Alessandra Contini, per poi proseguire con Riz Ortolani per Cannibal holocaust e Budy Maglione per Cannibal Ferox e, incalzando, con le note dei Libra per la colonna sonora di Shock e di Stelvio Cipriani per Tentacoli.

Con la colonna sonora di 4 mosche di velluto grigio si apre un lungo capitolo dedicato al maestro Morricone in cui spiccano (ma l'alta qualità fa splendere un po' tutto in questo concerto) Cosa avete fatto a Solange?, Un tranquillo posto in campagna, Una lucertola con la pelle di donna e Trafelato, dal film Giornata nera per l'ariete, che vede un tripudio di archi, fiati, theremin con tanto di pianoforte giocattolo. Si proseguirà nell'omaggio a Morricone con Allegretto per signora, da Le foto proibite di una signora per bene, e con Il gatto a nove code, dove Gabrielli, oltre a dividersi tutta la sera tra pianoforte, synth e amenità varie (spesso suonati contemporaneamente), condurrà palesemente l'ensemble.
Quei giorni insieme a te, da Non si sevizia un paperino, accoglie il timbro inconfondibile di Georgeanne Kalweit, accarezzato dal pianoforte.
Alle sonorità dei Goblin l'onore di chiudere la serata con una suite composta da Lullaby song (e l'inquieta innocenza nella voce di Contini), Death dies e Profondo rosso, dall'omonimo, emblematico capolavoro di Dario Argento.

Una serata che celebra l'eccellenza italiana, nella composizione e nell'interpretazione, nella ricerca e nell'innovazione musicale, grazie ad una band che porta nel mondo (ebbene sì!) idee originali coltivate con grande talento, e che conclude uno spettacolo indimenticabile con un vero bis. Chapeau!

 


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In dettaglio

  • Data: 2011-10-21
  • Luogo: Teatro dal Verme, Milano
  • Artista: Calibro 35

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