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Parco di Villa Sciarra - Frascati (Roma)

AA.VV.

Frammenti 2011. Uno spazio di musica dove sentirsi a casa.

Anche questa edizione di Frammenti ha chiuso le porte. Per l’undicesimo anno Semintesta, l’associazione culturale che questo festival ha pensato nel lontano 2001, ha registrato un gran numero di presenze, a dir la verità il più alto di tutte le precedenti edizioni. Cinque giorni di musica a Frascati (Rm), per una manifestazione che nel tempo è diventata appuntamento fisso del territorio laziale. Come ogni anno, importanti sono stati gli ospiti che hanno suonato sui tre palchi del festival. Ha dato il via a Frammenti il 31 agosto il rock elegante degli Afterhours, per un live intenso dove la voce e il carisma del frontman Manuel Agnelli è stata la migliore apertura che ci si potesse aspettare, in uno degli ultimi concerti del tour estivo della band milanese che ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, di essere uno dei gruppi più seguiti e amati dell’universo musicale italiano. Giovedì 1 settembre è stata poi la volta del grande jazz, per un concerto dove il Castelli Jazz Collective ha incontrato la genialità di Antonello Salis in un progetto originale di Mario Corvini. Il venerdì ha dominato il teatro, quello dissacrante di Antonio Rezza. Sintomo che Frammenti, anche quest’anno, ha deciso di dare spazio all’Arte, che fosse musica, o le parole di uno spettacolo teatrale, o la danza del progetto “Attacchi di Core” o ancora, la letteratura del piccolo giardino letterario presente all’interno del Parco di Villa Sciarra, sede storica dell’evento. Il week end di Frammenti si è poi profondamente impregnato dei sapori musicali della capitale, dal funk trasteverino dei Funkallisto, all’elettronica dei Frank Sent Us, per terminare domenica 4 settembre con le ballate romantiche, ironiche e sognanti di Alessandro Mannarino. Un live energico e partecipativo quello del cantautore romano, che ha chiuso proprio a Frammenti il tour di Supersantos. Mannarino sembra capace oggi di incarnare tutto quello che dei romani si ama: l’aria sorniona e l’atteggiamento un po’ da sbruffone (ma di quelli che fanno simpatia) e tutte quelle storie di borgata che si porta dentro al cappello scuro e nelle corde della sua chitarra; tutti i viaggiatori immaginari, gli arrabbiati, le streghe, i disillusi seduti ai tavolini di qualche bar di periferia, e tutta la poesia dell’amore quello vero, carnale e disperato. E poi è bravo. È bravo davvero Mannarino e la gente lo ha capito, tanto che ovunque va prende applausi, affetto e sold out.

Accanto ai grandi nomi, ha avuto spazio e pubblico anche la musica di artisti emergenti, dal rock dei Madreperla, alla patchanka di Sandro Joyeux, dal cantautorato de Il Muro del Canto e Simone Presciutti, alla divertente esibizione de I Cavalieri Inefficaci. Per cinque giorni a Frammenti s’è respirata quindi ottima musica, ma la cosa davvero importante che si notava gironzolando qua e là nel parco e guardandosi intorno era la serenità, il divertimento e l’emozione sui volti di chi a questo festival partecipava come pubblico. Sereni e divertiti come se fossero “a casa”, tra amici. E forse è sempre stato questo il primo obiettivo di Semintesta, fin dal primo anno, fin da quando non c’erano i grandi nomi sul palco ed i numeri erano molto inferiori a quegli odierni. Proporre musica e cultura, in un luogo dove potessero trovar spazio il talento e l’arte; un luogo che fosse aperto alle contaminazioni, dove condivisione e partecipazione fossero il fulcro attorno al quale tutto doveva ruotare. Ed è certamente il raggiungimento di quest’obiettivo, il migliore risultato di Frammenti 2011.

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In dettaglio

  • Data: 2011-08-31
  • Luogo: Parco di Villa Sciarra - Frascati (Roma)
  • Artista: AA.VV.

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