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Teatro Sociale, Como

Lelecomplici

Lelecomplici, il coronamento di un sogno che ha coinvolto tutto il pubblico

Ad un certo punto della serata qualcuno del pubblico ha gridato “Lele facci sognare!” e questa invocazione forse più di mille parole sintetizza al meglio ciò è avvenuto sul palco del Teatro Sociale di Como venerdì scorso.

Complice, occorre dirlo, è stata anche una scenografia davvero diversa quanto spettacolare. Il concerto non si è svolto, come di consueto, con i concertanti sul palco ed il pubblico in platea, ma con tutti i presenti riuniti sul palco stesso, i musicisti sul proscenio con le spalle alla platea, il pubblico seduto là dove solitamente trovano posto fondali ed allestimenti scenici, e negli occhi uno spettacolo nello spettacolo: la platea ed i palchi di questo splendido teatro ormai quasi bicentenario.

Chi ha permesso che il sogno si avverasse è stato Gabriele Gambardella, in arte Lelecomplici che, poco più che esordiente, ha saputo riunire sul palco una formazione da brividi, dettata ad onor del vero più dal cuore che dal raziocinio. Il giovane cantautore dalla voce potente e graffiante si è infatti “regalato” per l’occasione una formazione, magari poco sostenibile dal punto di vista economico e difficile da utilizzare negli spazi consueti da canzone dautore, ma che ha letteralmente fatto sognare tutti i presenti, lui compreso, che dopo il primo brano ha scherzosamente avvisato il pubblico così: “aiutatemi, nel caso dovessi perdermi per strada, perché questa sera mi sembra davvero di essere dentro un sogno, quello che mi porto dentro ormai da quando ero ragazzo”.

Dalle prime note fino allo spegnersi delle luci, è stato proprio come vivere un lungo sogno, in cui a tratti sembrava di essere catapultati nel frenetico swing della New Orleans degli anni ’20 per poi passare alle sonorità più calde e sensuali di un Cotton Club, quindi ancora frenetici ritmi balcanici per poi approdare a più tranquille e familiari atmosfere lacustri come quelle di Molina o di quel gioiello di canzone, eseguita come bis, che risponde al nome di Il cielo di Grona. A proposito di bis, impossibile non citare un’accorata e commovente Sotto gli occhi di nessuno, dedicata a tutti gli amici delle case popolari di Rebbio (una frazione della periferia di Como) che ha reso lucidi gli occhi del sottoscritto e non solo.

Le canzoni eseguite sono state le stesse che hanno popolato il suo disco d’esordio Sotto gli occhi di nessuno, però, in questa nuova veste, è come se avessero messo le ali. Davvero splendide alcune introduzioni eseguite dal talentuoso Antonio Cervellino al contrabbasso, non da meno è stata l’intera sezione ritmica con un Massimo Caracca alla batteria, che saputo dialogare alla perfezione con il giovane e bravo percussionista Maurizio Berti.

C’è stata poi una sezione fiati da far invidia a chiunque con il grandissimo Rudy Migliardi al trombone, Giancarlo Mariani alla tromba e Alfredo Ferrario al clarinetto, che ha conferito colore, potenza ed energia soprattutto a brani come Bella per davvero o Mira le labbra.

Ci sono stati i fedeli “complici” con i virtuosismi violinistici di Giulia Larghi ed i puntuali e contributi di Luca Schiavo alla chitarra e Camilla Uboldi al mandolino, cui si è aggiunta per l’occasione l’insolita ma preziosa presenza della fisarmonica di Flaviano Braga.

Infine c’è stato lui, Lelecomplici, che si è dimostrato, ancora una volta, artista a tutto tondo capace di reggere un palco così importante alla grande, alternando momenti ironici e spassosi ad altri più seri ed intimistici e regalando nel finale persino suggestioni circensi, quando ha accolto l’arrivo sul palco di Franco Pandolfo, intraprendendo poi un surreale dialogo con il suo bassotuba.

Il concerto del Sociale è stato però soprattutto l’occasione per annunciare l’uscita del nuovo disco che s’intitolerà Non sono cose da grandi, infatti Lele, tra il serio ed il faceto, ha detto in proposito ai presenti “S’intitolerà Non sono cose da grandi e ha davvero voglia di uscire, dovrebbe essere pronto entro fine estate. Il problema è trovare un finanziatore: anzi, se tra i presenti c'è qualcuno che ha possibilità... ”.

Sarà stata anche una battuta, ma disegna alla perfezione l’amara realtà dell’attuale situazione discografica italiana, giacché ormai da tempo nessuna etichetta investe più nei giovani, neppure quando questi sono talentuosi, com’è il suo caso. Chi ha potuto ascoltare l’altra sera le due nuove canzoni, l’intima e malinconica Un gioco, che mi ha ricordato atmosfere care a Tenco, e la spumeggiante quanto ironica Primavera, non potrà che confermare quanto sto affermando.

Così come meriterebbe, di finire su disco anche la spassosissima Delicatamente, che Lele ha “forzatamente” eseguito, solo voce e chitarra, su insistenza dei suoi “complici” e che narra di una sciagurata rentrée dopo una colossale sbronza, una canzone che ci rivela un Lelecomplici in bilico tra Fred Buscaglione e Giorgio Conte, scusate se è poco …

 

Con Lelecomplici hanno suonato: Massimo Caracca batteria, Antonio Cervellino contrabbasso, Maurizio Berti percussioni, Rudy Migliardi trombone, Alfredo Ferrario clarinetto, Giancarlo Mariani tromba, Giulia Larghi violino, Camilla Uboldi violino, Flaviano Braga fisarmonica, Luca Schiavo chitarre.

 

Le foto sono di Fabio Antonelli.

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In dettaglio

  • Data: 2011-03-11
  • Luogo: Teatro Sociale, Como
  • Artista: Lelecomplici

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