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Premio Botteghe d’autore 15ma edizione – Albanella

A Sara Marini il Premio Botteghe d’Autore e quello per la migliore interpretazione.

Chiude la serata Avincola, vincitore dell’edizione del 2010

Il Premio Botteghe d’Autore di Albanella (SA), giunto alla sua quindicesima edizione, si è svolto mercoledì 11 agosto fra le verdeggianti colline cilentane che cingono l’antica Paestum, nella fatidica bolla di calore che ha raggiunto, nel pomeriggio, i quaranta gradi, e nel rispetto di rigorose prescrizioni di distanziamento e green pass, confermandosi, per la folta cornice di pubblico e di addetti ai lavori, una prestigiosa vetrina a disposizione dei nuovi talenti musicali della canzone d’autore.

Il format della serata, ormai collaudato, è scandito da una prima parte in cui si sono esibiti gli artisti in gara ammessi alla fase finale, seguita da una parentesi culturale, dai riti delle premiazioni e, infine, dal concerto di un musicista già affermato.

Ad aggiudicarsi il Premio Botteghe d’Autore 2021 è stata la cantautrice umbra Sara Marini, con il brano Solo ‘nna vita, suggestivo pezzo folk cantato in dialetto eugubino, che è valso all’artista anche il premio per la migliore interpretazione. Sara Marini (qui nella foto con Ivan Rufo) si destreggia abilmente nel coniugare dialetti umbri e sardi, tessendo ponti musicali fra due culture apparentemente distanti, e vi riesce con l’abilità, il talento e la passione della ricercatrice e studiosa delle tradizioni musicali dei territori, profuse nel suo ultimo apprezzatissimo progetto discografico, Torrendeadomo, che è giunto fra i cinque finalisti delle Targhe Tenco 2020 per la categoria miglior album in dialetto. E’ musica popolare, con un forte richiamo alla terra, a sonorità tradizionali, fiati, percussioni, ed armonie ancestrali che intersecano tempi, spazi, linguaggi e culture.

Gli altri riconoscimenti sono andati al gruppo siciliano dei Vorianova, per il miglior arrangiamento del brano A tia ca nun ci cridi, ed alla cantautrice ligure Roberta Guerra, in arte Nove, per il miglior testo, con la canzone Numeri pari.

Malgrado la presenza, fra gli artisti in gara, di proposte musicali molto eterogenee, è indubbio che quest’edizione di Botteghe d’Autore abbia rivalutato il genere della musica popolare e dialettale, non per scelta aprioristica, ma perché proprio questi sono parsi i brani più convincenti e curati.

Un ulteriore riconoscimento da parte dell’etichetta discografica Isola Tobia Label è andato all’artista romano Daniel Mendoza.

Gli altri partecipanti in gara, che hanno calcato il palco di Botteghe d’Autore 2021 erano Chiara Effe da Firenze, Davide Campisi da Enna, Jamila da Scandicci, Le Canzoni Giuste da Pescara, Ottica Silurato Project da Olgiate Comasco, mentre Chiarablue e Chiara White per motivi diversi non sono riuscite a partecipare.

Terminate le esibizioni degli artisti, la scrittrice e critica musicale Laura Rizzo ha presentato il suo ultimo libro, Il cielo in una stanza, a sessant’anni dalla nascita del capolavoro di Gino Paoli, conversando con la conduttrice della serata, Melissa Di Matteo, e svelando al pubblico gli aneddoti, gli stati d’animo e le palpitazioni della sua intervista esclusiva al cantautore genovese. Momenti gradevolissimi, che confermano la cifra culturale della manifestazione, mai piaciona e sempre piacevole, frutto della ricerca del direttore artistico Ivan Rufo di declinare in termini di fruibilità popolare l’arte e la cultura in campo musicale.

La serata è stata chiusa dall’atteso concerto di Avincola, che calcò questo palco da esordiente, vincendo il Premio Botteghe d’Autore nel 2010, e ponendo la prima pietra sulla strada che lo avrebbe portato da Albanella a Sanremo Giovani. Il cantautore romano, accompagnato da una band di talentuosi musicisti, ha ormai il sound, le parole e l’interpretazione da artista di primo livello, e ha snocciolato i suoi ultimi successi, fra cui Turisti, Miami a Fregene, Un rider , Faceva freddo, Roma Est, e un’interpretazione a sorpresa,  duettando con Giorgieness sul brano Limone. Il pubblico ha molto apprezzato e applaudito,  certamente questa musica e questi watt ti spingono a fare quel che naturalmente la natura esigerebbe, e cioè stare in piedi, accalcarsi e ballare, ma sono tempi cupi, e si fa quel che si può.  Seduti.

Non possiamo concludere questo resoconto senza rimarcare che il Premio Botteghe d’Autore è ormai, oltre che una consolidata realtà artistica, anche un volano di promozione turistica per il territorio di Albanella e l’immediato entroterra di Paestum, e che anche quest’anno la manifestazione è stata il frutto del lavoro organizzativo ed artistico di Ivan Rufo e dei volontari dell’Associazione Botteghe d’Autore, ragazze e ragazzi infaticabili che hanno gestito ogni aspetto logistico dell’evento con puntualità e zelo, anche “con il sole che picchia a martello negli occhi e fa il cielo più basso”. Un piccolo miracolo di passione, operosità e sacrificio che anno dopo anno si ripete, e continua a recare ottimi frutti.

 Foto di Raffaele Bove

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