Ancora da confermare le date della rassegna, le certezze arrivano dai finalisti

Capossela, Afterhours ma i giovani talenti incalzano... spazio alle nuove leve

Non sono ancora sciolti del tutto i dubbi sul luogo (i luoghi?) e la data (le date?) in cui si dipanerà quest’anno il Premio Tenco. Qualche anticipazione era circolata (Sanremo, 16 e 17 novembre), ma altre voci si erano poi rincorse su date aggiuntive e per giunta fuori dalla Liguria.

Questa prestigiosa manifestazione sta infatti attraversando – diciamo almeno da un paio d’anni – un forte travaglio, anche “interiore” se vogliamo, ma certamente più “esterno”, non dipendente cioè dalle loro volontà. Staremo a vedere, ormai manca poco e il Direttivo sta lavorando sodo anche quest’anno per far sì che il Premio Tenco rimanga, saldamente e gli auguriamo ancora per lungo tempo – il momento più alto in cui porre attenzione e orecchio quando si parla di musica italiana di spessore.

 Il nostro augurio è che tutto possa trovare una soluzione, sicuramente ridimensionata rispetto agli anni scorsi, ma definitiva. Come definitivo ci auguriamo rimanga il luogo: Sanremo. E nello specifico quello spendido palco (qui una bella immagine con Lorenzo Kruger dei Nobraino che lo "accarezza" l'anno scorso, in una performance che scatenò una standing ovation memorabile), che anche se privo delle solite, creative e imponenti scenografie, mostrava un fascino inviadiabile anche così nature..

Dicevamo delle incertezze su alcuni dettagli, ma qualche certezza c’è, eccome.

Sono usciti infatti i finalisti delle quattro categorie, le sole che il Club Tenco non assegna direttamente ma lascia che sia un (folto) gruppo di giornalisti a decretarne pollice verso o meno. Il Club Tenco si riserva invece, ricordiamolo, di assegnare i “Premi Tenco”, quello ad esempio all’operatore culturale, alla carriera e via dicendo. Non è un volersene lavare le mani, ma da sempre le Targhe Tenco sono l’emanazione di un sentire comune che arriva dal basso, da chi la musica la mastica, la scrive e la condivide con i propri lettori.

Dai voti degli oltre 200 giornalisti chiamati a votare sulle classiche quattro categorie (Miglior Album, Opera Prima, Album in dialetto e Interpreti di canzoni non proprie), normalmente escono rose di cinque titoli per ognuna, ma a volte – come è capitato anche quest’anno – ci sono degli ex-aequo e quindi anziché cinque, si ritrovano sei o sette nomi in lizza.

Si può discutere quanto si vuole sul valore che possono avere queste rose di candidati, ma sinceramente pensiamo che questo sia il modo più democratico per fare una consultazione tra addetti ai lavori. Chi ne ha in mente un altro lo proponga, da queste pagine troverà certo una sponda e un amplificatore per spiegarne ragioni e meriti rispetto a quello attuale.

Ma veniamo adesso ai nomi su cui verrà richiesta una seconda votazione ai giornalisti che hanno votato nel primo turno (avevano tre voti a disposizione per ogni categoria, mentre in questa seconda fase il voto sarà uno solo, voto secco tra i finalisti, uno per categoria). Li riportiamo in ordine alfabetico, così come pubblicati nella pagina ufficiale del Club Tenco, dove potrete trovare anche l’elenco dei giornalisti che possono esercitare il loro voto (www.clubtenco.org)

La settimana prossima si avranno i risultati finali, nel frattempo rileggere questi nomi scatena normalmente due sensazioni: a) – vado a sentirmi quei dischi che non conosco, perché se li hanno votati presumo che siano interessanti; b) – ma come hanno fatto a lasciar fuori questo o quello….

Andiamo a leggerli insieme e poi ognuno si diverta con il punto A o B. Non è importante da dove partire, l’importante, crediamo, sia toccarli entrambi……

MIGLIOR ALBUM

Afterhours - “Padania”
Vinicio Capossela - “Rebetiko Gymnastas”
Dente - “Io tra di noi”
Edda -  “Odio i vivi”
Fabularasa - “D'amore e di marea”
Il Teatro degli Orrori -  “Il mondo nuovo” 
Zibba - “Come il suono dei passi sulla neve” 
   

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ALBUM IN DIALETTO

Enzo Avitabile - “Black tarantella” 
Mario Incudine - “Italia talìa”
Lautari - "C'era cu c'era" 
Lou Dalfin - “Cavalier Faidit” 
Raiz & Radicanto - “Casa”

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OPERA PRIMA

 Roberta Barabino - “Magot” 
Giovanni Block - “Un posto ideale”
Colapesce - “Un meraviglioso declino”
Dellera - "Colonna sonora originale" 
Giacomo Lariccia - “Colpo di sole”
Elsa Martin - “vERsO”

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INTEPRETI CANZONI NON PROPRIE

 Francesco Baccini - “Baccini canta Tenco”
DauniaOrchestra - “Di fame di denaro di passioni”

I Luf – “I Luf cantano Guccini”

Massimo Priviero e Michele Gazich – “FolkRock”

Daniele Sepe - “Canzoniere illustrato”

(le quattro foto, nell’ordine, sono di Zibba, Mario Incudine, Colapesce e Francesco Baccini)

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www.clubtenco.org