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Premio Bianca d'Aponte 2018. Francesca Incudine fa il pieno di premi dalle giurie: vincitrice assoluta e Premio della Critica "Fausto Mesolella"

Ancora una volta Aversa al centro della canzone d'autore al femminile

Irene "Premio della Critica" ex aequo e Premio per la "Migliore composizione". Giulia Pratelli scrive il "Miglior Testo" e Meezy offre la "Migliore Interpretazione"

Ottobre, ultimo fine settimana, anno 14, Aversa: il canto poetico di Bianca d'Aponte ha fatto udire, puntuale, il suo richiamo di dolcezza a cantautrici, cantautori, musicisti, critici e tante persone che si sono ritrovate a un appuntamento che, con questa nuova edizione, mostra al mondo la sua solidità. È infatti il primo anno della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, cui il papà di Bianca, Gaetano, ha affidato il compito di prendere per mano il Premio dal punto in cui Fausto Mesolella aveva dovuto lasciarlo. Una scelta quasi naturale che questa due giorni aversana ha dimostrato essere quella giusta. Due giorni che, puntuali anche noi, siamo qui a raccontarvi (nella foto in apertura Francesca Incudine e sulla destra i suoi due musicisti, Manfredi Tumminello e Carmelo Colajanni, con a fianco Ferruccio Spinetti).

Protagoniste assolute le dieci finaliste, ben oltre i nomi pure assai importanti degli ospiti, come vuole la prima regola dell'unico concorso in cui si vive "la magia della non competizione", per dirla con le parole Irene (qui nella foto), una di loro. Del resto, "magia" è una parola che ricorre sempre ad Aversa, a fine ottobre. Sul palco in entrambe le serate - nella prima con un brano non in gara e nella seconda con quello che le ha portate in finale - come pure nella mattinata del sabato per il tradizionale incontro con pubblico e addetti ai lavori, le cantautrici hanno avuto l'opportunità di esprimersi appieno dal punto di vista artistico ma anche personale, ché le due anime coincidono sempre se di "canzone d'autore" si tratta.

Fra tutte, quest'anno ha brillato agli occhi di entrambe le giurie Francesca Incudine: a lei il titolo di vincitrice assoluta della XIV edizione, e anche il "Premio della critica Fausto Mesolella". La cantautrice di Enna, va detto, vive un momento straordinario della sua carriera: appena la settimana precedente, infatti, aveva ricevuto la prestigiosa Targa Tenco per l'Album in Dialetto con Tarakè; qui è la canzone Quantu stiddi a conquistare le giurie, ritmo variegato e immagini di poesia antica colorate come l'abito che indossa. Coinvolge e convince, Francesca Incudine, che con questa nuova conferma segna il punto e a capo di un percorso artistico sempre più promettente.
Nella foto, da sinistra a destra: Roberta De Gaetano, Giulia Pratelli, Meezy, Chiara Raggi, Argento, la madrina 2018 Simona Molinari, Francesca Incudine, Irene, il direttore artistico Ferruccio Spinetti, Chiara Ragnini, Elisa Raho e Kim.

"Premio della critica Fausto Mesolella" 2018 è anche Irene (Irene Scarpato), ex aequo, che con Call center ha portato note autobiografiche in cui gran parte della sua generazione può riconoscersi: parole e musica fresche e dirette che, scritte a quattro mani con Antonio Prestieri-Maldestro, penetrano la drammatica attualità del mondo del lavoro. Suo anche il Premio per la Miglior Composizione.

La giuria ha apprezzato anche la tenera Non ti preoccupare, una sorta di lettera che Giulia Pratelli ha dedicato ai suoi genitori e che viene premiata per il Miglior Testo, mentre per la Miglior Interpretazione è stata scelta Meezy (Simona Mazzeo, qui nella foto a sinistra) con Temporale, anch'essa intima e delicata nel suo incedere dub. Meezy è stata notata anche da altri addetti ai lavori, tanto da ricevere pure l'ambito premio 'Na Stella (il richiamo esplicito è alla canzone di Fausto Mesolella) per la realizzazione di un brano prodotto da Ferruccio Spinetti, e un invito in radio e in televisione da parte di Rai RadioLive e Rai Italia. Quest'ultimo invito è stato inoltrato anche a Kim (Erica Noventa), interessante artista davvero, dal personalissimo stile creativo in bilico tra l'elettronico spinto e il retrò, qui in gara con Un cane e una moglie, che si è aggiudicata anche la realizzazione del video offerto da Soundinside Basemant Records. Mariella Nava, invece, è rimasta colpita dalla spiritosa Lacrimometro di Chiara Raggi, eccellente chitarrista oltre che cantautrice raffinata, e le ha offerto un contratto con la sua etichetta Suoni dall'Italia.

'Vincitrici' anche le altre finaliste, come vuole la filosofia del Premio: Elisa Raho (Elisa Pezzuto) con Bello, Chiara Ragnini con Un angolo buio, Roberta De Gaetano con Va tutto benissimo, e Argento (Ilaria Passiatore) con Goccia.

Apriamo una partentesi, che Bianca avrebbe certo voluto, sulla testimonianza sul palco di Peppino Fiordelisi, volontario di Emergency, associazione che Bianca sosteneva e che continua a sostenere con la sua musica e il suo Premio: gli incassi del cd con i brani presenti di anno in anno, infatti, vengono devoluti a loro, medici di guerra, da alcuni anni anche drammaticamente presenti sul territorio italiano.

E ora una panoramica sullo splendido cast che Ferruccio Spinetti ha messo insieme per inaugurare il suo ruolo al Premio di Bianca, spesso accompagnando gli artisti al contrabbasso - come tradizionalmente faceva Fausto Mesolella alla chitarra - in compagnia di Mimì Ciaramella e Giovanni Ceccarelli. Nella prima serata il pubblico è rimasto incantato dall'esibizione dell'italo-greca Marina Mulopulos, dalla sua voce eclettica e imperiosa, i suoi virtuosismi e la forza della sua presenza scenica (qui nella foto); e non meno intense le emozioni regalate dai suoi magnifici musicisti, a cominciare dal chitarrista e bouzoukista Paolo Del Vecchio (coautore, arrangiatore e produttore della Mulopulos), Luca Urciuolo alla fisarmonica e Sasà Pelosi al basso. Un set indimenticabile. La Mulopulos ha ricevuto il Premio Bianca d'Aponte International dalle mani di Elena Ledda, direttrice artistica del Premio "partner" Andrea Parodi e madrina storica qui ad Aversa. Un attimo dopo giunge la presenza colorata, multietnica e luminosa delle SesèMamà, capitanate da una tra le ex madrine più legate al Premio Brunella Selo (qui a sinistra con la chitarra), con Elisabetta Serio, Annalisa Madonna e Fabiana Martone; una festosa e insieme appassionata armonia di voci di donna. Si entusiasma il pubblico fortunato. Nella stessa serata ha potuto assistere all'esibizione del cantautore napoletano Giovanni Block, che ha dato dimostrazione, se mai ve ne fosse ancora bisogno, del suo talento di scrittore di canzoni e di interprete dalla musicalità viva; e di Tony Bungaro, presenza amica e costante del Premio di Bianca, ormai parte di questa grande famiglia, come pure Giuseppe Anastasi, fresco reduce dai fasti del Premio Tenco a seguito della vittoria della Targa per il suo album d'esordio come cantautore, Canzoni ravvicinate del vecchio tipo. Per finire con l'irresistibile Orchestra di Piazza Vittorio e la sua versione giocosa del Don Giovanni di Mozart, in questi giorni in scena al Bellini di Napoli, che vede protagonista Petra Magoni. Per rimanere in famiglia, appunto.

E la seconda serata non è stata da meno. Chi scrive ha assaporato profondamente la presenza di un artista straordinario che - per spirito, anima artistica e spessore umano - mancava a questo palco: Joe Barbieri (qui nella foto in alto) ha ricevuto l'abbraccio di un pubblico a lui vicino - che ne fosse o no consapevole già da prima, poco conta - cui lui ha restituito in dolcezza di canto e armonie tutto l'amore che gira intorno a Bianca e che lui sa tradurre perfettamente in musica e parole come pochi altri sanno fare. Grande sorpresa e commozione ha regalato Carlo Marrale (qui in una bella foto che riassume commozione e gioia nello stesso tempo) che se tutti ricordano tra i Matia Bazar, forse non molti lo avevano visto esibirsi da solo, chitarra suonata magistralmente, voce gentile e intensa e brani senza tempo che hanno trascinato il pubblico in una standing ovation istintiva e corale. E ancora, una grandiosa Elena Ledda ha interpretato in lingua sarda Ninna Nanna in Re, uno dei gioielli di Bianca, incantando tutti. Bianca è poi tornata sul palco attraverso la voce della madrina 2018, la brava e giovane Simona Molinari, che a dispetto di una terribile tracheite si è espressa in una brillante interpretazione dell'acuta satira Il Bagarozzo Re. Non è mancata l'esibizione di Bruno Marro, mentre l'emozionante Mariella Nava e Sasà Calabrese si sono esibiti insieme e in solo tra piano e contrabbasso, e poi ancora Kaballà e Rossana Casale in duo (accompagnati da Massimo Germini alla chitarra) per un antico canto siciliano.

Infine, la grazia con cui è stata condotta questa edizione è da omaggiare almeno con una citazione: Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu, (qui nella foto mentre chiudono la rassegna con Ferruccio Spinetti, Gaetano d'Aponte e Simona Molinari) sorridenti, accoglienti, allegri, garbati, sono stati tra gli ingredienti fondamentali che hanno reso perfetto, ancora una volta, questo evento nato dell'amore di due genitori, Gaetano e Giovanna, dall'entusiasmo inesauribile di Gennaro Gatto, "anima del premio", per dirla con Fausto Mesolella, cui abbiamo il privilegio di fare parte ogni fine ottobre, ad Aversa, avvolti dalla polvere magica di Bianca d'Aponte.

Per le foto si ringrazia Giorgio Bulgarelli 

***

 Le giurie 2018:

Giuria tecnica “Premio Bianca d'Aponte”: Simona Molinari (madrina della XIV edizione), Giuseppe Anastasi (cantautore), Joe Barbieri (cantautore), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Giovanni Ceccarelli (musicista e compositore), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Paolo Corsi (produttore), Angelo Franchi (AF47 Music), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (paroliere), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Paolo Romani (discografico), Brunella Selo (cantautrice), Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing), Dario Zigiotto (operatore culturale).

Giuria critica “Premio Fausto Mesolella”: Carmine Aymone (Corriere del Mezzogiorno), Roberta Balzotti (RAI), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Angiola Codacci Pisanelli (L´Espresso), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (giornalista), Mauro De Cillis (RAI), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Elisabetta Malantrucco (RAI), Alberto Marchetti (Shiver Magazine), Francesco Paracchini (L´isola che non c´era), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (Radio1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (giornalista RAI), Alessia Pistolini (giornalista), Ivan Rufo (Festival Botteghe d´Autore), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Rossella Vetrano (GoldWebTv).

Il Premio Bianca d´Aponte è promosso dall´Associazione Musicale Onlus Bianca d´Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa e con il patrocinio della Giunta Regionale Campania. Media Partner è Rai Radio Live.

 


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