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XIII edizione del Premio Bianca d’Aponte - Città di Aversa

Aversa, Teatro Cimarosa, 27 e 28 ottobre 2017

Conferenza stampa di presentazione, Aversa, 10 ottobre 2017

Nasce il Premio Fausto Mesolella, assegnato dalla giuria della critica musicale. Madrina della manifestazione è Rachele Bastreghi dei Baustelle (nella foto in alto). Attesi molti importanti ospiti, a cominciare dagli Avion Travel

È certo una conferenza stampa diversa, tristemente diversa, quella dell’edizione 2017 del Premio Bianca d’Aponte, inutile nasconderlo. L’atmosfera di attesa, un po’ dimessa per quanto densa di partecipanti, prelude alle parole come sempre esplicite e dirette di Gaetano, padre di Bianca: «Siamo arrivati alla tredicesima edizione perché siamo stati portati per mano», dice. Il riferimento è naturalmente a Fausto Mesolella, il maestro di Bianca, l’artista, l’amico che sostenne fin dall’inizio lei, prima, e poi lui, che “suonò fino a far fiorire” il Premio Bianca d’Aponte e a farlo diventare quello che qualche minuto dopo Mariella Nava (qui nella foto) definirà «un evento importante per noi artisti, al pari del Tenco». Evento di cui fu sempre direttore artistico e molto di più: ne fu il mattatore, l’anima viva e discreta, sempre sul palco a disposizione di tutti. Spesso la motivazione più o meno espressa che portava gli artisti ad Aversa: la gioia di essere accompagnati dalla sua chitarra. Del resto sulla sua pagina aveva una sezione: “La mia chitarra al servizio di…” cui seguiva un elenco interminabile, che accoglieva anche il nome di Bianca. Non aveva mai bisogno di provare, lui, gli bastava il sound check, perché, come una volta spiegò in modo illuminante Rossana Casale (a sinsitra) scendendo dal palco dopo una di quelle magiche “prove tecniche”, «Quell’uomo è un’ombra». Non lasciava mai soli gli artisti che accompagnava, li seguiva adattando il suo suono al loro, aderendovi alla perfezione. Questo e altro dice papà d’Aponte, con le lacrime agli occhi, fino a sentenziare: «Questo è per noi l’anno zero; da ora in poi il Premio non sarà più lo stesso».

Eppure, la spalla solida di Fausto sembra essere sempre presente (qui sotto una foto delle mani sulla sua inseparabile chitarra), eccome. Dapprima, lo stesso Gaetano ricorda l’hashtag di Mesolella “io vado avanti”, un vero tormentone con cui ostinatamente teneva svegli gli amici su Facebook. Poi, a prendere in mano con fermezza la situazione arriva Rossana Casale: rimproverando amorevolmente papà d’Aponte, lo esorta a non cedere al dolore, «perché», dice, «non ce lo possiamo permettere. Perché adesso sono veramente cavoli nostri».

E si va avanti, dunque. Legando indissolubilmente Fausto Mesolella al Premio di Bianca e rendendogli omaggio per tutto quello che lui ha fatto, ecco che il Premio della Critica a partire da quest’anno porterà il suo nome. Si cercherà di mantenere l’impronta che lui aveva dato al Premio, e la sua presenza in questa edizione sarà pregnante: ci saranno gli Avion Travel, il duo Musica Nuda di Ferruccio Spinetti e Petra Magoni, Alessio Bonomo, parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare con Fausta Vetere e Corrado Sfogli, ma pure con Alessio Arena, figlio di Gianni Lamagna… Tanti nomi fortemente legati a lui.

Prima di parlare degli altri ospiti, però, certamente Fausto avrebbe voluto che si parlasse delle concorrenti, coloro che devono essere considerate sempre le vere grandi protagoniste del Premio. Ed ecco i nomi, dunque: Patrizia Capizzi da Caltanissetta, Marta De Lluvia da Recanati (MC), Marialuisa De Prisco da Gesualdo (AV), Francesca Marì da Taranto, Fede ‘N’ Marlen da Napoli, Federica Morrone da Castel San Giorgio (SA), Ilaria Mureddu da Torino, Frida Neri da Fano (PU), Nòe da Menfi (AG), Francesca Romana Perrotta da Lecce.
Qui sotto una foto di tutte e dieci le finaliste, mentre qui potete trovare una breve descrizione di ognuna, grazie ad un bell'articolo tratta dal portale Rai.

Il tavolo dei relatori, che comprende anche il sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro, l'assessore alla cultura Alfonso Oliva, il prof. Arcangelo Pellegrino in rappresentanza del Liceo Classico Musicale "Domenico Cirillo" e Alessio Palmieri di Emergency, prosegue nella presentazione dell’edizione 2017. A cominciare dalla madrina di quest’anno, Rachele Bastreghi, il cui nome poco noto accende qualunque interlocutore quando si dice che si tratta della cantante dei Baustelle (come fa notare papà Gaetano, ciò porta il pensiero proprio a Fausto Mesolella, che fino a pochi anni fa era identificato come “il chitarrista degli Avion Travel); e come da tradizione, lei canterà un brano di Bianca, della cui scelta il padre si dice molto contento. La presentazione è stata affidata alla vincitrice della seconda edizione, Chiara Morucci, che affiancherà Maria Cristina Zoppa (Rai Radio Live), già altre volte in questo ruolo ad Aversa. Tra gli artisti che solcheranno il palco del Teatro Cimarosa di Aversa il 27 e il 28 ottobre ci saranno anche Giuseppe Anastasi, Kaballà, Mauro Ermanno Giovanardi, Elena Ledda, Katres, Bruno Marro, le ex madrine tra le più affezionate Rossana Casale e Mariella Nava, e la vincitrice dell’ultima edizione Sighanda (qui sotto nel momento della premiazione l'anno scorso, con a fianco la madrina Irene Grandi).

Ci saranno i 1.000 euro del Nuovo Imaie per la vincitrice, oltre che otto date per un investimento di 15.000 euro; ci saranno gli 800 euro del Premio Fausto Mesolella, assegnato dalla giuria di giornalisti e critici musicali; ci sarà il Premio Suoni dall’Italia, l’etichetta di Mariella Nava; e pure ci sarà il Premio “'Na stella” (titolo di una canzone di Fausto Mesolella) di Virus Studio, con due giorni in sala d'incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti. E il riconoscimento di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio.

Partner della manifestazione, organizzata dall’Associazione Bianca d’Aponte con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Aversa, sono MAU, Suoni dall’Italia, Osservatorio Cittadino, Blogfoolk, NerosuBianco, L’isola che non c’era. Media partner è Rai Radio Live, che trasmetterà in differita ampi stralci delle due serate.

Per quanto riguarda gli eventi collaterali al Premio, ricordiamo già il 26 ottobre il seminario “La qualità della scrittura (testi e musica)”, tenuto da Giuseppe Anastasi, Giuseppe Barbera e Angelo Franchi (dalle 10 alle 17, sala conferenze Hotel del Sole, Piazza Mazzini 27). La mattina del sabato sarà dedicata dapprima all’incontro con l’avvocato Giorgia Crimi su “I diritti connessi” (ore 10, presso la Sala Caianiello, Via Lennie Tristano), cui seguirà alle 11 il consueto appuntamento con “Le dieci finaliste si presentano”, quest’anno moderato da Timisoara Pinto, (qui nella foto) e a seguire la presentazione del libro “La canzone dell’immortale” di Paolo Pasi, con Elisabetta Malantrucco.

Chiudiamo, doverosamente, con un tema che ha occupato buona parte della conferenza stampa: la difficoltà sempre maggiore di trovare un sostegno istituzionale ed economico a un evento come quello del Premio Bianca d’Aponte che pure, all’inverso, acquista importanza di anno in anno, riempie alberghi e ristoranti, regala a questo luogo l’aspetto sempre più luminoso di “città della musica”. Nello sfiorare questo tasto, la tensione tra l’amministrazione comunale e Gaetano d’Aponte diviene palpabile, tanto da indurre Rossana Casale a intervenire e sottolineare che il vero rischio, quando una cosa si fa così preziosa, è che venga sottratta da altri amministratori più lungimiranti. «Attenti a non farvelo portare via», dice, ammonendo il sindaco, «perché sarebbe una grave perdita per la città e perché, se il Premio si sposta, noi tutti ci sposteremo con lui».

www.premiobiancadaponte.it

info@biancadaponte.it

 


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