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Eugenio Finardi al Teatro Lirico 'Giorgio Gaber' sabato 18 marzo

Continua il tour di Euphonia Suite

Uno spettacolo coinvolgente e appasionato

 

Il 13 ottobre è iniziato il tour del progetto “Euphonia Suite”, di Eugenio Finardi, accompagnato da Mirko Signorile e Michele Casarano (qui l’affiatatissimo trio nella foto di Roberto Cifarelli). Il luogo dell’esordio è stata una location speciale, la Cattedrale di Sorrento. Un luogo maestoso e raccolto al contempo. Poi, il 19 ottobre, la prima presentazione dell’album, nella sua Milano, presso il negozio di dischi ‘Il Discomane’, luogo in antitesi rispetto ad una Cattedrale ma assolutamente congruo per la “milanesità” dell’autore. Il tour, che prosegue in varie città italiane (vedi il sito dell’artista https://www.eugeniofinardi.it/), farà tappa, il 18 marzo, al Teatro Giorgio Gaber di Milano (cioè il mitico Teatro Lirico, da poco ristrutturato con grande impegno economico da parte dell’amministrazione comunale e così rinominato). Il live, incentrato sull’omonimo album, vuole proporre un ascolto davvero immersivo ed è stato concepito con la dimensione di essere quasi un unico brano, una lunga suite appunto, da ascoltare ponendo la massima attenzione a ciascun passaggio, a ciascuna nota, ad ogni piccolo particolare. Un’esperienza da vivere come una sorta di flusso di coscienza che offre la possibilità di sentirsi abbracciato dalle note e avendo consapevolezza che ogni esecuzione, data dopo data, sarà necessariamente differente dalla precedente e dalla successiva. Perché l’album e il tour rappresentano una sorta di unicum che cambia ogni sera anche in funzione del rapporto che si instaura tra i musicisti sul palco e gli spettatori in sala.

Euphonia Suite, l’abbiamo capito subito (e non è stato difficile…) è stato concepito come un progetto molto ambizioso e che non si fa fatica a definire misterico e spirituale. Misterico perché come dicevamo non si sa mai cosa aspettarsi dall’incedere delle note, e del canto, a costruire il brano in ascolto così come spirituale perché ci si sente immersi in un’unica grande suite composta, si, di brani noti ma completamente stravolti ed immersi in un’atmosfera di intesa concentrazione. Più che un concerto si potrebbe definire Euphonia Suite un’esperienza di profonda concentrazione e rilassamento al contempo perché la voce di Finardi, coniugandosi in maniera perfetta alle atmosfere creata dal suono dei sax di Raffaele Casarano e del pianoforte di Mirko Signorile, (de)scrivono una sorta di pagina emozionale nell’immaginario degli spettatori.

In fondo, Euphonia Suite è uno spettacolo che si incunea su un canovaccio fatto di canzoni note ma che accetta la sfida di mantenersi in equilibrio sul filo dell’improvvisazione. Una scelta mai fine a sé stessa ma con lo scopo di trasmettere agli spettatori un ascolto inusuale e ai musicisti la possibilità di esprimersi in maniera con novità interpretative sera dopo sera. Non è un esercizio semplice, ma certamente di grande impegno (e libertà espressiva) da parte dei musicisti. Questa possibile modalità espressiva era evidente già all’ascolto dell’album (leggi la recensione su L’Isola) così come il rischio che la proposizione dei brani, noti ed alcuni iconici nella carriera di Finardi, potesse “distrarre” da un ascolto attento dell’album prima e in concerto poi. Invece la scelta di creare un flusso costante di suono ad accompagnare le liriche è stato accolto con grande rispetto e voglia di capire le ragioni di una scelta artistica inusuale, ambiziosa e commercialmente rischiosa, visti i tempi certamente non ottimali per progetti di particolare caratura artistica e complessiva strumentale. Per coglierlo ancora meglio basta immergersi nei suoni prodotti dal sax e dal pianoforte per comprenderne la complessità ma, al contempo, la spazialità. E non sembri un ossimoro, perché basta passare all’ascolto per comprendere la ragione di questa, ovviamente personale, osservazione.

 

Non sono tempi “fortunati” per la musica perché i supporti per l’ascolto hanno ampliato la possibilità di conoscere, in tempo reale, molteplici proposte ma, nel contempo, è venuto a mancare la profondità dell’ascolto e la creazione di una comunità d’ascolto, come avveniva, (ebbene sì, spesso avveniva), quando si era giovani…. Ora ci sono “gli eventi” - a costi spesso inaccessibili - ma manca (a parte un drappello di irriducibili) il desiderio di approfondire l’ascolto di un lavoro con più passaggi con l’intenzione di entrare nel lavoro, comprenderne l’unitarietà (o meno) la perizia strumentale, il progetto artistico, la ricchezza (o meno) delle liriche. Insomma, come tante cose note, anche la modalità di fruizione della musica è cambiato e, probabilmente, il progetto di Euphonia Suite è il tentativo di immaginare un percorso alternativo, profondo, intenso e alla ricerca della distillazione dei suoni e delle emozioni ‘dal vivo’. “Senza trucchi e senza inganni” ma con la meraviglia delle note che, come sappiamo, convenzionalmente sono sette, ma che invece sono infinite…

 

SABATO 18 MARZO 2023

Teatro Lirico ‘Giorgio Gaber’
Via Larga 14, Milano
ore 21.00

https://teatroliricogiorgiogaber.it/produzione/eugenio-finardi-in-euphonia/

INFOLINE 020064081 – 2
SMS o WhatsApp 345.3677167

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https://www.facebook.com/EUGENIOFINARDIOFFICIAL

https://www.eugeniofinardi.it/


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