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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Pino Daniele, Lazzaro felice, quarant'anni di emozioni

“E intanto passa 'stu noveciento, passammo nuje, s'acconcia 'o tiempo”

Irruppe sulla scena musicale italiana come una folgore inaspettata, innovò e rivoluzionò musicalità, testi, atmosfere e tematiche sociali.

Arò un nuovo solco, e lo percorse convintamente, non senza contraddizioni e passi indietro. Pino Daniele per chi, come me, è nato a Napoli nella prima metà degli anni 60, rappresentò in musica la svolta, il cambio di passo, l’orgoglio identitario; egli fu in un certo senso ciò che in architettura costituì l’impiego dell’arco a sesto acuto, che consentì l’edificazione di cattedrali normanne altissime e svettanti verso il cielo. Tra le ceneri della canzone melodica napoletana, che all’epoca aveva digerito fasti e glorie del passato, dimenandosi  stancamente fra barocchismi ed incerti talenti, Pino Daniele costituì uno dei due cingoli paralleli (l’altro fu l’immenso Edoardo Bennato) dell’immaginario carro armato, che appiattì inesorabilmente l’esistente, e spianò la strada a nuovi gusti e sensibilità musicali.

E noi questo ascoltavamo, agli albori degli anni 80, negli stereo delle nostre automobili prese a rate con la firma di papà, nel traffico impazzito della movida napoletana. Alternavamo Chi tene ‘o mare, Je sto vicino a te, E so cuntento ‘e sta’ ai brani del menestrello rock di Bagnoli di Burattino senza fili e Sono solo canzonette. Erano un po’ i nostri Coppi e Bartali, la “nostra musica” che si faceva strada nel mondo, imbracciata la chitarra e abbandonati gli spaghetti e il mandolino.
E quando, nel 1981 la Piazza del Plebiscito fu lo straordinario palcoscenico del suo primo grande concerto aperto alla città, accorremmo in duecentomila, pigiati fino all’inverosimile, storditi e ammaliati fra l’ordito del suo timbro caldo e setoso, e la trama acustica dell’orchestra, mi piace chiamarla così, composta da Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Joe Amoruso, Rino Zurzolo.

Impossibile catalogarlo fra i generi musicali ricorrenti; egli innovò, scavalcò, fuse e scompose, dando vita a sonorità originali e coinvolgenti, reinterpretando atmosfere blues, funky, jazz e rock in chiave dapprima napoletana e poi, via via che la sua vena artistica volgeva a maturazione, in chiave meridionale e mediterranea, impreziosendo i propri brani con collaborazioni musicali e vocali di livello mondiale.
Ci lascia un immenso patrimonio musicale Pino Daniele, partito troppo presto e troppo in fretta.
Riposerà, sembra di capire, lontano dal suo mare. Chi tene ‘o mare ‘o ssaje, porta ‘na croce, ma… “I' sto ancora ccà, stong' ancora ccà, tanto è cos'e niente, pe' tramente va”.  




NOTA INFORMATIVA // da parte della famiglia di PINO DANIELE


Vi ricordiamo che, per volontà di tutta la famiglia dell’artista, i funerali di PINO DANIELE saranno celebrati mercoledì 7 gennaio a Roma, alle ore 12.00 presso il Santuario della Madonna del Divino Amore (via del Santuario 10, Roma - nei pressi di via Ardeatina), in forma pubblica per poter permettere ai fan di far sentire a Pino, ai suoi famigliari e agli amici il loro calore.
Vi informiamo che il 7 gennaio ci sarà una seconda funzione funebre aperta al pubblico per PINO DANIELE nella sua amata NAPOLI, alle ore 19.00 presso la Basilica Reale San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito. Questa seconda funzione è stata voluta dalla famiglia tutta dell’artista per dare modo alla cittadinanza, dato il calore dimostrato in queste ore, di dare un ultimo saluto in forma religiosa all’artista. 
Lo staff di Pino Daniele tiene a precisare inoltre che in entrambi i luoghi di culto non sarà possibile (per i media come per il pubblico) accedere con macchine fotografiche e/o telecamere e si chiede la gentilezza al pubblico di non riprendere immagini o realizzare video con telefoni cellulare o qualunque altro apparecchio elettronico.


Parole&Dintorni
Ufficio Stampa PINO DANIELE

 

 

 

 


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