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Addio a Roberta Alloisio

Scomparsa improvvisamente nella sua casa di Genova

Stava lavorando ad un disco sulla Corsica

Ci ha lasciati stamattina Roberta Alloisio..All’improvviso.


Arresto cardiaco…questo maledetto cuore che sembra quasi non reggere il canto delle nostre grandi voci.
Ci eravamo visti ancora sabato, era venuta in Viadelcampo29rosso per registrare una puntata di Nuova Scuola Genovese, la trasmissione che io ed Eugenio Ripepi conduciamo per Antenna Blu. Sorridente come sempre, era un fiume in piena. Abbiamo parlato dei suoi nuovi progetti - il cd Luigi per la OrangeHomeRecords con Armando Corsi e Animantiga dedicato alla Corsica - dei problemi in seno al Club Tenco e scherzato sugli anni che passano.

Sorella d’arte, Roberta aveva esordito giovanissima proprio al Premio Tenco, presentandosi sul palco con naso da clown e treccine: “Spero che il tempo mi darà occasione per rimediare”, andava scherzando. E il tempo - no, la sua bravura - l’occasione gliel’avrebbe data qualche anno dopo. Nel 1981 è protagonista dello spettacolo I viaggi di Gulliver sotto la regia di Giorgio Gaber: “Ero una ragazzina ribelle e lui già un mostro di bravura”. Seguono anni di intensa attività teatrale (presso il Teatro della Tosse a Genova) e musicale (con l’Assemblea Musicale Teatrale del fratello Gian Piero). Nel 2001 è sul palco, proprio con Gian Piero, del teatro Carlo Felice per la serata dedicata a Fabrizio De André, sono gli unici a interpretare un brano proprio e non di Faber (King).

L’esordio da solista avviene nel 2007 con uno strepitoso disco, Lengua serpentina, con l’Orchestra Bailam. La musica balcanica di Franco Minetti si amalgama perfettamente ai versi - così “scontrosi - del genovese antico. L’effetto ossimorico è ancora più accentuato dalla sua melodiosa voce. Nel 2011 è la volta di Janua che vede la collaborazione - tra gli altri - di Fabio Vernizzi, Max Manfredi e Armando Corsi. Salirà sul palco del teatro Ariston per ritirare la meritatissima Targa Tenco quale migliore interprete. E stavolta senza naso da clown e treccine!

Nel 2013 si imbatte abbastanza casualmente in una definizione di Luis Borges che accusava i genovesi di aver snaturato il vero tango argentino: “Mi sono incuriosita e ho incominciato ad ascoltare per mesi solo tanghi”. Ne esce un progetto ambizioso, Xenatango: un cd che vede la collaborazione di personalità quali Carlo Marrale e Vittorio De Scalzi e gli arrangiamenti di Luis Bacalov e Walter Rios, e un libro curato da Giampero Vigorito.

Roberta ci lascia orfani non solo della sua voce e della sua voglia di vivere. Ma anche della sua incredibile semplicità e modestia che la faceva amare immediatamente. Ci mancherà maledettamente.

P.S.: Proprio durante la presentazione di Xenatango a Chiavari, Roberta mi confessò alcuni particolari della sua carriera. Sabato scorso prima di registrare le chiesi: “Roberta, posso farti la domanda su Sabrina Salerno?”. E lei, col suo disarmante sorriso: “Certo che sì!”. Finita la puntata mi accorsi che la domanda non ero riuscito a fargliela: “Non preoccuparti, Andrea, ci saranno altre occasioni”.
Cara Roberta, la domanda allora te la faccio adesso: “Ma cosa c’entra la Targa Tenco Roberta Alloisio con la regina della pop-dance degli anni Ottanta Sabrina Salerno?”. E tu mi avresti risposto - sempre sorridendo - “C’entra eccome, negli anni di maggiore successo della Salerno io ero una sua corista. Diciamo che nei live fondamentalmente cantavamo noi del coro. È stato un periodo stupendo e no, non me ne pento anche perché Sabrina Salerno era una ragazza splendida. Non sai quanto ci siamo divertiti”.

Grazie Roberta, grazie di tutto.

 

 


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