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Maisie

2013 – 2021 Dal diario di Luigi la Rocca, cittadino

È decisamente complicato, ma forse nemmeno necessario, inquadrare un gruppo come i MAISIE, nati a Messina negli anni ’90 dall’estro di Cinzia La Fauci e Alberto Scotti, legati artisticamente fin da quando insieme bazzicavano le aule della facoltà di Lettere. Sono sincero: non avevo mai sentito parlare dei Maisie fino a quando non mi sono ritrovato tra le mani il plico con all’interno 2013-2021 Dal diario di Luigi La Rocca, cittadino (Cronaca di un viaggio troppo allucinante dalla tenebra della barbarie alla luce troppo meravigliosa della civiltà), doppio cd, corredato da un doppio booklet di 80 pagine che conclude una trilogia di doppi cd, dopo Balera metropolitana del 2009 e Maledette rockstar del 2018.

Confesso che l’impatto con questo disco non è stato da parte mia dei più sereni. La copertina dal gusto piuttosto kitch e le canzoni apparse di primo acchito piuttosto scombinate hanno provocato in me quasi un rigetto. Fortunatamente però l’esperienza mi ha suggerito di non demordere, le troppe cose che non mi convincevano nel disco mi hanno indotto a non infilare l’album nel punto più in basso della pila dei cd che riempiono la mia scrivania: troppe provocazioni nei testi, troppo lunga la fila di canzoni, troppa anche la durata del disco. A partire da questi eccessi sovrabbondanti ho cominciato a dedicare la giusta attenzione ai MAISIE, che qualcuno definisce band art rock ma che potremmo etichettare anche come indie cult band. In un mondo globale dove ogni ambiente ha il suo “abito” e i suoi codici, trovare qualcuno che di questi codici “se ne frega” e li stravolge con grande trasporto è sicuramente qualcosa di anomalo e originale. E cosa apprezzare di più se non l’originalità, nel contesto musicale appiattito di oggi? Ed è così che ho cominciato ad “ascoltare” le canzoni di questo gruppo dalla forte influenza zappiana, che mescola Elio con i Pinguini (non è un caso se Riccardo Zanotti è uno dei circa settanta ospiti di questo disco, nel quale scrive, suona e canta un paio di canzoni), strizzando l’occhio ai Buastelle e magari anche agli Skiantos, con una verve particolarmente provocatoria nella scrittura dei testi e allo stesso tempo ottime qualità musicali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le canzoni ascolto dopo ascolto hanno cominciato a sorprendermi, a partire dai testi che, dopo il brusco impatto iniziale, mi hanno incuriosito, facendomi anche divertire come raramente mi capita quando ascolto musica. Frasi dirette, poco poetiche, slogan, luoghi comuni, chiacchiere da bar su temi mai banali, spunti dai talk show, insomma una sorta di comizio messo in musica, assolutamente (e volutamente) scorretto politicamente, con il gusto della provocazione particolarmente spinto. E con una spiccata propensione ad attraversare con la loro arte musicale le contraddizioni della nostra società, calpestandola per farla poi rinascere subito dopo. Una sorta di “nessuno uscirò vivo da qui”, testi che attaccano senza problemi e senza alcun moralismo il proprio fratello, i comunisti, gli extracomunitari, l’uomo comune. L’importante è – per l’ascoltatore - non fermarsi al primo giro del disco, evitando di commettere l’errore che io stesso stavo per commettere, cioè lasciar perdere i MAISIE, la loro musica, le loro provocazioni e passare ad altro. Perché alla fine il cerchio di questo doppio cd si chiude e i MAISIE finiranno per sorprendervi e per catturarvi. L’artifizio utilizzato dal gruppo è quello di dar voce alle parole di tale Luigi la Rocca, che risulta, ma sappiamo già che non è vero, come l’autore di tutti i testi delle canzoni (eccetto Oggi un comunista su Facebook, testo scritto con Luigi Buonaguidi).

Le canzoni del doppio album sulla copertina sono 62 ma in realtà sono circa la metà, ci sono infatti brevissimi flash di pochi secondi, mentre alcune canzoni superano i 6 minuti. Vinto lo sconcerto inziale le canzoni entrano in circolo sempre più rapidamente, facendosi apprezzare anche per la grande ricchezza musicale, a partire dal brano di apertura del primo cd, Il sistema è corrotto, marcio, fa schifo al cazzo!  Non scandalizzatevi per i titoli dal forte impatto e per testi ben oltre sopra le righe, questi sono solo dettagli che fanno parte in maniera integrante del mondo MAISIE. Piuttosto concentratevi sui particolari importanti che sono distribuiti in egual misura tra parole e suoni. Bellissimi alcuni passaggi musicali che portano direttamente nel mondo prog, come ad esempio Io dico no a pagare le tasse per mantenere gli stranieri!, lunga suite di 6’ e 08’’ nella quale si integrano alla perfezione l’abilità musicale del gruppo (che comprende anche Cristiano Lo Mele dei Perturbazione), il testo graffiante e la voce di Cinzia La Fauci – perfetta per questo progetto -, che si concede addirittura l’utilizzo della lingua siciliana, quella dei padri. L’album è un fiume in piena capace di ammaliarti e quasi ipnotizzarti, assolutamente fuori dagli schemi, realizzato da uno dei gruppi più innovativi della scena italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Canzoni che alternano un barocco di suoni ad altre solo chitarra e voce, oppure con le percussioni dominanti, canzoni morbide ma dal testo bruciante come Io dico no alla violenza contro gli animali! e struggenti ballate d’un amore rigorosamente no look come Per me la donna. Sintetizzatori e programmazione sono utilizzati in abbondanza ma in maniera non invasiva, contribuendo a creare un mondo musicale originalissimo e decisamente personale. Un album bizzarro e coinvolgente, che ad ogni ascolto rivela sfumature nuove, una sorta di Magical Mistery sound che non vi lascerà indifferenti e che chiede solamente la pazienza di essere ascoltato con attenzione. Per chi volesse c’è la possibilità di accedere ad un terzo CD, con contenuto esclusivo, andando all’indirizzo https://snowdonia.bandcamp.com/yum.
Lunghissimo l’elenco degli artisti che hanno partecipato al progetto. La formazione principale la trovate qui a fianco, mentre tra gli ospiti (circa ottanta!) troviamo Dario D’Alessandro degli Homunculus Res, Riccardo Zanotti dei Pjnguini tattici Nucleari, Marco Bertoni di Confusional Quartet, Matteo Uggeri degli Sparkle in grey, Alberto Garau, Enrico Farnedi e molti molti altri.

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In dettaglio

  • Anno: 2022
  • Durata: 146:38
  • Etichetta: Snowdonia Dischi

Brani migliori

  1. Mio fratello Andrea
  2. Per me la donna
  3. A chi dare il voto?

Musicisti

Riccardo Lolli: produzione, sintetizzatori, programmazione, editing;
Alberto Scotti: sintetizzatori, programmazione, editing;
Cinzia La Fauci: voce, cori;
Walter Sguazzin; basso, sintetizzatori, programmazione;
Cristiano Lo Mele: chitarre;
Edson Zuccolin: sax;
Vittorio Bonadei: batteria, percussioni