A dieci anni esatti dalla sua incisione, torna questo bel lavoro di Maurizio Geri in una nuova edizione con copertina lievemente variata. Vi trovano posto brani originali del chitarrista pistoiese (cinque, più Souvenir gitan, cofirmato con Enzo Biordi) e pagine altrui, sempre nel segno di quella rivisitazione di tutta una tradizione gitana (nonché musette, del resto tangente) che ha in Django Reinhardt il suo nume tutelare. Per tali coordinate transitano altre figure di rilievo dell’antan musicale francofono (se non proprio francese) quali Tony Murena (Passione), Matelot Ferret (Mademoiselle de Bucarest) e altri, oltre al bluesman Big Bill Broonzy (Take This Hammer) e al nostro Gorni Kramer (Carovana negra).

La musica sfoggia una fragranza, un elegante, calibrato, mai sbracato, humus folklorico, e quella che potremmo definire una “positività” globale di umori ed intenti contagiosa, sia che si stacchino tempi mossi (sempre con una sofficità ritmica invidiabile), sia che le atmosfere si facciano più rilasciate e sognanti. Giova naturalmente all’insieme, ovunque attraversato da una danzabilità palpabile, la perizia strumentale di tutti, membri stabili dello Swingtet e ospiti, con Geri che, cum summo gaudio, si limita qui a suonare (magistralmente) la chitarra. Disco ampiamente consigliabile.

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