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Unità di Produzione

Abisso

Questo disco è un affronto per l'ascoltatore : Abisso nasce dalla pulsione di stimolare a dismisura il fruitore per farlo tornare a galla da solitudine e rassegnazione per riaccendere la miccia esistenziale, spenta nei meandri di oscuri pensieri deleteri. Chiaramente, con i bergamaschi Unità di Produzione non è mai un facile sentire ma il fine è dettato apposta per incitare quell'impegno a  debellare il veleno nell'imo dell'anima, per seminare una sana zizzania a fronte di un positivo resettaggio introspettivo.  

Dietro Abisso si  cela il calzante anagramma di "bi-ossa", perché è un album dal doppio scheletro: uno eretto a difesa del proprio incoscio e l'altro fortificato per attaccare con tosti blitz esecutivi.  L'intercedere pigro ed acido di Amami, macchina è sintomatico di paranoia ed ossessione e ciò caratterizzerà, spesso, il tessuto dell'opera. La title-track è altamente abrasiva e psichedelica quanto basta per ricordarci, in alcuni passaggi, frammenti PinkFloydiani di Set the controls for the heart of the sun. Invece, Medusa ti urtica con filamenti claustrofobici e dispersi in sospensione. Sono molto coerenti gli UDP, non c'è che dire...poiché non si estraniano mai da un indotto folle e visionario ed i riff di basso e chitarra che allignano in Annibale ricalcano, con bravura, quelli dei primi Cure.  Eloquente il mantra di Deserti, che non sono altro quei biechi pensieri che  isolano e inaridiscono la nostra indole. Nell'opera, trova spazio anche il post-punk di Giù la testa, in cui le chitarre ruggiscono a iosa senza respiro. Splendidi Intenti muovono verso soluzioni diverse, a cavallo tra dream e alt-rock. 

Orfani di una chitarra, rispetto al precedente e.p. Monolite, il combo orobico non sembra soffrirne  più di tanto, in quanto abilissimi nel saper sterzare, con giusto acume, verso sonorità più pertinenti al nuovo contesto.  Quindi, non è  un Azzardo chiudere l'opera con  tocchi di coraggiosa intraprendenza stilistica, per formulare un pezzo cosi innovativo con l'aggiunta dell'ugola di Serena Caponera a ricamare un pregevole mood etereo che, in generale, ha fatto capolino in tutta l'oscura dozzina di Abisso,  affrontandoci  a muso duro con benefica pervicacia e rispettosa arroganza .
Foto: Kristineva - Pixabay

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Ghisleni Elvis
  • Anno: 2018
  • Durata: 40:01
  • Etichetta: Bunker Antiatomico

Elenco delle tracce

01.  Amami, macchina
02.  Abisso
03.  Fisso
04.  Medusa
05.  Annibale
06.  Dizione e disciplina
07.  Raffinatezze
08.  Deserti
09.  Giù la testa!
10.  Intenti
11.  Schiacciasassi
12. Azzardo

Brani migliori

  1. Annibale
  2. Medusa
  3. Giù la testa!

Musicisti

Ghisleni Elvis: voce, basso, drum-machine, synth, chitarre  -  Ghisalberti Davide: chitarre, tastiere, synth  -  Meneghello Andrea: batteria, voce, synth  -  Gavazzoni Aronne: percussioni  -  Bugliari Matteo: synth, tastiere  -  Locatelli Samuele: chitarre  -  Rubini Vicky: voce  Caponera Serena: voce