ultime notizie

Giorgia Bazzanti (feat. Michele Monina) presenta ...

di Valeria Bissacco Giorgia Bazzanti torna con un nuovo singolo, Rossa come le streghe, pubblicato il 21 marzo e nato dalla sua collaborazione con Michele Monina, noto scrittore, autore e ...

Agnese Valle

Allenamento al buonumore

L'allenamento è il mantenimento dell'efficienza mediante l'esercizio costante o l'abitudine. Ma è anche la preparazione specifica e metodica del fisico ad una prova o gara sportiva: prova, gara, partita, disputata come semplice esercitazione o dimostrazione. Bene, noi ora scegliamo la prima definizione. Il buonumore invece è uno stato d'animo euforico che di solito tende a comunicarsi agli altri. Ci piace, ci soddisfa ed è tutto così chiaro!

Abbiamo sfogliato le pagine del dizionario anche se in realtà bastava aprire la copertina pieghevole di questo nuovo disco di Agnese Valle, Allenamento al buonumore, appunto, infilare il cd nella fessura del lettore e mettersi in ascolto. Magari dopo aver fatto una seduta casalinga di yoga o un allenamento di arti marziali, come è facile succeda a chi scrive, con una tazza di thè verde in mano, assaporando le parole con attenzione e lentezza. Insieme al corpo, anche la mente va allenata e l'ascolto di questo album rappresenta certo uno dei modi più piacevoli per “tenersi in forma” aprendo un varco all'aria nuova e alla positività. Lei dice, “non serve del talento ma allenamento” (nella title-track dell'album). Ci viene da obiettare che se non c'è il talento puoi allenarti quanto vuoi, magari ti riesce un sorriso, ma non certo un disco così ben fatto, così intenso e così fedele ad un'immagine di donna autonoma e sensibile, coraggiosa e vincente. Ma nemmeno il talento da solo è sufficiente, siamo d'accordo: bisogna provare e riprovare, stancarsi e ripartire, finché l'esercizio non apparirà perfetto. Ecco, l'allenamento aiuta, il buonumore anche, e di talento Agnese ne ha, eccome. Questo suo secondo disco ne è la prova tangibile, anzi la conferma che è proprio con l'allenamento che si cresce e si passa oltre.

Allenamento al buonumore
è un album in cui è evidente il cambiamento, la svolta, soprattutto sotto l'aspetto musicale e degli arrangiamenti che, con l'intervento di Stefano Scatozza (coautore con la stessa Valle dei brani), mettono in risalto il lavoro degli ottimi musicisti della band (Marco Cataldi alle chitarre, Stefano Napoli al basso e Cecilia Sanchietti alla batteria) ormai collaudata ed affiatata dal vivo. La presenza di strumenti classici inoltre, come gli archi, il flauto e il clarinetto,  lega i suoni e dà armonia al tutto pur mantenendo un'impronta più rock rispetto al precedente Anche oggi piove forte (l'esordio discografico di due anni fa).

Una delle tracce più intense dell'album si intitola proprio Cambia il vento ed esprime quella volontà di esplorare altri territori con la maturità acquisita negli anni, tra voglia di andare e una leggera nostalgia, con la consapevolezza che  “si diventa grandi in un momento / neanche il tempo di prendere fiato / il tempo del gioco è passato”. Bellissimo l'intervento del clarinetto suonato dalla stessa Valle, che introduce e ne traccia il tema. Nell'era del digitale e dei suoni campionati, questo disco è un lavoro anche “manuale”, “fisico”, ben riuscito e si sente.  Emerge la formazione classica della trentenne cantautrice romana e un album con bel suono “autentico” spicca, affascina e riporta al concetto che abbiamo visto all'inizio, dello studio, della passione, dell'allenamento vero e proprio. Lei del resto ha iniziato presto gli studi musicali, da bambina, alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio proseguendo poi il suo percorso al Conservatorio Santa Cecilia dove si è diplomata nel 2009. Finalista nel 2015 a Musicultura e nel 2016 al concorso L'Artista che non c'era, la Valle, occhi azzurri e capelli rossi (la canzone Rosso in particolare appare come una sorta di autoritratto introspettivo), oltre ad esibirsi dal vivo con la sua band, fa parte dell'Orchestra del 41° parallelo e della Med Free Orkestra, vestendo i panni sia della cantante che della clarinettista.  “Ho sempre ritenuto di avere due voci ” ha dichiarato in una recente intervista, “quella vera e propria e quella del mio strumento. Anche negli ultimi anni, nonostante mi sia dedicata più al canto, non ho accantonato il clarinetto e non lo accantonerò mai. Cerco anzi di integrare le due voci il più possibile». Con notevoli risultati, sottolineiamo noi.

Fin dal brano di apertura, Temperatura di fusione, questo dualismo, questo equilibrio tra le due diverse anime tra cui Agnese si destreggia, appare evidente sia a livello musicale che quando parla di se stessa come “solida e liquida”. Altro brano interessante e degno di nota è la giocosa e ritmata Venerdì, ricco di buoni propositi e ancora voglia di cambiamenti, anche se piccoli e magari banali, come può essere il classico detto “da domani mi metto a dieta” e poi domani è sempre rimandato al giorno dopo. E ancora, spicca forse su tutti, soprattutto per il bellissimo testo, L'altra metà, brano legato alla sua esperienza di insegnante presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia per CO2, un progetto di educazione all'ascolto nelle carceri ideato da Franco Mussida, che racconta con grande sensibilità ed attenzione proprio di quelle donne richiuse nel penitenziario . “Il muro è sempre più alto da dentro/ (…) e divide le stelle/ tu guarda più in alto/ e ridammi del cielo stanotte l'altra metà”. Roba da brividi.

Un album molto femminile, questo di Agnese Valle, scritto e cantato da una donna,  che parla di donne e in cui ogni donna che ascolta si può a tratti rispecchiare ma che crediamo possa tornar utile anche a molti uomini, per imparare ad ascoltare meglio l'altra parte dell'universo. Donne dalle mille sfaccettature, sempre diverse e sempre in corsa con la vita, quelle cantate dalla Valle. C'è anche quella che decide di non arrendersi all'abitudine di un amore stanco, in E resto qui, o quella che si tormenta incapace di diventare adulta e di comprendere appieno la scelta della sua migliore amica che si sposa, Quella col vestito bianco. E poi c'è lei, l'indimenticabile Federica. Federica è la famosa protagonista quindicenne di Maledette malelingue di Ivan Graziani, qui ricordata nel prezioso e accorato omaggio di Agnese al cantautore che ha sempre cantato le donne in modo non convenzionale ma con grande attenzione e delicata ironia, dal quale la cantautrice non nasconde di essere stata maggiormente ispirata e al quale ha già dedicato uno spettacolo alla fine del 2014 , Agnese canta Agnese.

Infine, in questa interessante galleria di ritratti femminili, c'è quella che chiude la porta (e l'album) lasciando volutamente il discorso in sospeso con il brano Non addormentarti e che si allontana dicendo e mentendo, ancora una volta, che è l'ultima volta che se ne andrà.
Buon ascolto, quindi: sarà sicuramente un bel viaggio, perché quello di Agnese è già un buon ritorno.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Max Carola
  • Anno: 2016
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Temperatura di fusione
02. Rosso
03. Venerdì
04. Cambia il vento
05. L'altra metà
06. Allenamento al buonumore
07. Quella col vestito bianco
08. E resto qui
09. Maledette malelingue
10. Non addormentarti

 

 

Brani migliori

  1. Rosso
  2. Venerdì
  3. L'altra metà

Musicisti

Agnese Valle: voce e clarinetto  -  Marco Cataldi: chitarre  -  Stefano Napoli: basso elettrico e contrabbasso  -  Cecilia Sanchietti: batteria  -  Andrea Libero Cito: archi