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Giovanni Baglioni

Anima Meccanica

Non gli si chieda “chi fuor li maggior tui?”, perché la malia dei figli d’arte non cali su un talento intraprendente e fresco, su un nuovo e coraggioso protagonista di un settore che, in Italia, non è mai stato così baciato dalla fortuna. Baglioni ha stoffa, inventiva e originalità, e già un bel bagaglio di collaborazioni ed esibizioni. Se pure i debiti con Pino Forastiere e con l’immenso Michael Hedges, così prematuramente rapito dagli dei, sono palesi, il giovane chitarrista acustico tiene a freno tecnica e passione, calibrandoli in un linguaggio che davvero “trasporta in una dimensione parallela”. Le linee melodiche sono terse, ariose, e si innestano, talvolta, in gangli armonici più complessi. Il tocco, impetuoso, si avvale del “tapping”, fra vampate di energia pura e spazi di sognante lirismo. A differenza di altri, Giovanni non rivisita materiale tradizionale, né si avventura in interpretazioni di composizioni altrui. Tutto è frutto della sua creatività ed esperienza. Si immerge con levità nel mistero della musica e nell’arcano della sua provenienza, catturando da sonni e sogni , melodie e giri che a volte ti sembrano già masticati, ma dei quali, anche più spesso, scopri l’emozionante verginità. Sono momenti di sicuro coinvolgimento emotivo “Quando cade una stella”, lo stuzzicante giro di “Rubik”, gli squarci di poesia presenti in “Anima meccanica”, la luce sonora di “Get up”, lo struggersi de “L’insonne”. Musica descrittiva di paesaggi interiori e di spazi fuori da sé, “joie de vivre” e nostalgia, incanto e disincanto. “Anima meccanica” è un’opera prima da centellinare nota per nota, frase per frase, stringendo un filo che può accompagnare verso accessi reconditi. Sarà interessante seguire e conoscere le successive evoluzioni di un artista che arriva in un buon momento per il genere, grazie anche a manifestazioni come l’Acoustic Guitar” di Sarzana dove speriamo di ammirarlo. Baglioni rinverdisce e accresce il drappello dei maestri della chitarra, offrendoci un album del tutto godibile, meditativo e spigliato, mai pedante. Ci aspettiamo molto. Ad maiora.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Massimiliano Savaiano per BAG produzioni
  • Anno: 2009
  • Durata: 38:14
  • Etichetta: Sony Music BAG

Elenco delle tracce

1. Get Up!
2. Pino
3. Bloody Finger
4. Sirena
5. Anima meccanica
6. Rubik
7. Quando cade una stella
8. Bijoux
9. L’insonne
10. Dalla cenere

Brani migliori

  1. Anima meccanica
  2. Quando cade una stella
  3. L’insonne