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Flavio Oreglio & Staffora Bluzer

Anima Popolare

Con Anima popolare Flavio Oreglio firma il suo ottavo disco e benché lo si conosca come attore, umorista e scrittore, la sua attività di cantautore iniziata nel 1987 è meno nota ai più. Questo lavoro discografico perciò vuole essere un ritorno alla sua primigenia natura cantautoriale in cui esprimere la creatività musicale stimolata dalla “Scuola milanese”, che resta per lui un costante e fondamentale riferimento artistico.  

Da un incontro quasi del tutto casuale di Oreglio con gli Staffora Bluzer, il trio composto da Stefano Faravelli, Matteo Burrone e Daniele Bicego, è partita l’idea di reinterpretare in una veste originale alcuni brani cult attraverso le sonorità della cosiddetta “Terra delle quattro province”. Parliamo di un luogo geografico dell’appennino ligure che indica un accorpamento convenzionale tra le aree appartenenti ad Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza, accomunate soprattutto dalle medesime tradizioni musicali.  

Si tratta di una terra da sempre crocevia di scambi culturali e che conserva ancora un’enorme varietà linguistica: un territorio che ha saputo assorbire e poi restituire e condividere, specialmente in occasione delle festività. Tra gli elementi culturali più comuni di queste vallate, dicevamo, il più noto è quello coreutico-musicale. Il modo di cantare dei cori, influenzato dal trallallero genovese, il repertorio delle musiche da piffero e le danze popolari dette, appunto, delle Quattro Province sono preziose testimonianze di una cultura antica miracolosamente sopravvissuta fino ai nostri giorni. Accomunano questi territori anche alcune feste popolari e riti calendariali quali le questue per il calendimaggio, il carnevale e i festeggiamenti dei santi patroni.

È questo il contesto da cui Flavio Oreglio e gli Staffora Bluzer sono partiti per condurci nella loro Anima Popolare, attraverso sonorità antiche e brani inediti volti a coinvolgerci in una peculiare atmosfera regionale. Ascoltiamo un registro musicale in cui strumenti della tradizione autoctona convivono con estrema disinvoltura con elementi di più recente tradizione. Questa dualità si ripete anche nella scrittura di Oreglio che sulle note riecheggianti vivaci valzerini e mazurche fa adagiare aneddoti di attuale quotidianità. Resta riconoscibile la sua vena satirica che con goliardia alterna una scrittura scanzonata ad una più impegnata. Gli Staffora Bluzer creano invece un suggestivo “tappeto” folk il cui nucleo ascoltiamo essere l’amalgama tra piffero, fisarmonica e müsa.

Un lavoro ben curato che suggerisce anche delle note blues in Blues dei deliri quotidiani in cui protagonista assoluta è la trascinante armonica di Fabio Treves. È questo un album che si ascolta e riascolta con piacevolezza fino alla fine…pieno di grinta e di suoni veloci e viscerali, dove ogni strumento sa esattamente cosa fare senza strafare.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Luca Bonaffini
  • Anno: 2019
  • Durata: 31: 45
  • Etichetta: Long Digital Playing Edizioni Musicali

Elenco delle tracce

01. Benvenuti
02. Anima Popolare
03. Bluzer “Revoliscion”
04. Ma mì
05. Blues dei deliri quotidiani
06. Mezza Minerale
07. Il Bounty

Brani migliori

  1. Benvenuti
  2. Anima popolare
  3. Bluzer "Revoliscion"

Musicisti

Daniele Bicego: cornamusa, bouzouki, corno, tàrogatò, cornetta, voce - Matteo Burrone: fisarmonica, voce - Stefano Faravelli: piffero, whistle, voce
Con la partecipazione di Dado Sezzi: batteria e percussioni - Edoardo Lattes: basso  - Lorenzo Arco: chitarra acustica, dobro, pedal steel, ukulele, banjo - Paolo Malusardi: organo Hammond - Elisabetta Accorsi: sax soprano - Giuliano Rizzotto: trombone - Alberto Tondi: tuba - Luca Rapazzini: violino