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Lino Capra Vaccina

Antico Adagio

Antico adagio parrebbe giungere dal passato. In effetti l’album è del 1978 e la recente riedizione aggiunge brani che, all’epoca, non era stato possibile inserire nell’album originario. Ad un attento ascolto, però, ci si accorge che quel passato è terribilmente vicino e che i suoni allora proposti, piacciano o meno, sono ancora incredibilmente maturi ed attuali (anzi, Aktualissimi, visti i suoi trascorsi…). Già, perché quelle sonorità “d’epoca” non erano attuali allora (se consideriamo questo termine come qualcosa di moda, che segue la corrente dominante) e non lo sono oggi perché, in fondo, sono espressione di una musica totale che è presente nella nostra -come nelle altrui- cultura.
Quella proposta da Lino “Capra” Vaccina (ricercatore e polistrumentista, con forte predisposizione a tutto il mondo delle percussioni) è musica ancestrale, che proviene dal profondo, è musica che scomoda la teoria degli archetipi, che arriva direttamente al cuore perché non ha bisogno di mediazioni, è musica totale perché, pur priva di melodia così come l’intendiamo normalmente, ci pervade essendo musica senza tempo. È suono puro che mette in vibrazione altri suoni, che chiede attenzione e se la prende senza tanti sotterfugi. Antico adagio ci viene riproposto ora in una versione estesa, dove ai sei brani originari se ne aggiungono altri quattro rendendo, oggi, quel progetto maggiormente fruibile.

Brani intensi e lunghi (la title track supera i dieci minuti mentre Voci va oltre i nove…) che non danno assuefazione, ma rendono possibile una sorta di ascolto terapeutico per entrare dentro se stessi, per cercare di farsi avvolgere dal tappeto dei suoni e delle frequenze che richiamano a mondi lontani, a culture dimenticate, a quel senso del profondo spesso scacciato dal nostro Occidente nichilista. Vaccina dimostra (qui a sinistra in una foto degli anni Settanta) di avere avuto - e di averne ancora - coraggio a concepire un album così particolare e questo coraggio l’ha portato con sé anche in questa splendida riedizione che anche da punto di vista del packaging è davvero molto attraente. Riedito per i tipi della casa discografica tedesca ‘dieSchachtel’, l’album si presenta con una veste grafica suggestiva, con in copertina un disegno stilizzato ed, all’interno, note e crediti in inglese ed in italiano, dell’autore e del bravo Giordano Casiraghi, giornalista e scrittore (qui nella foto) che conosce Vaccina dalla metà degli anni ’70. Nell’ascolto di questo lavoro ci si accorge di entrare in una reale atmosfera di pace e di serenità, con la musica che pervade ogni fibra del corpo e con lo spirito che si fa cullare da armonie dolci o gravi ma, sempre, profonde ed avvolgenti. Armonie offerte con vari strumenti che suonano vibranti ed incisivi anche quando suonati con misura e con volume soffuso. Inarrivabile, in alcuni passaggi, la suggestione dell’oboe di Roberto Mazza che in Vocis, apre la strada ad un brano quasi infinito che sembra possedere l’incedere della vita che, come sempre, non sappiamo mai quando avrà fine, così come la presenza della voce di Juri Camisasca, personaggio carismatico che ci piace ritrovarlo in un nuovo lavoro discografico.

In conclusione possiamo dire che se una recensione deve avere tra i suoi obiettivi quello di far capire ad un lettore se “quell’album” ha un senso comprarlo o meno, ad essere onesti Antico adagio non è un album per tutti. Se amate i suoni pieno di ritmo ossessivo e le atmosfere dance, rock duro, fusion, il pop più commerciale, per esempio, ecco che non fa per voi. Se però pensate che l’ascolto non banale e l’immersione in mondi sonori sconosciuti ma dal forte impatto emotivo possono esse di vostro interesse, questo è senz’altro un album che non vi deluderà. Anzi…

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Massimo Villa e Lino Vaccina, brani da 1-6; Fabio Carboni e Bruno Stucchi, brani da 7 - 10 
  • Anno: 2014
  • Durata: 68:08
  • Etichetta: Die Schachtel

Elenco delle tracce

01. Elegia
02. Voce in XY
03. Canti delle sfere
04. Frammenti di sonno
05. Movimenti e silenzi per spazi bianchi
06. Antico adagio
07. Ondulazione melodica
08. Motus
09. Frammenti di suono
10. Vocis

Brani migliori

  1. Antico adagio
  2. Motus
  3. Vocis

Musicisti

Lino “Capra” Vaccina: vibrafono, marimba, tablas, percussioni in legno, darbuka, cimbali, gong, lastre metalliche, campane, percussioni varie, piano, voce  -  Dana Matus: voce, percussioni, cetra  -  Juri Camisasca: Voce  -  Mario Garuti: violino  -  Roberto Mazza: oboe