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Sophya Baccini

Aradia

Napoli è una città musicalmente straordinaria, perchè quando si pensa di averla, più o meno, inquadrata in modo organico, si scopre sempre qualcosa di nuovo, di differente, di lontano dagli stili che, più classicamente, la caratterizzano; il progressive a Napoli ha avuto esponenti illustri, Osanna, Città Frontale e Saint Just su tutti, ed una voce femminile, quella di Jenny Sorrenti.

Sophya Baccini, con la realizzazione di Aradia, il suo primo lavoro come solista, una lunga suite divisa in tredici parti, e quattro solidi brani a chiudere l’album, raccoglie, elabora, arricchisce e rilancia questa tradizione ormai quasi quarantennale, prendendone il testimone e proponendosi come degna erede.

Non solo la voce, quindi, ma anche la stesura dei testi, poetici, fortemente “femministi” anche se non strettamente “militanti”, gli arrangiamenti, elaborati ma non “barocchi”, la scelta dei musicisti, numerosi e di grande livello, che offrono intense e convincenti interpretazioni; ed ancora l’utilizzo non casuale di alcuni strumenti “vintage”, mellotron, moog, affiancati da flauto e violino, sinonimi di quel “prog settantiano” in cui affondano le radici di questo lavoro che va ascoltato per intero, che va assimilato con calma perchè le influenze, le direzioni, le intenzioni sono molteplici, dissimili e, talvolta, non immediatamente inquadrabili.

Un concept album affascinante, a tratti “dark”, lontano dagli stilemi della musica napoletana ma sicuramente più affine a quella britannica, interessante anche per il fatto che, contrariamente a molti lavori simili, pur avendo una struttura accostabile, non deborda verso il prog-metal, ma si mantiene senza alcuna fatica in un ambito acustico, virando in alcuni passaggi verso il folk.

Che il progressive stia tornando, ed in modo decisamente interessante, in auge, è un dato di fatto ormai evidente; interessante è vedere che, oltre agli artisti “storici”, ci sono numerosi musicisti che, dopo anni di “resistenza” passati a proporre un genere ritenuto “di nicchia”, vedono premiati i loro sforzi e la loro costanza; forse ciò che il music businness aveva negato a questa proposta musicale anni addietro, lo sta restituendo oggi... meglio tardi che mai...

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Sophya Baccini/Pino Falgiano
  • Anno: 2009
  • Durata: 69:23
  • Etichetta: Black Widow

Elenco delle tracce

01. La pietra

02. How good

03. Studiare, studiare

04. Will love drive out the rain?

05. Adesso

06. Al ritmo di una storia

07. Beware, beware

08. Ever too small

09. Don’t dream that dream

10. Non è l’amore il tuo destino

11. L’ennesimo no

12. Elide

13. Aradia

14. Two witches and Doreen

15. Nei luoghi

16. When the eagles flied

17. Circle game

18. When the eagles flied (bonus video)

Brani migliori

  1. La pietra
  2. Don’t dream that dream
  3. Aradìa

Musicisti

Sophya Baccini: voce, cori, piano, synth, clavinet, mellotron Pino Falgiano: arr. archi, arr. percussioni, arr. orchestra, Moog solo, Hammond organ Francesca Vespoli: consulenza lingua francese Vittorio Cataldi: violino, fisarmonica Franco Ponzo: chitarre Stefano Vicarelli: Modular Moog Aurelio Fierro jr.: batteria Martin Grice: flauto, sax tenore Lino Vairetti: voce Ana Torres: voce, cori Nona Luna: voce, cori