“Babele: noir” di Marco Notari è un prezioso concept-album a tiratura limitata. Nato come ristampa in vinile di “Babele” (Artes-EMI,2008) in 999 copie, racconta rarefatti viaggi inconsci ed emozionali in surreali atmosfere contemporanee. Rispetto all’album, il vinile contiene l’inedito “Amsterdam ‘76” ed un romanzo breve scritto dallo stesso Notari. Nella grafica esterna, “Bebele: noir” si presenta essenziale, appunto nero con le scritte in bianco. Poi, quando si apre, l’essenza del disco viene fuori in tutte le sue sfumature tra storie, disegni e colori del booklet contenuto all’interno. Un romanzo breve che inizia in una città italiana del nord-ovest, prende forma ad Amsterdam e poi si dirada tra l’Italia, l’Olanda, e gli Stati Uniti. I protagonisti sono Cristiano e Lucia. La loro è un’intensa storia d’amore alla quale si intrecciano le precarietà obbligate del nostro tempo.

 

Esploratori di sogni, i due innamorati iniziano insieme la loro avventura oltrefrontiera, ma poi si dividono pur restando, nell’intimità del tempo, uno fedele all’altra. Non è un caso che il lato A dell’album si chiami “Cristiano”, con un’immagine stilizzata di lui, e quello B “Lucia”, con lei in ginocchio ed in grembo il frutto del loro amore. “Ricordi l’Olanda. Sentirsi diversi lungo strade senza nome, immaginare di fuggire per sempre (…) Ad Amsterdam perduti insieme…”, canta Notari nell’inedito “Amsterdam 76”, brano-simbolo del concept-album. 13 mini racconti, il cui titolo è quello delle canzoni, accompagnati dalle suggestive illustrazioni di dodici artisti italiani (tavole: AlePOP, Alicè, Roberto Amoroso, Alessandro Baronciani, Marco “About” Bevivino, Zelda Bomba, Alberto Corradi, Massimo Giacon, Ale Giorgini; fumetti Luigi Piccato e Renato Ricci) sotto la direzione di David “Diavù” Vecchiato, cartoonist e nome di spicco nel panorama internazionale dell’arte pop, nonché direttore artistico dell'area comics di XL.

 

In “Babele: Noir” Marco Notari ha pensato proprio a tutto; anche ad una mostra. La prima tappa, al Brancaleone di Roma, ha avuto un enorme successo. L’esposizione si snoda attraverso le tredici tavole ed i rispettivi racconti per chiudersi con due video di animazione: “Io non mi riconosco nel mio stato”, che raffigura Cristiano, realizzato da Virgilio Villoresi, e “Porpora”, che rappresenta Lucia, ed è stato vincitore del Premio Musicanimata PIVI al Mei 2009 come miglior videoclip di animazione realizzato dal regista e musicista Tommaso Cerasuolo. Dunque una mostra, ma anche un viaggio onirico dove ogni visitatore osserva, legge e ascolta “Babele: Noir” con un lettore musicale alle orecchie.