Il collettivo Morgan con la i  pone le sue basi nel 2011 quando Morgan Colaianni (voce e chitarra)  e Chiara Manoldi (voce) si incontrano nel mondo che gravita intorno all’università La Sapienza a Roma e da  questo primo sodalizio prende vita il loro primo Ep  Predisposizione per un viaggio già avvenuto. Successivamente, dal 2012 il gruppo prende la sua forma definitiva e completa la base cantautorale con un suono a tutto tondo che integra con batteria basso e sassofono le sognanti melodie della chitarra: 21 metri è il titolo del secondo  Ep e la band comincia ad avere i primi riscontri sia in termini di pubblico che di critica

Con Blu  - frutto di  un lungo lavoro durato tutto il 2014 - Morgan con la i sono pronti per il primo lavoro di ampio  respiro che  grazie al supporto della casa di produzione Fiorirari trova subito spazi importanti nello scenario della musica romana (e non solo): il singolo La melatonina esce sulla front page de Il Fatto Quotidiano e l’anteprima radio del pezzo gira su Stereonotte di Rai Radio uno. L’aura romana aleggia costantemente su tutto il disco: quel bel venticello che profuma vagamente di un mare non molto lontano che sbatte su muri senza tempo, purtroppo spesso abbandonati a loro stessi, come i protagonisti dei racconti musicali. Quei colori pastello del sole al tramonto che bagnano con la stessa intensità le fermate di un autobus, che oggi ha deciso di non passare, come i palazzi di un fasto imperiale che melanconicamente ti arricchisconodi una gioia provata da altri .

I Morgan con la i  - come loro stessi dicono-  poggiano le loro storie “su una vita passata in equilibrio tra precarietà e sogni” e raccontano con egregio disincanto il mondo romano visto da giovani universitari che devono lottare per ogni minimo successo ma che sanno anche trovare onore nella sconfitta di un mondo troppe volte senza un senso logico. La voce di Chiara ti incanta e modula timbri sempre molto diretti e penetranti mentre Morgan, più caldo e narrativo, segue il passo della sua chitarra. Incantevole - nel vero senso della parola - l’equilibrio con la base ritmica: basso e batteria perfettamente sintoni  fanno da piedistallo al  nocciolo della storia narrata e ai fronzoli baroccheggianti dei vari saxofoni.

Blu è un disco che si ascolta con piacevole scioltezza: puoi perderti dietro alle trame vocali sempre intriganti e mai banali e puoi anche farlo scorrere a piacimento come se fosse sempre il primo ascolto.    

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