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A Toys Orchestra

Butterfly Effect

Riparte dagli anni Ottanta il nuovo album degli A Toys Orchestra. Quegli anni Ottanta che in certi ambienti sono sempre vissuti come uno spauracchio, del tipo: la peggior musica mai prodotta, dimenticando le tante e interessantissime correnti sotterranee che hanno attraversato il decennio.
Ad ogni modo, gli anni Ottanta la band campana li affronta di petto, con tutti i suoi stilemi e stili: il riff di tastierona (Always I'm wrong), la batteria che fa "sciaff" (My heroes are all dead), così come il synth pop (Quiver) il funk un po' ammorbidito ad uso del pubblico bianco (Mirrorball), l'hard rock più caciarone (Mary). Insomma, quando diciamo che ci sono molti anni Ottanta nel nuovo disco dei Toys, intendiamo che ci sono proprio i Duran Duran, i Frankie Goes To Hollywood, gli A-Ha, i Bon Jovi, e non tanto gli Smiths o i Cure. Nel senso, quelli nel suono della formazione guidata da Enzo Moretto ci sono sempre stati, ovviamente insieme con Bowie, i Beatles, gli Arcade Fire. E hanno contribuito a costruire il "suono Toys", di cui parlavamo già nella recensione al loro disco precedente, Midnight (R)evolution (http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/midnight-revolution/).

In questo nuovo lavoro, Butterly Effect, il "suono Toys" rimane, ma si osa ancora di più, si va controcorrente, come aveva anticipato la cover dei Duran Duran inserita nell'ep Rita Lin Songs uscito una settimana prima dell’album Midnight (R)evolution, nel 2011. Per uscire vivi dagli anni Ottanta, in un modo diverso da quello suggerito da Manuel Agnelli, Moretto e compagni li fanno propri, non li ammorbidiscono, non li revisionano, eppure riescono a piegarli alle proprie esigenze, a trasformarli senza snaturarli e, di conseguenza, a trasformarsi senza snaturarsi a propria volta. E questo si compie in particolare negli episodi migliori dell'album, che come di consueto si concretizzano nelle melodie più azzeccate: Always I'm wrong, Wake me up, Made to grow old. Tutti brani caratterizzati da arrangiamenti sovrabbondanti e al limite del kitsch, eppure mai tali, anzi: sembrano quasi fini. Potenza delle canzoni, certo, e della scrittura come sempre cristallina degli A Toys Orchestra. Ma anche del loro senso della misura, del mestiere e della consapevolezza sempre maggiore dei propri mezzi. In due parole, della loro raggiunta maturità.


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In dettaglio

  • Produzione artistica: Jeremy Glover
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Urtavox /Ala Bianca

Elenco delle tracce

01. Made To Grow Old
02. Fall To Restart
03. Always I’m Wrong
04. My Heroes Are All Dead
05. Mirrorball
06. Wake Me Up
07. Come On, Get Out
08. Quiver
09. Mary
10. Take My Place
11. All Around The World

Brani migliori

  1. Always I'm wrong
  2. Wake me up
  3. Made to grow old

Musicisti

Enzo Moretto (Voce, chitarre, piano, synth)  -  Ilaria D'Angelis (voce, synth, piano, chitarra, basso)  -  Raffaele Benevento (basso,chitarre)  -  Julian Barrett (piano, synth, chitarre e basso)  -  Andrea Perillo (batteria)