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Pippo Pollina & Linard Bardill

Caffè Caflisch

E’ davvero particolare la storia artistica di Pippo Pollina, poliedrico musicista ed eclettico ricercatore non solo musicale ma culturale (basti ascoltare/leggere la sua discografia piena di rimandi ad elementi non solo musicali). Palermitano di nascita ma svizzero di adozione – proprio nel mondo artistico elvetico e tedesco ha colto i suoi maggiori successi – da emigrante Pollina ha saputo manifestare le sue doti misconosciute anche nel nostro Paese. E con Caffè Caflisch il cantautore rincontra il suo mentore artistico, quel Linard Bardill che nel lontano 1987 vide nel suo progetto artistico una dimensione più ampia di quanto le allora scarse credenziali artistiche gli potessero garantire autonomamente. Questo nuovo incontro ha dato vita ad un lavoro brillante e fresco, con liriche affascinati e con la memoria sugli scudi. Basti ascoltare il brano Anni settanta per comprendere il senso di questo concetto, laddove alcuni personaggi importanti di quel periodo (Peppino Impastato su tutti) appaiono all’improvviso a squarciare il velo dell’oblio. Ed è proprio questo il desiderio profondo del disco, così come lo è il mantenimento della memoria della vita dei nostri emigranti in terra elvetico-tedesca (ben raccontata in Caffè Caflisch, con un incedere musicale che sarebbe piaciuto a Ivano Fossati) dove la storia è passata sulla pelle di più generazioni consentendo un tenore di vita migliore a chi restava a casa ma costringendo quei lavoratori ad un lavoro duro e spesso umiliato. Umiliazione che cogliamo bene nel testo di Lampedusa dove un suono scuro accompagna liriche in tedesco che, proprio per la gutturalità della lingua, trasferiscono in maniera puntuale e sincera il senso di straniamento e dolore che appare dalla lettura di molte dei testi proposti. A tal proposito, nel suo affrontare seppur con un taglio storico una tematica attuale come l’immigrazione, questo quindicesimo lavoro di Pollina potrebbe essere letto come uno dei suoi dischi più fortemente politici – attenzione: non politicizzati – ma questa è una libertà d’interpretazione che lasciamo agli ascoltatori. Dal canto nostro ci preme sottolineare soprattutto il coraggio di “Caffè Caflish” nell’affrontare, poeticamente, situazioni epocali. Senza soluzioni immediate ma, certamente, con una sufficiente dose di poesia. Di cui sempre più sentiamo la mancanza nella vita nostra quotidiana. 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Pippo Pollina & Linard Bardill
  • Anno: 2009
  • Durata: 49:52
  • Etichetta: Storie di note/Egea

Elenco delle tracce

01. Wenn I Gohn
02. Caffè Caflisch
03. Uf und furt
04. A songwriter in New York
05. En Leopard im Kaffi
06. Anni settanta
07. Lampedusa
08. Grida no
09. Los Bueb
10. Ciao bella ciao
11. Rosegarte
12. Ci sarà

Brani migliori

  1. Caffè Caflisch
  2. Wenn I Gohn
  3. Anni settanta

Musicisti

Pippo Pollina: chitarra, voce
Linard Bardill
: voce
Michael Chylewsky
: basso
Simon Kistler
: batteria
Johannes Barnikel
: tromba, pianoforte
Laura Endress
: organo
Jean Pierre Vondach
: chitarre
Thomas Fesse
: chitarra, basso
Dimitrowitsch
: programmatore organo