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Nicola Pisu

Canzoni sparse

Nicola Pisu è cantautore sardo di matrice classica, riferimenti evidenti nel nume tutelare Fabrizio De André soprattutto, nella canzone d’autore dei settanta più in generale. Ha doti di scrittura notevoli e con Canzoni sparse mette a rilettura critica i suoi primi dieci anni di attività. In questo lavoro di recupero e revisione, Nicola porta a luce episodi che avevano avuto vesti risultate nel tempo inadeguate, mortificati negli arrangiamenti, incupiti da registrazioni imperfette, cantati anche con piglio forse ancora immaturo, e propone questa antologia anomala, più propriamente una serie di paralipomeni temporali, che è summa d’intenti e probabile base per nuove traversate. Triste sarebbe fosse invece solo segno di resa e testamento.

Complice di questa operazione l’ingegnere del suono Roberto Corda, bravo a ri-settare i brani, tra semplici correzioni dei master recuperati, aggiunte di fraseggi misurati e complessi attenti restyling. Nicola è un cantastorie e forse per questo fuori tempo, un frequentatore quotidiano della pagina bianca, dove i testi hanno un afflato poetico nobile legato inesorabilmente alle mille storie della Sardegna arcaica e ai tanti riferimenti letterari a largo spettro frutto di letture voraci e coinvolte.
Solo in questo album troviamo Pianura di sale che è plausibile canto de 'Il vecchio e il mare' prima del drammatico ritorno e dove senti quasi lo sciabordio della barca in bonaccia in attesa del pescato; Abacrasta ispirata al magico mondo creato da Niffoi con 'La leggenda di Redenta Tiria'” ambientato nel mito mortale di una città invisibile denominata appunto Abacrasta, dove si muore, certo, ma mai di vecchiaia o ancora Nel cielo sia, che trova genesi nel libro 'Quasi grazia' di marcello Fois, tra partenze e ritorni, in un mondo dove nasci, muori, e in mezzo la vita. Ma nell'album trova spazio anche un tema sempre di fortissima attualità e Nicola lo fa con una canzone contro la violenza organizzata e spietata de La strega della guerra dalle 'Sette schegge di luna' di Tisceri ambientata sull’Isola della Maddalena a cavallo dell’otto settembre 43 fino a Mirabilis, brano che ha origine dalla lettura di Cohen. Nicola Pisu è autore seriale e non crediamo sia questo epilogo d’arte, anche se a volte lo scoramento da ucronia artistica impone dubbi esistenziali. Non si può perdere un buon poeta per strada, soprattutto in questo tempo arido di versi fondanti.
Unico suggerimento un futuro affrancamento da quel mondo di riferimento, il taglio del cordone ombelicale col maestro De André che può solo ombreggiare l’ispirazione felice e genuina del nostro, marcando così un passo più libero e personale. Ma è comunque questo peccato veniale.

Foto di Carlo Murtas (in studio)
Foto di Gigi Cabiddu Brau (live)

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Nicola Pisu e Roberto Corda
  • Anno: 2018
  • Durata: 49:40
  • Etichetta: Autoprodotto / Materiali Musicali

Elenco delle tracce

01. Monsieur il Mago
02. Pianura di sale
03. Tanche brulle + Abacrasta
04. Toro Capovolto
05. Il professore
06. Novembre + Tema girotondo
07. La strega della guerra
08. Nel cielo sia
09. Il gallo canta
10. Mirabilis
11. Maria Maddalena che piangeva nell’oceano (epilogo)

Brani migliori

Musicisti

Nicola Pisu (voce, cori, chitarra acustica)  -  Michele Uccheddu (batteria, percussioni)  -  Luciano Corda (contrabbasso)  -  Pier Paolo Corda (percussioni)  -  Roberto Corda (batteria)  -  Gianfranco Fedele (pianoforte, glockenspiel, percussioni)  -  Marco Lai (chitarra acustica, banjo)  -  Walter Atzori (fisarmonica)  -  Anna Tea Salis (voce)  -  Giustina Gambardella (voce)  -  Andrea Cappai (basso, chitarra, fisarmonica)  -  Andrea Piu (launeddas)  -  Riccardo Sedda (batteria)  -  Antoine Dernier (trombone)  -  Jacopo Vannini (theremin)  -  Giovanni Vicidomini (bouzouki, flauto, ukulele, synth)  -  Fabrizio Bellu (chitarra elettrica)