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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Alessandro D’Alessandro

Canzoni

Ha la forma di una cesta piena di regali, il nuovo lavoro di Alessandro D’Alessandro. Una di quelle che trovi sotto l’albero a Natale, con tanto di fiocco, pacchetti e carta colorata. Tu ti avvicini e prima di scartare ogni singolo dono, resti un attimo fermo a guardare. Ma non sai che dopo poco ti troverai seduto per terra con gli occhi luminosi, il sorriso largo e una quantità di note che ti passeranno in mezzo, fluide e leggere, tra i padiglioni auricolari, venendo fuori dal naso, dalla bocca, tenendoti su i capelli e largo il petto.

Canzoni è il primo disco da solista di un artista talentuoso, che ha voluto trasformare il suo organetto preparato in una voce, lasciando che venisse fuori dalla dimensione orchestrale e permettendogli di tirar su la testa e cantare, sussurrare, parlare al centro della scena, capovolgendo i ruoli, aprendo e chiudendo i mantici come un ventaglio infinito di possibilità armoniche e melodiche. Una ricerca di suoni meticolosa, attenta, supportata dall’uso sapiente dell’elettronica e dei loops, sì che potesse dar forza al progetto ambizioso di confrontarsi con brani storici della tradizione italiana e internazionale. Il risultato è un sorprendente dialogo, pervaso di sfumature che si adattano con grazia ad ogni stile affrontato, infilandosi comodo tra le pieghe di ogni traccia.

Tante le fusioni, tanti gli spunti e gli arrangiamenti. Tanti gli ospiti, che hanno accompagnato D’Alessandro, ognuno con il suo bagaglio, apportando peculiarità personalissime che mai scavalcano, ma accarezzano (Daniele Sepe, Sonia Bergamasco, Elio, tanto per citarne alcuni). Non era facile risuonare Jamin-a, pura, inarrivabile, incastonata nella memoria storica di un Faber assiso in trono, chitarra e sigaretta, e invece la resa tira su la pelle delle braccia, regalando all’ascoltatore un forte impatto emotivo. Non era facile regalare ad Azzurro un abito diverso, nuovo, che corre, corre impazzito su quel treno che all’incontrario va, usando un ritmo straniante e ipnotico. Due le perle che squarciano la tela del disco, come in un quadro di Fontana: Il manichino, brano che Paoli tradusse da Serrat, portandolo al pubblico con uno struggimento e una forza adatti a questa storia di ossessiva follia, viene cantato in maniera uguale, perfetta, piena di un pathos che mai straripa da Sergio Cammariere (in chiosa di pezzo compare la voce di Serrat stesso, tanto per capire la quantità di preziosi inanellati in questo lavoro) e Mario, brano di Jannacci, rifatto da uno straordinario Peppe Voltarelli, esposto a cuore aperto, come lo stesso Jannacci forse avrebbe detto. Un’impresa ricantare Enzo, un’impresa coraggiosissima per l’unicità della voce, del modus, del dolore che Jannacci tirava fuori, in cui Voltarelli dà il meglio di sé, sorprendendo. L’organetto intanto suona, spazia, accomoda, canta. Un vestito y un amor, in chiusura di disco, stende silenziosamente.

"Canzoni" è una busta di sorprese, come quelle che da piccoli ci regalavano quando avevamo la febbre, è uno scrigno di bellezze che viaggiano su tanti e diversi binari. Il booklet, piccolo organetto di carta, da aprire e chiudere con cura, vanta anche i disegni di Sergio Staino e gli scritti di Maurizio Agamennone, Geoff Westley e David Riondino. Bisogna mettersi comodi ed ascoltare. Noi vi abbiamo avvisato.

Foto di Paolo Soriani

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In dettaglio

  • Anno: 2021
  • Durata: 63:28
  • Etichetta: Squilibri Editore

Elenco delle tracce

01. Tiritera delle canzoni che volano
02. Jamin-a
03. Azzurro
04. Il manichino
05. Can’t help falling in love
06. Il mare
07. I giardini di marzo
08. Quello che non voglio
09. Bingeol
10. Nu hoppar haren kroka
11. Mario
12. Sul porto di Livorno
13. I shot the sheriff
14. Ritals
15. Un vestito y un amor
Bonus track
16. Campagna

Brani migliori

  1. Jamin-a
  2. Il manichino
  3. Mario