ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Franco Cerri

Cerrimedioatutto

Arriva un punto, nella carriera di un musicista, in cui viene proprio voglia, come dire, di “rovistare i cassetti”, perché si è suonato tanto, si è composto tanto, si sono incrociate molte persone, alcune per lungo tempo, altre anche solo per registrare una take, insomma si è offerto molto, al pubblico, ed anche a sé stessi, ed allora si sente l’esigenza di tirare le fila, di capire anche, forse, qual è stato il proprio percorso.

Franco Cerri ha compiuto da poco ottantasei anni, ma già da qualche mese si è regalato questo cd, Cerrimedioatutto; non un “best of”, no di certo, perché per realizzarne uno, plausibilmente completo, ci sarebbe voluto un cofanetto, e neppure una selezione “ragionata”, perché sarebbero subentrati altri ragionamenti, la cronologia, la rappresentazione dei vari periodi, e poi guai a lasciare fuori qualche collaboratore, perché si avrebbe avuto l’impressione di aver fatto un torto a qualcuno…

Il criterio, se c’è stato, e se di criterio si può parlare considerando che il suo primo album risale al 1952, è stato semplicemente quello di “pescare”, letteralmente, forse in buona parte a caso, sedici brani significativi, non necessariamente i più famosi, che raccontassero una storia, la storia meravigliosa, in certi momenti esaltante, in altri dolorosa, dell’uomo che a tutt’oggi rappresenta l’icona del chitarrista jazz (ma forse non solo jazz…) in Italia, ma forse non solo in Italia…

Non c’è un ordine cronologico quindi, ma come con un mazzo di carte gettato sul tavolo, Cerri ha preso queste sedici tracce da varie epoche. Alcune le ha conservate com’erano, altre le ha modificate aggiungendo tracce vocali oppure interventi di altri strumenti, proprio perché l’intento non era quello di presentare un set che rappresentasse la sua storia, ma quello di presentare ciò che, oggi, il chitarrista milanese “sente” essere la sua vicenda artistica.

E quindi già nel primo brano, che da il titolo all’album, alla traccia originale risalente agli anni ’80 sono state aggiunte le voci, e poi via via ogni brano che segue è stato mantenuto com’era, oppure interpolato con interventi successivi, proprio in base a “come” Cerri, ascoltandoli oggi, oggi li suonerebbe.

Da questo punto di vista nessuna malinconia, nessun riferimento ad una sorta di “come eravamo”, perché un musicista in piena attività non ha ancora bisogno di raccontarsi al passato; semmai, la consapevolezza di cosa hanno rappresentato questi brani nella sua vicenda artistica, ma soprattutto umana… ed allora sì, nelle note accennate, in quelle corde a tratti accarezzate con una sensibilità straordinaria, nella dolcezza delle melodie, Franco Cerri esprime una malinconia tutta sua, come se guardasse con occhio affettuoso questi settant’anni di musica e li ricordasse, con assoluta precisione, uno per uno.

Traspare il suo amore per le atmosfere sudamericane, per le situazioni più pacate, pensierose, riflessive, ma non prive di momenti di vivacità e di spigliatezza ritmica, e la continua incessante curiosità nel confrontarsi con tanti musicisti, con i quali ha scambiato note, progetti, sensazioni, con i quali c’è sempre stato feeling, da subito, per quella sorta di magia della musica che porta persone “normali” ad avere, attraverso la musica, quell’eccezionale capacità di capirsi al volo.

Il segno, tangibile, di questa profondità spirituale lo si trova nel rapporto splendido, umano ed artistico, con il figlio Stefano, la sua gioia ed il suo dolore più grande…

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Massimo Monti  
  • Anno: 2011
  • Durata: 59:46
  • Etichetta: Map Records

Elenco delle tracce

01. Cerrimedio

02. Partita a tre

03. Giovia

04. L’isola

05. Fly

06. Se mi vuoi

07. Partnerschaft

08. L’attesa

09. Foxology

10. Deep in you

11. Nannerl

12. Leggenda

13. Racconto

14. Tonsambaris

15. Stazione Termini

16. Il Blues dei Framastemi

 

Brani migliori

  1. Cerrimedio
  2. L’attesa
  3. Nannerl

Musicisti

Franco Cerri: chitarra -  Simone Grassi: vocalist -  Massimo Caracca: batteria, tromba -  Mercedes Masha Casali: vocalist -  Gianni Cazzola: batteria -  Alberto Gurrisi: tastiere, organo, pianoforte -  Alex Orciari: contrabbasso -  Gianluca Barbaro: flauto dolce -  Stefano Cerri: basso elettrico, chitarra -  Lucio Terzano: contrabbasso -  Tony Arco: batteria -  Riccardo Luppi: sassofono -  Angelo Arienti: chitarra -  Marco Ratti: contrabbasso -  Giancarlo Pillot: batteria -  Martin Dietrich: trombone -  Marco Vaggi: contrabbasso -  Alfredo Golino: batteria -  Bunnie Foy: voce -  Paolo Pellegatti: batteria