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Il Parto delle Nuvole Pesanti

Che aria tira

È in arrivo all'Auditorium di Roma Il Parto delle Nuvole Pesanti (sabato 23 novembre), ormai storica band "folk rock" dalle radici calabresi, a presentare il nuovo lavoro Che aria tira.

Il gruppo, va detto, ha perso parecchio in termini di capacità di coinvolgimento, lungo la strada più recente senza Peppe Voltarelli e anche dopo il temporaneo (durato comunque più di due anni) ingresso di Mirco Menna come frontman. La sua forza di attrazione, musicalmente parlando, è qui affidata alla sempre magica tarantella, che la fa da autorevole padrone nel disco e che accompagna quella che è la vera risorsa di questo lavoro: i testi. Coerentemente con la tradizione del gruppo, che lo vuole completamente immerso nella realtà contemporanea, Salvatore De Siena (qui in primo piano nella foto) usa la sua penna per raccontare i nostri tempi, e lo fa con grande efficacia, più spesso guardandosi attorno e a tratti ispirandosi alla buona letteratura.

È così che il primo brano Che aria tira (cantata con il coro multietnico Mikrocosmos) è una summa, in chiave ironica ma ugualmente impietosa, della situazione socio-economica: "Tira la Cina tira la Germania/tirano i blocchi e le ipoteche di Equitalia/mentre la banca dell'Europa unita/vuole la borsa e poi si prende anche la vita", una incalzante marcetta da banda che introduce perfettamente nel clima dell'intero album. Da qui si passa subito a un testo ispirato a una poesia, "La rosa nel bicchiere" di Franco Costabile, che in forma di tarantella diventa Vento di scirocco.

E poi c'è Crotone, omaggio alle radici della band (che qui si arricchisce della presenza di Fabrizio Moro) che musicalmente, nella strofa, si appoggia un po' al Capossela del Marajà, e che a nostro avviso contiene i versi migliori: "C'è l'arancia coi limoni/e l'amianto nei polmoni/c'è un sacco di veleno/infiltrato nel terreno/dove sorgono le scuole/e i bambini stanno al sole/i bambini sull'amianto/e le madri con il pianto". Il problema del disastro ambientale è affrontato anche in un altro brano di ispirazione letteraria, La nave dei veleni, dal libro "Navi a perdere" di Carlo Lucarelli (nella foto a fianco), nel disco anche voce recitante ("Quel mare che un tempo/un uomo cieco come Omero/lo vide tutto azzurro/e invece adesso è tutto nero").
Musicalmente più accattivante, con la sua bella chitarra classica "spagnola" mischiata ai ritmi del nostro Sud, è Ho visto gente lavorare, che affronta il drammatico problema della sicurezza sul lavoro, mentre meno convincente, anche se di tutto rispetto per il tema affrontato, è Vita detenuta, storia di un uomo che preferisce la morte alla vita del carcere. Nel brano Alì Ochalì possiamo godere della voce turca di Canceli Basak e dell'ottima trovata musicale della citazione di ‘Alla Turca’ di Mozart. Ancora una poesia - "Il più bello dei mari", di Hazim Hikmet -  è la fonte da cui scaturisce Qualcuno mi ha detto, in cui stavolta è di scena l'amore.

Chiudono l'album Terapia sociale, polemica sui falsi miti contemporanei che fanno dimenticare i veri valori ("Ci vorrebbe una terapia morale/non un farmaco anestetico") e l'ironica, in termini sia musicali che testuali, La poltrona, quella del Parlamento che "è attaccata con il cemento. Tiralo e mollalo/tiralo e mollalo/il parlamentare non se ne va", mentre "la poltrona del lavoratore/è precaria ed interinale/anche se sgobbi come un mulo/te la portano via dal culo". Eh, già.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Il Parto delle Nuvole Pesanti
  • Anno: 2013
  • Etichetta: Ala Bianca/Warner

Elenco delle tracce

01. Che aria tira

02. Vento di scirocco

03. A Crotone

04. Ho visto gente lavorare

05. La nave dei  veleni

06. Vita detenuta

07. Alì Ochalì.

08. Qualcuno mi ha detto

09. Terapia sociale

10. Terapia sociale

 

Brani migliori

  1. Vento di scirocco
  2. A Crotone
  3. Ho visto gente lavorare

Musicisti

Salvatore De Siena: tamburello, chitarra acustica, voce  -  Amerigo Sirianni: mandolino, chitarra elettrica, voce  -  Antonio Rimedio: fisarmonica, fiati, voce  -  Manuel Franco: batteria  -  Francesco Rimedio: tastiera  -  Massimiliano Turone: basso  -  Cristian Lusi: ukulele, contrabbasso