I siciliani SeiOttavi sono uno dei gruppi di punta della musica a cappella italiana. Attivi da molti anni, hanno avuto una buon visibilità grazie alla partecipazione al primo X-Factor italiano. Sono sette (tre voci femminili e quatto maschili) che hanno come chiara ispirazione la vocalità di scuola anglosassone, più in particolare gli Swingle Singers. Un rapporto che è diventato sempre più concreto tanto da coinvolgere Julie Kench (soprano dal 2004 al 2008 del gruppo) prima come partner nell’oratorio Mons Regalis (di Salvino Leone e Lucina Lanzara, disponibile su etichetta Egea), poi come direttore artistico. Un fatto sicuramente importante anche se un’arma a doppio taglio, perché si può rimanere schiavi di un repertorio che già il gruppo inglese affronta da tempo. Come anche nel caso di questo album, dove la prima traccia contiene vari spezzoni di colonne sonore in parte già trattate negli Swingle nel disco Screen Tested del 1997. Detto questo, Cinematica riprende le musiche dello spettacolo teatrale-musicale che porta lo stesso nome già presentato dal gruppo, un insieme di brani che la dimensione disco non valorizza in pieno ma che permette ai SeiOttavi di mettere nero su bianco il loro approccio a colonne sonore di grande fama. Ecco dunque un estratto da La vita è bella, il tema d’amore di Nata (Nuovo cinema Paradiso) e quello di Amarcord a rappresentare la melodia nazionale, mentre lo stile più rock è rappresentato da Ghostbuters e Profondo Rosso. Una resa eccellente è rappresentata dal Sensual Medley con brani swing e dalle musiche da Mary Poppins, interpretate con la giusta dose di ironia. La preparazione dei sette cantati e il loro affiatamento è fuori discussione. Restano da vedere le scelte future, magari non da soli interpreti, che potrebbero anche voler dire una svolta importante nella carriera di questi musicisti a cui non manca una buona dose di coraggio per affermarsi con la sola voce il panorama italiano.

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