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Après la Classe

Circo Manicomio

Nel 2016 il gruppo salentino degli Après La Classe ha festeggiato i 20 anni di attività. Un anno dopo pubblicano il loro settimo disco (sei in studio e un live nel 2008) intitolato Circo Manicomio. Già il titolo è tutto un programma e descrive efficacemente lo spirito che anima da sempre la musica di questo originale gruppo pugliese. E si, perché come nel circo, dove allegria e tristezza sono sempre rappresentati con leggerezza e con il sorriso sulle labbra, i ragazzi di Après la Classe da sempre cantano emozioni positive e problematiche sociali con ritmi e parole che trasmettono allegria indipendentemente dai temi trattati.

La storia del gruppo inizia nel 1996 ad Aradeo in terra salentina. Da subito caratterizzano la loro attività artistica con dei live show molto originali ed energici, sicuramente fuori dagli schemi. La loro cifra stilistica, che caratterizza l’intera produzione discografica, è un mix efficace di suoni etnici salentini, patchanka (termine coniato dai Mano Negra per semplificare il concetto di fusione di generi e tradizioni musicali soprattutto all'interno della musica latina) e appunto ritmi latini. In ‘Circo Manicomio’ poi questi elementi sono stati ulteriormente mescolati con le metriche del canto raggamuffin, una variante del reggae più essenziale e meno dedicato a tematiche religiose. Tutto ciò conferisce a questo disco una forte vocazione al ritmo e al ballo, molto coinvolgente per l’ascoltatore, anche quando vengono affrontate tematiche impegnative.

Quattordici sono le tracce indicate dal libretto, anche se in effetti sono tredici, perchè il disco si apre con una “presentazione circense” di 35 secondi con la voce di un ospite di razza quale è Caparezza. L’italiano, il salentino, il francese e lo spagnolo sono le quattro lingue utilizzate da Cesko, voce del gruppo, per cantare le storie degli Après La Classe e conferire a questo lavoro un sound internazionale ed originale. I temi trattati spaziano tra storie spensierate (Pasa la Banda), storie d’amore (Guerra romantica) e denunce sociali come nel brano Pueblo, dove si narra di un popolo unito (gradevole citazione dei uno storico brano degli Inti-Illimani) contro il sistema che vuole uniformare le menti con il solo scopo di ottenere poter e denaro o in El Presidente che invece denuncia le dittature che privano gli uomini della propria la libertà. La chicca del disco, però, è senza ombra di dubbio la cover di Il cuore è uno zingaro, il famoso brano vincitore del Festival di Sanremo del 1971 cantato da Nada e da Nicola di Bari, meritevole ancora di attenzione e spazio nel panorama della musica italiana. Ovviamente è una interpretazione alla Après La Classe, con arrangiamenti che innestano fraseggi in salentino sulla melodia originale, conferendo modernità a questo storico brano. Il disco si chiude esattamente come si chiuderebbe uno spettacolo circense, con gli artisti che salutano il pubblico allegramente e quest’ultimo che lascia il tendone soddisfatto di aver assistito al “più grande spettacolo del mondo”.

(foto di Flavio & Frank)

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In dettaglio

  • Produzione artistica:  Après La Classe
  • Anno: 2017
  • Durata: 55:31
  • Etichetta: Godzillamarket - A1 Entertainment

Elenco delle tracce

01.   È arrivato il Circo

02.   Circo Manicomio

03.   Pueblo

04.   Guerra Romantica

05.   Estoy Loco Por Ti

06.   Solo Tu

07.   È vero

08.   La Gelosia

09.   Pasa la Banda

10.   Il cuore è uno zingaro

11.   La desventura

12.   Alma latina feat. Attila

13.   El Presidente

14.   Voliamo via

 

Brani migliori

  1. Pueblo
  2. Il cuore è uno zingaro
  3. Voliamo via

Musicisti

Cesko (voce, synth, chitarre)  -  Puccia (voce, fisarmonica, tastiere)  -  Combass (basso, cori)  -  Giammy (batteria)  -  Alex (chitarra)