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Cube

Cube

C'è un'alchimia che funziona sempre, ed è quando dei musicisti non si fissano sulle loro influenze ma dilatano, umilmente, gli orizzonti apportando pregio all'amalgama compositivo di una band, come i catanesi Cube : un quartetto che sforna l'omonimo esordio, assemblando soluzioni e contenuti con evidente maestria e sorprende come la capacità scritturale del combo sia già, sorprendentemente, coesa.  L'opera inanella 10 atti in chiave elettro-wave , che riportano l'orecchio su stilemi euro-pop anni '90 . Il sole del mattino è un' opener-track di quelle possenti, in bilico tra Planet Funk e Subsonica e viaggia su beats pulsanti con la potenzialità del secondo singolo su cui puntare dopo il primo Si alza il vento, in cui il mood vira in àmbiti fascinosi e stellari. La coppia Ti vedo qui e Ancora qui sprizza luce con pizzicate di chitarre aspre, tastiere saltellanti e misteriosa evanescenza. Nella triplice incursione in inglese The sun will always shine, Everything I want  e Disease in my head la bellezza è già suggerita nel primo titolo. Infatti, "il sole splenderà sempre" perché irradiano la giusta colorazione per colpire con levitazioni spaziali, slegature British alla Stereophonics, ipnosi d'ambiente ed orlature da Pet Shop Boys . 

Niente male per essere un debut-album , le cui radici ancestrali sono, per dovere di cronaca, derivative dai Stereonoises , prima di originare i Cube.  Prego notare come in Le cose che non ho sbocci un fiore che Samuel & soci porterebbero volentieri all'occhiello ma, a differenza dei Subsonica, qui l'impatto emotivo è a presa rapida e non serve un secondo ascolto per ricordarla. Invece, per Ricordi nel tempo occorre distinguere: se da una parte si apprezza l'inusuale lunghezza strumentale dell'intro, dall'altra il brano non eccelle in ricami fantasiosi. A sigillare la chiusura del disco è una distesa intimistica che scalda l'anima e, personalmente, è Quello che cerco per un finale che appaghi l'orecchio con misurata e godibile nostalgia. Quella nostalgia che imprime un'opera come questa la quale, nonostante duri tre quarti d'ora,  si anela il desiderio di averne di più e conferma altresì quanto l'Underground italico continui a pullulare di talenti sorprendenti con un brillante avvenire.



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In dettaglio

  • Anno: 2018
  • Durata: 41:15
  • Etichetta: Seahorse recordings/ NewModelLabel

Elenco delle tracce

01. Il sole del mattino
02. Ti vedo qui
03. Si alza il vento
04. The sun will always shine
05. Ancora qui
06. Everything I want
07. Le cose che non ho
08. Disease in my head
09. Ricordi nel tempo
10. Quello che cerco

Brani migliori

  1. Il sole del mattino
  2. Everything I want
  3. Ti vedo qui

Musicisti

Andrea Di Blasi: voce, synth e programmazioni  -  Antonio Gangemi: batteria  -  Luigi Cannata: basso  -  Leandro Biancato: chitarra