Musica per Bambini è il Vertov della musica italiana. Un music-pugno nel music-occhio. A metà tra Klee e dadaismo, MxB, nome d’arte di Manuel Buongiorni, scolpisce questo quinto lavoro demolendo il post-moderno e usandolo per tornare a raccontare fiabe implose e impazzite. Klee, Dada, Vertov, post-moderno… queste elucubrazioni non servono assolutamente a nulla. Arriverete letteralmente a frittata già fatta e chi ci penserà su due volte sarà perduto.

Dei nuovi animali è al contempo un bestiario e una mini-Divina commedia: la cornice è fornita da un gruppo di ragazzini in visita spaventevole a un cimitero, forniti di “simulatore di spettri”. Questo apparecchio consente agli spettri di personaggi e animali sepolti di palesarsi e raccontare la loro assurda esistenza. E nel circo surreale in cui veniamo proiettati, vale tutto e ha tutto senso: La Bibbia della scimmia è proprio la sintesi che ci si aspetterebbe di creazionismo e darwinismo, Tavola calda periodica fa quasi sospettare che scienza e etimologia abbiano cospirato per decenni per rendere possibile questo menù a base di elementi, :) è una rivalutazione futura dei tanto bistrattati emoticon, Il Sogno del Computer è l’anima romantica che si nasconde nel silicio del vostro calcolatore… e così via. E così via un corno. Ci sono animali qui dentro che non avreste il coraggio di immaginare: la Tartarugola, un ipnotica tarta-non-si-sa-cosa con la voce di Caparezza e i modi affabili di un cantore; GianTarlo, un tarlo (Giovanni Gulino dei Marta sui Tubi) che mangia polimeri; c’è Quarto, naso mutante, un bimbo di cui avete sicuramente intuito le capacità, e il Mappamondista, il collasso definitivo di creazioni-evoluzioni-creatori-demiurghi-cialtroni.

Sperimentazione è un termine-contenitore paludato per descrivere quello che nei rifiuti sarebbe chiamato “Indifferenziato”. Non useremo né il significante né il significato. Dei nuovi animali un disco che non guarda lontano (è anche ambientato in un futuro impossibile e stranamente non distopico) - guarda oltre: bada al sodo grazie alla forma incomprensibile, alineare, poco rassicurante, spassosissima. Raramente si vede una dedizione simile al suono – musicale, rumorale, verbale -, raramente una simile dedizione si applica a idee così candidamente forti. Rinneghiamo con ossequio le nostre esegesi da razionalisti, mettiamoci le cuffie e insegnamoci a sognare.

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