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Roberto Dell’Era & Gianluca De Rubertis

DelleraDerubertis – l’Ep

È rassicurante vedere confermata ogni tanto qualche convinzione. E allora ci rassicura confermare che r-esiste una scena italiana “alternativa” (alle ribalte televisive, al commercio a tutti i costi – e spesso i conti son davvero salati…) dove è la collaborazione, e non la competizione, a fare da padrona.

Succede così che due musicisti, due amici, entrambi con avviate carriere in corso in band del calibro di Afterhours e Il Genio, ed esperienze soliste di livello, decidono di registrare un Ep insieme. È questa la genesi di DelleraDerubertis – l’Ep, uscito lo scorso 4 dicembre per MarteLabel, etichetta con cui entrambi gli artisti hanno pubblicato i loro album da solisti nel 2015. Un’uscita che arriva non certo imprevista o improvvisata: da anni infatti Roberto Dell’Era e Gianluca De Rubertis calcano insieme i palchi in concerti che si sono via via trasformati in veri e propri tour. Ed è dall’ultimo di questi tour, culminato nella bellissima serata all’arci Ohibò di Milano lo scorso 24 Novembre in occasione della MarteLabel Fest, che nasce l’idea di incidere un Ep con alcuni dei brani più belli e da loro spesso riproposti nelle esibizioni live.

Il risultato è di gran classe: le atmosfere minimal danno risalto al talento dei due, le loro voci – spesso intrecciate e perfettamente amalgamate nei brani – accompagnate solamente da pianoforte, chitarra acustica e chitarra elettrica danno origine a un album dall’aria trasognata che avvolge l’ascoltatore.

Cinque le canzoni che compongono il disco. Apre l’Ep una dolcissima cover di Prigioniero del mondo di Battisti, e siamo pronti a sfidare qualsiasi giovane appassionato di “indie contemporaneo” a collocare il brano sul finire degli anni Sessanta. Segue una intensa versione de La realtà non esiste, di Claudio Rocchi, brano che ancora e dopo oltre 40 anni dalla sua nascita mina alle fondamenta le nostre fragili convinzioni e illusioni quotidiane, riportandoci ai bei tempi in cui il prog strizzava l’occhio a forme di spiritualità orientale ed esperienze mistiche. Segue una rivisitazione, con testo leggermente modificato, di Siamo argento, contenuta in Stare bene è pericoloso, album solista di Dellera uscito nel 2015 per MarteLabel. Non manca il confronto con un gigante della musica, il Paul McCartney di My Valentine, elegantemente riarrangiata dai due, che sicuramente conservano moltissime influenze british in tutti i loro lavori. Chiude l’album l’unico inedito in esso contenuto, La lunga estate calda, una ballata psichedelica che trasporta l’ascoltatore nel caldo soffocante di un’annoiata città in estate – e viene naturale pensare a Milano, dove entrambi vivono, e dove alcuni pomeriggi asfissianti d’agosto davvero sembrano non finire mai.

Una collaborazione quindi perfettamente riuscita quella di Dellera e Derubertis, che speriamo regalerà anche altri frutti, live e in studio. E se – come ci ha meravigliosamente raccontato Ezio Bosso qualche giorno fa in uno speciale a lui dedicato – un’orchestra (ma anche un semplice duo…) è il modello di una società “perfetta”, ci auguriamo che questa “scena alternativa” che r-esiste possa presto prendere dimora in ogni angolo di realtà.


 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: MarteLabel
  • Anno: 2017
  • Durata: 19:00
  • Etichetta: Martelabel

Elenco delle tracce

01. Prigioniero del mondo
02. La realtà non esiste
03. Siamo argento
04. My Valentine
05. La lunga estate calda

Brani migliori