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Giulia Mei

Diventeremo adulti

Nel passaggio da un palcoscenico all'altro, Giulia Mei ha affinato il suo repertorio che poi ha trovato il suo sfogo naturale su disco. O meglio, nel passaggio tra un premio e l'altro, dato che l'artista è passata da Musicultura al Premio Cesa (vittoria con la possibilità di partecipare al Premio istituito dal Mei e dedicato ai vincitori dei concorsi intitolati ad artisti scomparsi) fino alla finale del Premio de André e al Lauzi con riconoscimento per la migliore musica. Non sembri un elenco fine a se stesso o per enfatizzare il percorso della musicista, però i premi, per la loro natura legata alla competizione, servono a creare uno stimolo maggiore perché chi vi partecipa possa migliorare. Giulia Mei ha una fortuna ulteriore che è quella di avere incontrato sulla sua strada Edoardo De Angelis, una delle colonne del cantautorato italiano, che oltre ad averla seguita nei suoi primi passi è diventato produttore artistico di questo album d'esordio.

Quando si mette il disco nel lettore Cd si percepisce subito la freschezza di ispirazione melodica e il ruolo importante che Giuia Mei dà ai testi. I brani del disco infatti, nonostante musicisti di livello che vi collaborano (elencati a lato e chi ha frequentazione con la canzone d'autore sa di cosa parliamo), sono costruite sulla metrica vocale. Poi va capito - e non lo sappiamo anche perchè non è così importante saperlo - se viene prima la musica o il testo come metodo di lavoro. Fatto sta che è sempre un equilibrio molto precario che necessita di maestria nella scrittura di entrambe le cose. Diamo atto a Giulia Mei di essere sulla buona, anzi ottima strada. Al tempo stesso, trattandosi di un disco d'esordio, il lavoro è ancora lungo per conferme che arriveranno nel futuro prossimo se prendiamo come metro di giudizio la visibilità nazionale, mentre per quel che riguarda la critica i riconoscimenti sono già arrivati a darle manforte e fiducia.

Veniamo ora ai brani che permettono al disco di essere ascoltato con piacere dall'inizio alla fine. L'album era stato lanciato in rete dal brano E fattela 'na risata, una tarantella d'impatto che mostra la vocazione di Giulia Mei al gusto dell'ironia. Caratteristica che si ritrova anche nella traccia iniziale Tutta colpa di Vecchioni, che come detto sopra mostra un suono accattivante ma che per essere tale deve puntare sulla sostanza. Convincono anche le atmosfere che si respirano in La 600 (tutta rotta) con la partenza acustica e il gusto del vaudevile di Maledetto, come pure le ballate come La Bellezza e specialmente Destinatario inesistente, che rapisce l'attenzione con il suo tappeto sonoro.
Prova d'esordio passata a pieni voti, ora attendiamo la confema.


 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Edoardo De Angelis  
  • Anno: 2019
  • Durata: 41:00
  • Etichetta: Il cantautore necessario / Discoteca Laziale

Elenco delle tracce

01. Tutta colpa di Vecchioni
02. Kundera
03. La 600 (tutta rotta)
04. La Bellezza
05. Lui
06. E fattela 'na risata!
07. A mia madre
08. Maledetto
09. Quelli che amano hanno lo sguardo più lucido e folle che c'è
10. Destinatario inesistente
11. Vivi, c'hai la vita, deficiente!
12. Iu c'àiu a tia (bonus track)

Brani migliori

  1. Tutta colpa di Vecchioni
  2. E fattela 'na risata
  3. Destinatario inesistente

Musicisti

Giulia Mei: voce e pianoforte - Guerino Rondolone: basso - Fabrizio Guarino: chitarre, mandolino, bouzouki, ukulele - Simone Talone: batteria e percussioni - Primiano Di Biase: fisarmonica e pianoforte (tracce 3, 8 e 10)  - Emanuele Ridulfo: violoncello - Giuseppe Milici: armonica - Orchestra Filarmonica di Dnepropetrovsk (traccia 4)