Pooh
Estate, tempo di tour nelle piazze, negli stadi, all'aperto: i Pooh sono storicamente affezionati a queste situazioni, in cui hanno sempre saputo esprimersi al meglio, ed il doppio album dal vivo, registrato il 27 agosto 2011 al Castello di Este, è un'ennesima, fedele, dimostrazione dello straordinario rapporto fra la band ed il proprio pubblico.
Tuttavia, proprio per la stima nei confronti di Robi Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, in una sorta di bilancio fra “ciò che ci è piaciuto” e “ciò che ci è piaciuto meno” in questo nuovo lavoro, ci permettiamo di iniziare dalla seconda opzione; il tutto, ovviamente, da un punto di vista del tutto soggettivo.
Partiamo dalla scelta dei brani: probabilmente evitabili L'altra donna, Stare senza di te, La donna del mio amico, Vento nell'anima, Stai con me, Il cielo è blu sopra le nuvole perché, certo, fanno scappare la lacrimuccia alle fan storiche e strappano un sospiro agli appassionati più romantici, ma, sia dal punto di vista dei testi che da quello della struttura musicale, sono decisamente un passo indietro rispetto a molti altri. Meglio allora inserire pezzi di maggior spessore, ad esempio, citiamo a memoria, Lettera da Berlino Est, L'ultima notte di caccia, Pierre, Notte a sorpresa, Buona fortuna, Linda, Aria di mezzanotte...
Inoltre, ma forse è davvero un eccesso di pignoleria, oltre a qualche “gigioneria” di troppo, la scelta di proporre alcuni brani in versione “accorciata”, in alcuni casi accennandone solo una strofa e l'inciso, non pare felicissima, perchè non permette ai brani stessi di decollare, di raggiungere il loro mood migliore, e lascia nell'ascoltatore più attento e sensibile un certo senso di insoddisfazione.
Si potrebbe in questo senso operare scelte differenti, nel senso di proporre concerti più lunghi, magari con date più distanziate fra loro, oppure avere il coraggio di selezionare diversamente i brani, preparandone un certo numero, ovviamente sufficientemente ampio, e proponendone una selezione differente ad ogni serata: è perfettamente comprensibile che con una discografia sterminata non è certo semplice decidere cosa suonare e cosa no.
Inevitabili, ovviamente, i classici, quei brani-che-non-puoi-non-fare e che spesso sono la croce e la delizia di molti artisti, a volte tentati di non riproporli perché rischiano di “rubare la scena” alle altre composizioni, specie quelle più recenti.
Detto questo, proseguendo con le note positive, ritroviamo una band davvero in gran spolvero, strumentale e vocale, che si giova del positivo inserimento di Phil Mer alla batteria, Danilo Ballo, tastiere e voce, e Ludovico Vagnone, chitarre che contribuiscono in modo importante ad un suono compatto, grintoso, più energico e sicuramente meno pop rispetto ai due decenni più recenti. Spiccano, fra gli altri, i brani dell'ultimo album in studio che, dal punto di vista compositivo, sono sicuramente fra le cose migliori della loro carriera.
La cosa importante, adesso, è che i Pooh non si lascino trascinare nella pubblicazione di troppi dischi dal vivo, una sorta di “virus” che colpisce, di recente, parecchi artisti italiani (spesso in chiaro “debito di ossigeno”...), perché l'album “live”, magari doppio, anche triplo se il materiale è valido, ha senso quando viene proposto a conclusione di un ciclo abbastanza lungo di album in studio. È altrettanto importante che il terzetto “originario” permetta ai musicisti, chiamati a collaborare, di partecipare fattivamente, se non proprio al processo compositivo stretto, per lo meno a quello di arrangiamento ed elaborazione strumentale, perché la freschezza che traspare dalle tracce di Dove Comincia il Sole – 27 Agosto, 2011 – Live è un patrimonio che varrebbe la pena di trasferire nei prossimi lavori in studio.
Ah, per inciso, verso la fine di Chi fermerà la musica c'è un convincente assolo di batteria... (!!!)
Cd1:
01. Dove comincia il sole
02. L'aquila e il falco
03. Musica
04. Amica mia
05. Isabel
06. Canterò per te
07. Io sono vivo
08. L'altra donna
09. Stare senza di te
10. La donna del mio amico
11. Giorni infiniti
12. Il tempo, una donna, la città
13. Parsifal
14. Solo voci
15. Uomini soli
16. Viva
Cd 2:
01. Reporter
02. Vento nell’anima
03. Amici per sempre
04. Stai con me
05. Non siamo in pericolo
06. Chi fermerà la musica
07. Pronto buongiorno è la sveglia
08. Piccola Katy
09. Tanta voglia di lei
10. Ci penserò domani
11. Noi due nel mondo e nell'anima
12. Dammi solo un minuto
13. Nascerò con te
14. Il cielo è blu sopra le nuvole
15. Pensiero
16. Questo sono io
17. Dove comincia il sole (strumentale)
18. La leggenda di Mautoa
19. Scusami
20. Se c'è un posto nel tuo cuore
21. L'anno, il posto, l'ora…
Robi Facchinetti: voce, tastiere, sintetizzatori, pianoforte Dodi Battaglia: voce, chitarre elettriche, chitarre acustiche Red Canzian: voce, basso, contrabbasso elettrico, flauto dolce, chitarra Danilo Ballo: tastiere, voce Ludovico Vagnone: chitarre Phil Mer: batteria, chitarre