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Davide Tosches

Dove l’erba è alta

Con il secondo lavoro “Dove l’erba è alta”, Davide Tosches, dopo l’autoprodotto Stressmog!, approda ad una maturità artistica tanto da vedersela riconosciuta da un autore navigato come Giancarlo Onorato che ha prodotto il disco.

Le atmosfere apparentemente cupe, o meglio intimamente riflessive, rivelano la profonda indagine sentimentale e sociale che l’artista ha voluto esercitare, esplorando strade e percorsi che tradiscono, o meglio rivelano, la straordinaria forza di introspezione a cui le musiche certamente rimandano con grande vigore.

 

È un lavoro che regala trame quasi progressive anni ’70, che richiamano a volte i lavori di Nick Cave o del nostro primo Battiato o meglio del suo collaboratore Camisasca.

Le musiche, ma soprattutto gli arrangiamenti, svelano la cura del dettaglio tipica di un musicista che si rivela un grande fotografo (vedi il booklet allegato al CD) non solo con le immagini ma con le parole e la musica che sembrano dipingere i luoghi, anche dell’anima, cantati nei pezzi dell’album.

Intimo ma aperto alla lettura dell’ascoltatore che può ritrovare nei brani, soprattutto in “Dove l’erba è alta” (viaggio introspettivo nei perché della vita, nelle sue paure, nella morte), le atmosfere dei momenti di ricerca personale che ognuno di noi si trova a scrutare ed indagare.

A volte ci sembra di passeggiare per prati sterminati accarezzando l’erba e riempiendoci dei profumi dei fiori, grazie alle melodie regalate ora dall’organo (suonato in “Nell’ombra” dallo stesso Onorato) ora dai violini.

Un' anima a volte quasi “scuramente” blues che rievoca qualche atmosfera del primo “Gio”Vanardi dei Carnival Of Fools (poi La Crus).

Volutamente pungente, acerbo, nei testi a far si che si generi in noi ascoltatori la “poesia di memoria”: versi che segnano e lasciano solchi profondi.

Sicuramente difficile al primo approccio di un ascoltatore non attento al suo voluto minimalismo, quel tocco che lo rende davvero “progressivo”.

Non per ultimo vorrei segnalare la varietà di ausili strumentali utilizzati e suonati da Tosches: richiami per uccelli, lastra metallica, spazzole, mani, tamburello, glockenspiel, metak weevil.

 

Ascoltare il suo lavoro vuol dunque dire, “fermarsi un attimo” e tornare indietro a quando ancora le fotografie erano in bianco e nero e richiedevano uno sforzo particolare all’immaginazione dell’osservatore per immergersi nei cieli e nei prati impressi in quelle immagini.

Più che un semplice viaggiatore direi un esploratore di situazioni, di emozioni e di immagini.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Giancarlo Onorato
  • Anno: 2009
  • Durata: 41:40
  • Etichetta: Controrecords

Elenco delle tracce

01. Case
02. La tua stella
03. Completamente
04. I muri (strumentale)
05. Dove l'erba è alta
06. San Sebastiano / Ulan Bator (strumentale)
07. Il sentire
08. La sviolinata (strumentale)
09. Nell'aria
10. Deserto
11. Nell'ombra


Brani migliori

  1. Dove l’erba è alta
  2. Nell’ombra

Musicisti

Davide Tosches – chitarre, piano, flauto Giancarlo Onorato – chitarra, ebow, piano wurlitzer e organo Massimo Rumiano - Hammond e piano wurlitzer Andrea Cavalleri - basso Marcello Chiaraluce - chitarra elettrica Alessio Russo - batteria Corrado Calcagno – batteria Chiara Torrero - violino Franci Omi - piano, Isabella Vimercati - Laura Carè - voci e cori