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Pandora

Dramma di un poeta ubriaco

Il rock progressivo è una brutta bestia: da comporre, da registrare, da proporre e da eseguire dal vivo. Da svariati anni è un genere di nicchia, che ha uno stuolo sparuto ma molto convinto di appassionati. In questo genere storico si cimentano i Pandora, un gruppo di Racconigi (CN) all’esordio discografico ufficiale ma con alcuni anni di gavetta alle spalle. Il quartetto (che vede Claudio Colombo alla batteria, Christian Dimasi alla chitarra e basso, Beppe Colombo ai sintetizzatori e organo, Corrado Grappeggia alla voce, piano, sintetizzatore), soffrendo come sa bene chi cerca di far uscire un disco,  si ispira molto al passato, a cominciare dalla cura per la copertina. I loro modelli sono gli irraggiungibili maestri del progressive inglese e italiano.
Sin dal primo brano, Il giudizio universale, si evidenzia grazie ad un’apertura piuttosto maestosa come i nonni del gruppo siano il prog e l’hard rock degli anni settanta, mentre i genitori sono il new progressive e soprattutto l’hard prog del decennio successivo. Viene dato libero sfogo alla fantasia con dinamiche musicali accelerate in continuo divenire e in “stop and go”. La ricerca dei timbri anche in Così come sei è spesso un ritorno alle radici del rock progressivo, magari quello italiano. La musica, spesso nervosa, riscontra una dominanza di tastiere e batteria, talvolta invadenti. Nel brano Pandora, di quasi dodici minuti, aleggia un interessante senso di inquietudine, anche durante il solo di piano accompagnato da effetti, che sfocia in un tutti violento. Dove vi è da lavorare molto è sui testi: nella scrittura, nel cantato e nella gestione della metrica. Nulla da aggiungere, casomai da sfoltire, per quanto riguarda la ricchezza strumentale. I cambiamenti repentini nei ritmi musicali sono utili ma vanno dosati e non devono diventare la regola, così come gli altri stereotipi del rock.
La tensione presente lungo tutto il disco è quella tra l’innocenza esecutiva e l’esperienza che deriva da montagne di ascolti. Un disco che è un buon esordio, con oltre un’ora di musica suonata senza risparmio e con margini di miglioramento. Il bel finale con la lunga Salto nel buio, che è una sorta di mini suite, dimostra il coraggio dei Pandora nel cimentarsi senza compromessi. Da gustare.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Pandora & Matthias Scheller
  • Anno: 2008
  • Durata: 63:00
  • Etichetta: BTF

Elenco delle tracce

01. Il giudizio universale
02. March to Hell
03. Così come sei
04. Pandora
05. Breve storia di San George
06. Dramma di un poeta ubriaco
07. Salto nel buio

Brani migliori

  1. Dramma di un poeta ubriaco
  2. Salto nel buio

Musicisti

Claudio Colombo: batteria
Christian Dimasi
: chitarra, basso
Beppe Colombo
: sintetizzatori, organo
Corrado Grappeggia
: voce, piano, sintetizzatore