ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Ella Goda

Ella Goda

Si lanciano nel magico (almeno così ci piace ancora descriverlo) mondo della discografia, lo fanno con l’incoscienza dei debuttanti ma le idee chiarissime e le doti dei musicanti più navigati, cavalcando l’onda lunga di questa sorta di “new wave orobica” che, già da qualche anno, ha preso un abbrivio decisamente interessante, ricco di spunti e di personaggi. La formula è quella, relativamente classica, del “power trio”, anche se allargato a qualche strumento in più che, smussandone gli spigoli, contribuisce a realizzare un suono più rotondo, meno prepotente, e quindi maggiormente assimilabile al pop, anche se di derivazione cantautorale.

Il progetto però, è qualcosa di più di un semplice esperimento, perché questa “strana” commistione fra approccio strumentale rock, testi dal taglio cantautorale ed armonie di derivazione pop sta facendo decisamente più di un proselito. Gli obiettivi di questo lavoro appaiono molteplici: intanto quello di recuperare il ruolo degli strumenti ed i loro timbri specifici, rimettendoli al centro della scena e minimizzando, se non eliminando, quei tappeti di tastiere e di sequencer che spesso servono giusto per riempire il suono ma rendono i progetti in cui vengono utilizzati assai pesanti, se non stucchevoli. Poi cercare di inserire in queste strutture musicali una serie di testi che siano intelligibili, comprensibili, ma soprattutto raggiungibili da chiunque, superando quelle stesure criptiche ed oscure, nonché spesso anche sintatticamente contorte che hanno fatto è vero la fortuna, ma anche ormai inflazionato, l’ambiente musicale indie e post-indie. Infine, e siamo in pratica alla summa di tutto il lavoro, provare a realizzare una serie di brani che siano singolarmente riconoscibili, che offrano riff e passaggi melodici in grado di fissarsi nella memoria senza fare della ripetitività la propria cifra distintiva. In pratica presentare dei brani pop che abbiano carattere, personalità, che siano suonati, semplici ma non “facili”, che si caratterizzino per peculiarità compositive, ritmiche e strutturali e non per quei passaggi “piacioni” che tanto attirano gli ascoltatori più superficiali ma che alla fine, parafrasando una nota pubblicità di qualche anno fa, passano e vanno, ovvero durano solamente fino a che non vengono sostituiti da un brano successivo, probabilmente non dissimile.

Qui la ritmica, basso e batteria, è sempre in primo piano, presente e capace non solo di dettare i tempi, ma soprattutto di creare tutta una serie di riferimenti a generi ed ambiti anche differenti, che spaziano dall’hard rock alla new wave, passando per il british pop degli Housemartins. Nel contempo le chitarre graffiano, o accarezzano, a seconda del brano mentre le tastiere, dai timbri decisamente retrò, non appaiono mai invasive come capita spesso in produzioni del medesimo ambito. Un occhio agli anni ‘60, per lo meno come approccio generale, ma suoni e sequenze ritmiche decisamente attuali, mai peraltro pesanti o ridondanti, sintomo che la “lezione” è certamente stata assorbita, elaborata, ma ha offerto esiti nuovi e sicuramente proiettati in avanti.

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Ella Goda, Fabio Intraina, Andrea Alborghetti, Max Capellini
  • Anno: 2017
  • Durata: 31:23
  • Etichetta: Bulbart

Elenco delle tracce

01. La cura Schopenauer
02. La mia eredità
03. Qualcosa di astratto
04. Quattro anni
05. Uomo e cosa
06. Che cosa rischiamo?
07. Canzone apotropaica
08. Solo il silenzio
09. Le attese bruciano
10. Anni luce da te    

Brani migliori

  1. La cura Schopenauer
  2. La mia eredità
  3. Quattro anni

Musicisti

Brian Zaninoni: voce, chitarre, pianoforte  -  Sebastiano Pezzoli: basso, sintetizzatori  -  Marco Towers: batteria, percussioni