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Epo

Enea

Credo che, tra i segreti degli artisti napoletani, ci sia quello di tapparsi le orecchie per non assorbire le influenze che orbitano nel panorama musicale e di operare in totale anarchia, pagando pegno, però, per la mancanza di un vero scenario ben definito, con l'impossibilità (o quasi) di far arrivare la propria voce ai personaggi influenti del music-business. Però, c'è da sottolineare, che da un ventennio la formazione degli Epo ha portato avanti un discorso coerente e verace, evidenziando come l'idioma locale non sia stato mai dimenticato, almeno con un episodio, nei  quattro lavori precedenti. Anzi, con Enea rilanciano la posta, pubblicando un album tutto in dialetto, vincendo la scommessa a mani basse, poiché il vernacolo partenopeo è come se avesse altri colori nella manica: non per barare, ma per ampliare il caleidoscopio di quadretti con cromature uniche e cangianti.

Gli 11 brani dell'opera partono con i tratti oscuri di Addo staje tu, che portano l'udito verso territori sospensivi con ambientazione di gran pregio, mentre in 'A primma vota spiegano un tessuto pop  di facile presa ma con un retrogusto che sa elargire raffinatezza esecutiva. Nun ce guardamme arete avanza con circospezione malinconica, come se il passato lanciasse i suoi strali nostalgici con puntuale ricorrenza. La forza ponderativa che trasmettono Dimmelo mo e Luntano sta nell'etera fluttuazione del sound  con la vocalità di Ciro Tuzzi dispersa nel cosmo. Impreziosito dalla presenza di Roy Paci ai fiati e dell'Afterhours Rodrigo D'Erasmo agli archi, Enea gode della regia esperta di Daniele "IlMafio" Tortora, già a contatto con Silvestri, Afterhours e  Diodato . Noterete sicuramente l'allestimento di gran classe presente in Sirene, con orlature tra l'ambient ed il dream-pop, direzionato verso...Beirut, che strapperebbe l'applauso al leader Zach Condon. Invece, Auciello delega la sua espressività ad un rarefatto piano di base ed un narrare accorato e penetrante.

Di certo, gli Epo sanno miscelar bene stilemi tradizionali con dettagli d'evidente internazionalità, frutto di un ricco crocevia di stili derivativi della band, forgiati con mestiere e sensibilità. Malammore ed Ombra si tu sembrano scritte da Pino Daniele (epoca: Vai Mo'), con quella potenza  intimistica e cullante che sa di inconfondibile esclusiva partenopea. La vibrante bonus-track Appriesso 'e stelle chiude il lotto di undici pezzi ben congegnati nell'assemblazione, rafforzando la tradizione della prima incisione fonografica campana (A risa di  Bernardo Cantalamessa del 1895),  con tessuti sonori  che gli Epo han saputo conservare e proseguire con immutata visceralità creativa.

 

Foto di Sabrina Cirillo

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Daniele "IlMafio" Tortora
  • Anno: 2019
  • Durata: 44:09
  • Etichetta: SoundFly Records

Elenco delle tracce

01. Addò staje tu
02. A primma vota
03. Nun ce guardammo arete
04. Dimmelo mò
05. Luntano
06. Damme 'na voce
07. Sirene
08. Auciello
09. Malammore
10. Ombra sì tu
11. Appriesso 'e stelle (cd bonus-track)

Brani migliori

  1. Sirene
  2. Malammore
  3. Appriesso 'e stelle

Musicisti

Ciro Tuzzi: voce, chitarra - Michele De Finis:  chitarra elettrica  - Jonathan Maurano: batteria - Gabriele Lazzarotti: basso - Mauro Rosati: piano e tastiere