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Alex Cambise

Finally home

Il percorso musicale di Alex Cambise comincia nel 1991 con il gruppo rock-blues B.K.p.D. con i quali realizza, scrivendo ed arrangiando quasi tutti i brani, un disco nel 1997, e prosegue poi con l’insegnamento, la produzione di dischi per altri artisti e collaborazioni con importanti artisti quali Luciano Ligabue, Elio e le Storie Tese e Pino Scotto.

Il 2003 costituisce un anno di svolta per Alex Cambise, che entra infatti a far parte della band che accompagna Massimo Priviero e a partire da Testimone del 2003 sarà presente in tutti i dischi del cantautore veneto, suonando chitarra, mandolino, basso ed altri strumenti, co-producendo e co-arrangiando diversi lavori, scrivendo qualche brano e partecipando ai tour. Senza peraltro interrompere nel frattempo lasua attività a 360 gradi di produttore, musicista ed arrangiatore per altri artisti e realizzando due buoni album, Tre vie per un respiro e L’umana resistenza che miscelano rock e canzone d’autore. Lo scorso anno con l’EP Road to home ci furono i primi segnali della svolta musicale e di un ritorno alla sua passione giovanile per il rock-blues, svolta decisamente confermata con questo nuovo album, Finally home, dove si lascia alle spalle la lingua italiana e quanto realizzato nei primi due album  per percorrere decisamente la strada del blues. Dieci brani tutti originali scritti a quattro mani con l’aiuto di musicisti come Paolo Siconolfi, Daniele Tenca e Riccardo Maffoni che ci consegnano un nuovo Alex Cambise in un lavoro cantato in inglese, tosto, grintoso, che trasuda blues e rock-blues dalla prima all’ultima nota. Quel rock-blues che ricorda da vicino la scena British blues di fine anni ’50 ed inizio anni ’60, di artisti e gruppi come Alexis Korner & Blues Incorporated, Graham Bond, John Mayall & Bluesbreakers, Brian Auger  e i primi Fleetwood Mac  di Peter Green.

La bravura ed il virtuosismo chitarristico di Alex Cambise uniti alla grande abilità di Riccardo Maccabruni alle tastiere (che Hammond!) creano momenti caldi ed entusiasmanti di ottima sintonia musicale che ci riporta, e ci ricorda, periodi storici  di grande bellezza musicale e notevole fervore creativo.  

L’iniziale rock-blues Let me move on, che era già presente nell’EP dello scorso anno, già dal titolo indica la nuova (o vecchia) direzione musicale intrapresa da Alex Cambise e  mostra chiaramente il “mood” del disco caldo e appassionato, da live club. Boulder rappresenta un altro grande momento del disco; con le sue venature gospel e soul è un’appassionata preghiera che ci regala uno splendido assolo di Alex Cambise ed il suo accorato canto, mentre Jammin’ on the bus è  un brano dai forti profumi jazz che ci ricorda le magiche atmosfere del disco di Van Morrison con George Fame. Ci sono anche due momenti “lenti”, Killing blues composto con Daniele Tenca, grande bluesman nostrano, con uno straordinario Hammond di Maccabruni, e Nine lives, nera come non mai con deliziosi assoli di chiatrra e piano. Troviamo nel disco anche un brano strumentale, Still got Gary, un omaggio a Gary Moore, scritto interamente da Alex Cambise e che sembra uscito da un disco dei Fleetwood  Mac di Peter Green, che con le sue lente e sognanti atmosfere iniziali e il crescendo finale emoziona non poco.

Un disco da sentire e gustare, consigliato non solo agli amanti del rock-blues, e che magari sollecita  anche ad andare a riascoltare i dischi dei grandi del  British blues. Complimenti alla MRM Records, una branch della Appaloosa Records, per continuare a credere ed investire in artisti italiani che meritano maggior riconoscimenti.      

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alex Cambise
  • Anno: 2016
  • Durata: 45:51
  • Etichetta: MRM Records

Elenco delle tracce

01. Let me move on
02. Killing blues
03. Rock you
04. Little river blues
05. Boulder
06. Show me
07. Nine lives
08. Jammin’on the bus
09. Still got Gary
10. One day

 

 

Brani migliori

  1. Let me move on
  2. Boulder
  3. Jammin’n on the bus

Musicisti

Alex Cambise: voci, chitarre, basso  -  Liz Petty: cori  -  Ricky Maccabruni: Piano, hammond  -  Oscar Palma: batteria