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Gli Archimedi

Forvojagi

Il passato non è mai passato e mai passerà. Su questo assunto si poggiano le basi progettuali e la ferma convinzione de Gli Archimedi, innovativo ed atipico terzetto d'archi che intende dare lustro e rimettere in vetrina grandi classici del Jazz, del Folk e della Classica con risultati spiazzanti e sorprendentemente stravolti con una piccola rivoluzione strumentistica: il violoncello sta al bazouki greco come il violino sta al banjo o il contrabbasso sta al bodhran irlandese. E' solo una piccola parte dei strumenti adottati, tanto per farvi inquadrare quanto l'insieme di Forvojagi non possa accostarsi a nessun'altro lavoro e Gli Archimedi difendono a denti stretti questa importante prerogativa, legata alla libertà di essere fuori dal coro e di abbattere ogni sorta di muro ideologico, a cominciare dal titolo espresso in esperanto, Forvojagi che, tradotto, ambisce a conglobare la comprensione universale e la comunanza d'intesa per "partire per un viaggio" insieme.

Ad accoglierci all'entrata, c'è Aib con un inizio litanico che cambia carattere in itinere con gaudenti intrecci filo-balcanici. A seguire un banjo minimale si prende una bella fetta di Agala im susa senza disdegnare l'accompagnamento d'archi sul finale. La delicata mestizia che regna in Autumn leaves non è fine a se stessa, ma vuole convogliare l'orecchio in svariate contemplazioni che hanno la potenzialità di cambiare aspetto con piacevole sorpresa. Invece, la briosa Road to Columbus ci catapulta in contesti west-coast mentre un tocco di Francia arriva con la fantasiosa versione swingata di Le vie en rose di grande effetto e conferma quanto il Trio abbia una tecnica poliedricamente pronta ad ogni soluzione. Non manca nemmeno l'Italia all'appello, con la classicheggiante Zefiro torna di Claudio Monteverdi, riportando in auge "soavi accenti l'aer fa grato..."

La riforma esecutiva attuata da Gli Archimedi passa anche da ricami ed orlature di chitarra manouche, clarinetto Klezmer, bodhran irlandese o percussione sudamericana: ossia, una gran varietà di suoni e suggestioni in una kermesse di prim'ordine: dal mood tanguero di A media Luz al classic roll'n'roll di Johnny B. Goode o al final-gaudente Mozartiano Rondò alla turca. Con evidente garbo e classe sopraffina, Gli Archimedi hanno varcato, con inopinabile maestria, un diverso confine musicale del presente  adescando sì, dall'immortalità del passato, ma attualizzando gli spartiti con l'eleganza del loro talento. 

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In dettaglio

  • Anno: 2018
  • Durata: 66:39
  • Etichetta: New Model Label

Elenco delle tracce

01. Aib (Ene sarere-dowd's favourite ipsupsi knuci)
02. Agala im susa
03. Seikilos
04. Autumn leale
05. Road to Columbus/Say old man,Can you play the fiddle?
06. Le vie en rose/minor swing
07. Zefiro torna
08. A media luz
09. Obsesion/O pato
10. Billie's bounce
11. Johnny B.Goode
12. Um a zero
13. All of me
14. Rondò alla turca

Brani migliori

  1. Road to Columbus
  2. Aib
  3. Johnny B. Goode

Musicisti

Andrea Bertino: Violino  -  Luca Panicciari: Violoncello  -  Giorgio Boffa: Contrabbasso