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Marchesi Scamorza

Hypnophonia

Se si mettono insieme la passione per il prog italiano cosiddetto “storico” e la produzione da parte di un team che ha spesso lavorato e creato musica decisamente differente, anche se spesso ricca di sperimentazioni, il risultato non può non essere interessante. I Marchesi Scamorza si lasciano alle spalle in maniera decisa le incertezze del pur positivo debutto risalente al 2012 e, grazie anche alla collaborazione con Mike 3rd, chitarrista, produttore e ricercatore di suoni, realizzano Hypnophonia, il loro secondo lavoro.

Già ad un primo ascolto si notano subito le differenze con quanto realizzato precedentemente: le strutture dei brani sono decisamente più agili, lo sviluppo musicale è stato, come dire, “sfrondato” da certi appesantimenti e sovrastrutture tipiche del genere, la resa sonora è più definita per cui nell’impasto dei brani risaltano maggiormente i singoli strumenti che dialogano con maggiore dinamica e con una resa acustica nettamente superiore. Il balzo in avanti è notevole, da tutti i punti di vista: 1348 è un brano che vira decisamente verso il rock/pop, ma non stona affatto nel contesto in cui è inserito, mentre la successiva suite Il cammino delle luci erranti, nonostante un incipit abbastanza solenne, assume via via una struttura più agile, meno “pesante”, distaccandosi da un certo tipo di riproposizione del prog che tende a sovraccaricare lo sviluppo musicale dei brani con orpelli non sempre necessari.

Di pari passo si muove lo sviluppo narrativo, ora palesemente più essenziale, che raggiunge finalmente un equilibrio ottimale con la parte strumentale; restano, ma sono il marchio di fabbrica di chi ama e fa prog i cambi di ritmo e di tempo, gli stop e le riaperture che spezzano volutamente la linearità dei brani stimolandone l’ascolto. Brani come Campo di Marte o la suite conclusiva La via del sognatore testimoniano come sia possibile realizzare canzoni, sia brevi che più lunghe, ma capaci di condensare o sviluppare in sé testi efficaci, parti soliste interessanti, variazioni ritmiche curiose e che certamente catturano l’attenzione. Tutti segnali, questi, che testimoniano l’indubbia crescita artistica del gruppo, cui manca solo ancora di affinare ulteriormente, ma necessariamente, alcuni passaggi strumentali e vocali indubbiamente complessi, per raggiungere quei risultati che sono sicuramente alla portata dei cinque ragazzi ferraresi. Se è vero che il secondo lavoro di un artista viene considerato, comunemente, quello cruciale, ebbene i Marchesi Scamorza hanno di certo superato questo scoglio (psicologico, più che altro, e spesso figlio dell’ansia di dover confermare quanto c’è stato di buono e di migliorare quanto invece era perfettibile). Si può quindi dire che l’avventura, quella vera, inizia solo adesso, e dunque da ora è davvero vietato sbagliare, perché quanto più l’asticella viene alzata, tanto più si elevano le aspettative.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Mike 3rd, Alberto Stocco, Ronan Chris Murphy    
  • Anno: 2015
  • Durata: 42:58
  • Etichetta: Ma.Ra.Cash Records/Self

Elenco delle tracce

01. 1348
02. Il cammino delle luci erranti
03. Campo di Marte
04. L’uomo col fiore in bocca
05. La via del sognatore

Brani migliori

  1. 1348
  2. Il cammino delle luci erranti
  3. Campo di Marte

Musicisti

Paolo Brini: bass guitar  -  Enrico Cazzola: keyboards, piano, synthetizer, Farfisa Organ  -  Enrico Bernardini: vocals  -  Lorenzo Romani: guitar, mandolin, backing vocals, keyboards, Fender Rhodes, Farfisa Organ  -  Alessandro Padovani: drums