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Shijo X

…if a Night

Benvenuti in questo viaggio nell’oscurità, pronti ad attraversare le ombre della vostra città o, perché no, dei vostri pensieri più reconditi, accompagnati in questo cammino dalla voce potente ed ammiccante di Laura Sinigaglia, dal basso profondo di Federico Fazia, spinti dalle percussioni ondivaghe di Federico Adriani ed avvolti dalle tastiere “atmosferiche” di Davide Verticelli.

Non è un album “scuro”, black, questo “…if a Night”, non mira ad evocare chissà quali atmosfere indecifrabili, né vuole ammantarsi di nulla di arcano ma, semplicemente, attraversa il concetto di notte, liberamente interpretabile, attraverso i suoni e le immagini che i suoni stessi possono rievocare. Dalle atmosfere hard boiled degli anni ’20 e ’30 a quelle altrettanto inquietanti, ma decisamente più recenti, di Blade Runner o di Matrix; nessun riferimento diretto, nessuna similitudine musicale, ma una serie di sensazioni che si manifestano ascoltando le tredici tracce di questo album, nella cui copertina avrebbe potuto tranquillamente essere inserita l’immagine di Nighthawk, celeberrimo quadro di Edward Hopper proprio perché la percezione dell’ambiente circostante che traspare da quella tela ritrova, nei brani degli Shijo X, Uptown bike, Television ad esempio, la sua ideale espressione musicale.

Come una sorta di timeline, poi, ecco 02 a.m., 04 a.m. e 06 a.m. a scandire lo scorrere della propria insonnia, del vegliare fumoso, oppure alcolico, ma sicuramente solitario, perché un'altra caratteristica di questo lavoro è il fatto di essere pervaso da una sottile, incipiente, latente solitudine, per la quale, a tratti, c’è una sorta di autocompiacimento, forse per la possibilità di calarsi davvero nei propri pensieri, senza nessuna intromissione esterna.

Insomma, un lavoro che fa pensare, che induce a rinchiudersi nel proprio mondo in cui lasciarsi andare a libere riflessioni, pensieri che si affastellano, il tutto grazie a quest’aura “notturna” che invita a questo abbandono. Un brano come Almost in trouble sintetizza bene questa congerie di sentimenti, sensazioni, idee che frullano nella testa, abbinati ad un ambiente che può essere certamente spoglio, ma a suo modo accogliente, malinconico e meditativo nello stesso tempo.

Non è dato sapere se la capacità e l’abilità di suscitare tutte queste impressioni siano state studiate a tavolino, oppure siano un frutto spontaneo della sensibilità del quartetto teramano, certo è che questo loro secondo album è sicuramente un lavoro molto interessante, accattivante e ricco di spunti originali, da sviluppare ed ampliare, se possibile, perché le prospettive sono davvero invitanti.

Raramente l’elettronica si sposa così bene con la spontaneità ed un certo “impressionismo”… e non è cosa da poco, davvero.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Davide Cristiani

     

  • Anno: 2012
  • Durata: 39:15
  • Etichetta: Bombanella Records

Elenco delle tracce

01. 02 a.m.

02. Bologna by night

03. Uptown bike

04. In (the) Moscow

05. Television

06. Runnin’

07. 04 a.m.

08. Bad bed

09. Colors

10. Almost in trouble

11. Zabriskie’s bench

12. Krueger

13. 06 a.m.


Brani migliori

  1. Uptown bike
  2. Television
  3. Almost in trouble

Musicisti

Laura Sinigaglia: vox Davide Verticelli: piano, synth Federico Fazia: bass Federico Adriani: drums