ultime notizie

Giorgia Bazzanti (feat. Michele Monina) presenta ...

di Valeria Bissacco Giorgia Bazzanti torna con un nuovo singolo, Rossa come le streghe, pubblicato il 21 marzo e nato dalla sua collaborazione con Michele Monina, noto scrittore, autore e ...

Pino Devita

Komersiael melody

Komersiael melody non è affatto, ovviamente, un lavoro di tipo “commerciale” ed anzi il titolo è stato volutamente studiato, creando in realtà un termine che prima non esisteva, e che si distingue, di conseguenza, per la sua assoluta unicità. Pino Devita torna a pubblicare un album a quattro anni di distanza da quello precedente Danzes ma questa volta il percorso realizzativo è decisamente più lineare nel senso che sia l’obiettivo che i passaggi attraverso i quali raggiungerlo erano ben chiari all’autore sin dall’inizio.

Dal punto di vista più personale, inoltre, ci troviamo di fronte ad un lavoro molto legato umanamente al passato artistico di Devita: tornano infatti a suonare, insieme al pianista Attilio Zanchi al basso e Jonathan David Scully, percussionista, che ha realizzato, dal lontano Giappone, una traccia video del brano Muz, scritto a quattro mani con Devita, insieme all’Ensemble Okinawa (https://www.youtube.com/watch?v=s_8R4tdpd8Q&feature=youtu.be) e, anche se in forma purtroppo soltanto “virtuale”, il compianto batterista Beppe Sciuto alla marimba, ovvero alcuni fra i compagni di viaggio che, agli inizi delle loro notevoli carriere, furono con lui nei MAAD. Ma non solo: con Slowshow, Zema e Suspekium, quest’ultima una sorta di vero e proprio “lied”, il pianista milanese riprende a lavorare su vere e proprie canzoni, che fa interpretare a tre giovani ed affermate vocalist, Silvia Zaru, Maura Mallus e Giulia Taccagni, riallacciando in questo senso un discorso interrotto parecchi anni fa subito dopo aver realizzato Parliamo d’amore, brano scritto per i Giganti nel 1969, e torna anche ad avvalersi della presenza di importanti musicisti che lo affiancano nelle esecuzioni: il clarinetto di Paolo Tomelleri, i sassofoni di Stefano Chiodini e Giovanni Digiacomo, il trombone di Giuseppe Caruso.

Dopo anni di sperimentazioni per lo più in solitaria, a volte anche molto estreme, in cui il pianoforte preparato aveva avuto un ruolo fondamentale, con Komersiael melody Devita si riappropria di un'altra porzione del suo lungo percorso musicale e si confronta, non solo con artisti suoi coetanei, ma soprattutto con musicisti giovani, già peraltro attivi in ambiti jazz di tipo più tradizionale, cercando di incrociare linguaggi ed attitudini per trovare, con loro, un minimo comune denominatore. Il pianoforte, ovviamente, nelle sue varie versioni incluso il piano “preparato”, rimane al centro della scena e non potrebbe essere diversamente anche perché, una cinquantina di anni di quotidiana “frequentazione” sono più che un sodalizio, quasi una sorta di simbiosi.

Quello che però risulta interessante è che, malgrado appunto un percorso così lungo, ci sia ancora il desiderio di esplorare, di cercare soluzioni inconsuete, la capacità di reinventarsi malgrado un bagaglio culturale così importante, ed a suo modo “ingombrante”. Le tracce contenute in questo lavoro sono tutte, ognuna in modo differente, uno sguardo verso il futuro, un passo in avanti verso direzioni differenti, e questo per dire che la sperimentazione prosegue, sempre e senza soluzione di continuità, e rimane una sorta di vera e propria  necessità per un artista che, di ripetersi, non ha mai avuto la minima intenzione.

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Pino Devita, Maurizio Berta
  • Anno: 2017
  • Durata: 47:12
  • Etichetta: SMV Records

Elenco delle tracce

01. Lyquid 1                                            
02. Mycromyn
03. Slowshow
04. Slideindia
05. Baltik                                                 
06. Zema
07. Elvira
08. Suspekium
09. Devitproject
10. Wednesday  
11. Plex
12. Muz
13. Muz (alt. vers. video for percussions)

Brani migliori

  1. Zema
  2. Devitproject
  3. Muz

Musicisti

Pino Devita: pianoforte, pianoforte preparato, voce  -  Jonathan David Scully & Ensemble   -   Okinawa: percussioni  -  Attilio Zanchi: basso  -  Giuseppe Caruso: trombone  -  Stefano Chiodini: sax   -  Paolo Tomelleri: clarinetto  -  Beppe Sciuto: marimba  -  Silvia Zaru: voce   -  Maura Mallus: voce   -   Giulia Taccagni: voce  -  Giovanni Digiacomo: sax