ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Giuseppina Torre

Life Book

Ci sono momenti in cui guardo il mio pianoforte e rimango come incantata. E non credo che questo dipenda solo dall’essere a mia volta musicista, voglio pensare che ci sia invece un feeling sottile in cui si ritrovano molte persone. Al di là della bellezza estetica dell’alternanza bianco-nero, il piano è uno strumento che suona anche quando non v’è nessuno a sfiorarne i tasti. È come se ci fosse una corda interiore che vibra costantemente, pizzicata da chissà quali pensieri o ricordi. Solo che quando sai suonare uno strumento hai sempre le antenne alzate, se a farlo è qualcun altro: si tende a giudicare l’interpretazione tanto quanto il tocco, il modo di muovere le mani, l’intensità che in quel preciso punto poteva essere diversa e via dicendo. Un po’ come quando un pilota sale in macchina con un altro pilota e involontariamente… In poche parole, il rischio di essere ‘critici’ nei confronti degli altri pianisti è molto alto, sia in senso positivo che in senso negativo. Ma lasciati da parte i ragionamenti di carattere generale, proviamo a scendere meglio nel giudizio di questo lavoro.

Giuseppina Torre, che il 24 settembre ha aperto il concerto de Il Volo all’Arena di Verona e ha recentemente ritirato il riconoscimento degli Akademia Executive Award (Los Angeles) nella categoria ambient/instrumental, è fra quei pianisti e compositori che, esattamente come il pianoforte in generale, m’incanta. Basta imbattersi nel titolo per capire la bellezza di questo disco, Life Book. Il libro della vita. In sostanza, con una semplicità disarmante, Giuseppina sceglie un titolo estremamente impegnativo: solo sette note e una decina di brani per tentare di racchiudere in poco più di mezz’ora l’intero spettro della vita. Detto così, la sua impresa può sembrare impossibile, ma vi assicuro che questa incredibile artista ci riesce. Eccome, se ci riesce.

Dieci tracce, dieci titoli meravigliosamente evocativi: dalla disillusione de La promessa si passa alla disperazione di Dove sei, per arrivare alla calma (apparente?) di Mentre tu dormi. Impossibile non notare la forte presenza di accordi e tonalità minori, segno di un’irrequietezza interiore dell’artista, della costante ricerca di risposte e, probabilmente, della paura delle stesse. Tuttavia, pur nella drammaticità della ricerca espressiva, Giuseppina Torre apre a improvvise speranze accarezzando l’ascoltatore tramite fresche, rapide ventate di passaggi in maggiore, i quali, pur cancellati dall’inevitabile ritorno a sonorità più cupe, lasciano un velo di pace in chi ascolta il susseguirsi dei brani. Lei stessa racconta così il suo lavoro: «Life Book rappresenta per me l’inizio di un nuovo percorso di vita – afferma Giuseppina – un inno al coraggio, alla forza e alla determinazione di riuscire a voltare le spalle al passato e godere delle meravigliose sorprese che la vita ti riserva quando meno te lo aspetti».

Le melodie sono fluide, leggere, talvolta semplici, e proprio per questo di facile comprensione. Ma la semplicità è spesso il modo con il quale l’artista spalanca il baratro della sua ricerca interiore. Non solo: è altresì il ragionevole contraltare a passaggi più ricercati, riscontrabili in tracce più impegnate musicalmente come My miracle of love.

Un disco da scoprire. Un viaggio. Uno dei tanti regali della vita.

Ah, dimenticavo. La scelta della parola “book” è secondo me degna di nota: le note sullo spartito son un alfabeto; le battute sono singole frasi; la musica è una scrittura impalpabile ma che quando sfiora determinate corde è in grado di toccare mente e cuore, letteralmente e non.

I romanzi (della vita) più belli sono spesso quelli senza parole.

Foto di Phil Travis

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Davide Ferrario presso Griffa & Figli e Frigo Studio
  • Anno: 2019
  • Durata: 38:27
  • Etichetta: Decca Records / Universal Music Italia

Elenco delle tracce

01. Rosa tra le rose
02. La promessa
03. Gocce di veleno
04. Dove sei
05. The golden cage
06. Siempre y para siempre
07. Mentre tu dormi
08. My miracle of love
09. Un mare di mani
10. Never look back

Brani migliori

  1. Dove sei
  2. Mentre tu dormi
  3. Never look back